fbpx
Eventi

8 marzo: il report del Viminale sulla violenza di genere

“Facciamo muro contro la violenza”

Oggi, 8 marzo, è la Giornata internazionale della donna, che temiamo si allontani ogni anno di più dal suo significato originario.

Signifcato che va ben oltre la serie di azioni meccaniche che molti uomini e molte donne compiono per celebrare la ricorrenza.

In occasione dell’8 marzo, come ogni anno il Viminale ha pubblicato il report sulla violenza di genere, che potrebbe essere un buon punto di partenza per ragionare sui diritti delle donne e ancora prima sulla necessità di riequilibrare una società evidentemente sbilanciata, da molti punti di vista, a favore dell’elemento maschile (con tutti i limiti di questa definizione).

8 marzo

8 marzo, Giornata internazionale della donna

Vale forse la pena di iniziare ricordando perché l’8 marzo si celebra la Giornata internazionale della donna (o Giornata internazionale dei diritti delle donne).

Già il nome, ben diverso dallo scanzonato Festa della donna che risuona troppo frequentemente, quasi ne ribalta il significato: non giornata di giubilo ma di riflessione.

Per lungo tempo si è creduto che la data dell’8 marzo fosse stata scelta per ricordare un fantomatico incendio avvenuto l’8 marzo 1908 in una fabbrica di New York, dove avrebbero perso la vita centinaia di operaie. Non è così: l’incendio c’è stato, ma il 25 marzo 1911.

La prima Giornata della donna si è celebrata negli Stati Uniti nel febbraio del 1909. Ma la data dell’8 marzo si rifà al 1917, quando a San Pietroburgo un corteo di donne ha guidato una grande manifestazione indetta per reclamare la fine della partecipazione della Russia alla Prima guerra mondiale. È considerata il simbolico inizio della Rivoluzione russa e la fine dello zarismo. La data è stata celebrata a partire dal 1921 come Giornata internazionale dell’operaia.

8 marzo, il report del Viminale

Dopo questa premessa, veniamo al report del Viminale. O, più precisamente, redatto dal Servizio Analisi Criminale della Direzione Centrale Polizia Criminale, ufficio a composizione interforze del Dipartimento della pubblica sicurezza. La collaborazione con la Lega Pallavolo Serie A femminile ha ispirato il titolo del report: “Facciamo muro contro la violenza”.

Leggiamo nelle righe iniziali: “Il report si pone l’obiettivo di fornire un contributo di analisi sui dati disponibili nel quadriennio 2020/2023, per consentire un’effettiva comprensione del fenomeno. L’approfondimento si apre con l’esame dei cosiddetti reati spia, vale a dire tutti quei delitti che sono ritenuti i possibili indicatori prognostici di violenza di genere (come i maltrattamenti in famiglia, gli atti persecutori – c.d. stalking –, la violenza sessuale, declinata in tutte le sue forme), prosegue con l’analisi dei dati relativi all’applicazione delle disposizioni del Codice rosso, per concludersi con un dettaglio sul più tragico dei dati, rappresentato dagli omicidi di donne, con un focus su vittime e autori e sulle relazioni tra loro intercorrenti.”

Qualche dato

Il numero delle vittime femminili di omicidio, dopo aver mostrato un incremento dal 2020 al 2022 ha fatto registrare, nel 2023, un lieve decremento (120 casi, -6% rispetto al 2022).

In più della metà dei casi (64), l’omicidio è avvenuto da parte di partner o ex compagni. Sempre nel 2023, nell’ambito familiare-affettivo, in circa un quarto dei casi le uccisioni di donne interessano il rapporto genitori-figli (a uccidere le madri sono stati, nell’89% degli episodi, i figli maschi).

Verso una maggiore consapevolezza?

Il report sottolinea che nel 90% dei casi è stato possibile individuare i presunti autori degli omicidi.

Se nel 2023 sono in lieve diminuzione i maltrattamenti contro familiari e conviventi, così come gli atti persecutori (dopo un costante aumento nei tre anni precedenti), si segnala una crescita delle violenze sessuali nel quadriennio. Che però potrebbe essere letto, leggiamo nel report, come “parziale ‘affioramento di un sommerso’, ossia la testimonianza anche di una aumentata sensibilità verso il fenomeno e quindi di una maggiore propensione alla denuncia da parte delle vittime e dei testimoni.”

In crescita è infatti anche la segnalazione dei cosiddetti reati spia. E con loro l’azione di contrasto: dopo un’incidenza costante del 78% di delitti scoperti per i primi tre anni, nel 2023 la percentuale è salita all’82%.

Offerta

La dichiarazione

Grazie alla collaborazione con la Lega Pallavolo Serie A femminile, alcune delle più forti pallavoliste italiane si sono espresse sulla violenza di genere.

Tra loro c’è ad esempio Cristina Chirichella, capitana della Igor Gorgonzola Novara e campionessa europea con la Nazionale nel 2021. Chirichella ha detto: “La violenza di genere è un tema con cui l’opinione pubblica si misura, purtroppo, quotidianamente e con il quale gran parte delle donne, nel corso della propria esistenza, è costretta a fare i conti. Che sia fisica o psicologica, la violenza di genere è figlia di una mentalità antica e noi giovani abbiamo il dovere di batterci per cambiarla.

Per farlo servono gesti concreti e un impegno quotidiano. Servono quei valori che lo sport insegna a ciascuna di noi, come il rispetto del prossimo, la condivisione, l’inclusione e soprattutto la consapevolezza di sé stesse. Non possiamo restare a guardare, dobbiamo essere tutti protagonisti di un cambiamento irrinunciabile per una società futura che ambisce realmente a essere migliore di quella attuale.”

Da non perdere questa settimana su Techprincess

🍎Nuovi iPad e accessori: cosa aspettarsi dall’evento Apple del 7 maggio
🛒 Le migliori offerte della Amazon Gaming Week
🎮
L’emulatore Nintendo Delta sta per arrivare su iPad
🪪Social card “Dedicata a te”:cos’è e come si potrà utilizzare il bonus da 460 euro
✒️ La nostra imperdibile newsletter Caffellattech! Iscriviti qui 
🎧 Ma lo sai che anche Fjona ha la sua newsletter?! Iscriviti a SuggeriPODCAST!
📺 Trovi Fjona anche su RAI Play con Touch - Impronta digitale!
💌 Risolviamo i tuoi problemi di cuore con B1NARY
🎧 Ascolta il nostro imperdibile podcast Le vie del Tech
💸E trovi un po' di offerte interessanti su Telegram!

Claudio Bagnasco

Claudio Bagnasco è nato a Genova nel 1975 e dal 2013 vive a Tortolì. Ha scritto e pubblicato diversi libri, è co-fondatore e co-curatore del blog letterario Squadernauti. Prepara e corre maratone con grande passione e incrollabile lentezza. Ha raccolto parte delle sue scritture nel sito personale claudiobagnasco.com

Ti potrebbero interessare anche:

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Back to top button