Nuovi colori delle regioni: l’Italia si tinge sempre più di bianco. Da oggi Liguria, Umbria e Veneto si aggiungono a Friuli-Venezia Giulia, Molise e Sardegna: salgono così a sette le regioni in zona bianca, dove le restrizioni si riducono al minimo. Lo scenario è destinato a migliorare ulteriormente, e il 21 giugno decadrà il coprifuoco per l’intera nazione. Si sta finalmente tornando alla tanto agognata normalità. E nel frattempo continua a crescere la percentuale dei vaccinati.
Nuovi colori delle regioni: è sempre più zona bianca
Le regioni in zona bianca da oggi sono dunque sette. Promosse anche Liguria, Umbria e Veneto. L’indice Rt nazionale ancora in calo consente ormai a un italiano su tre di vivere seguendo minime norme di prevenzione. Vediamo quali.
Le regole della zona bianca
I cittadini delle zone bianche devono sottostare a tre semplici obblighi: girare muniti di mascherina e rispettare il distanziamento sociale. Oltre al contestato divieto di ballare in discoteca.
Decade ogni restrizione di orario per l’apertura e la chiusura di bar e ristoranti, che in zona gialla sono determinate dall’orario del coprifuoco.
Nei locali pubblici, dopo qualche giorno di discussione tra Governo e Regioni, si è arrivati a una conclusione che sembra avere accontentato tutti. Ci si potrà sedere al massimo in sei persone all’interno a uno stesso tavolo (a meno che non si sia conviventi), mentre non c’è più nessun limite per quanto riguarda i tavoli all’aperto.
In casa è possibile accogliere al massimo sei persone, a cui vanno aggiunti eventuali figli minorenni degli ospiti o persone disabili a loro carico.
Riaprono anche congressi, fiere, parchi divertimento, piscine al chiuso, sale giochi, centri termali, centri benessere. E i palazzetti dello sport per il 25% della loro capienza.
Sì a matrimoni, unioni civili, battesimi e comunioni. Ma gli ospiti devono essere dotati di green pass che attesti l’avvenuta guarigione dal Covid, l’avvenuta vaccinazione o il risultato negativo di un tampone fatto al massimo 48 prima dell’evento.
Il nodo discoteche
Sciolto il nodo del numero dei commensali rimane quello delle discoteche, per adesso off limits anche in zona bianca. Non è nemmeno concessa, per ora, la possibilità di organizzare feste private.
È previsto per domani, martedì 8 giugno, l’incontro su questo tema al Ministero della Salute.
Il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri ha detto: “Ho organizzato una riunione con la direzione generale della prevenzione, facendo presente che se abbiamo un green pass dobbiamo crederci per avere accesso a un maggiore libertà. Dovremmo arrivare a un punto quanto prima in cui si possa anche ballare se si è muniti di green pass”.
Parole decise quelle di Maurizio Pasca, presidente dei Silb-Fipe, il sindacato di categoria: “Se entro il prossimo 21 giugno, con l’eliminazione definitiva del coprifuoco, il governo non si esprime anche per la nostra ripartenza, decideremo di riaprire indistintamente dal primo luglio.
Potrei mettere a disposizione di ministri e tecnici decine di video dove già si balla nei bar e negli stabilimenti balneari mentre il 30% delle nostre attività ha già chiuso e un altro 30% è oggi a rischio”.
Il coprifuoco a mezzanotte
Oggi è una giornata importante non solo per i nuovi colori delle regioni. Entra infatti in vigore, nelle regioni gialle, la posticipazione di un’ora del cosiddetto coprifuoco, che dalle 23 slitta alla mezzanotte.
È l’ultima misura in questo senso, perché – come ha ricordato Pasca – lunedì 21 giugno il coprifuoco decadrà definitivamente in tutta Italia.
Verso un’Italia tutta bianca
Se i dati continueranno nel loro andamento positivo, con ogni probabilità da lunedì 14 giugno anche Emilia-Romagna, Lazio, Lombardia, Piemonte, Puglia e la provincia autonoma di Trento passeranno in zona bianca. E prima della fine di giugno il bianco dovrebbe essere l’unico colore dell’intero Stivale.
Ricordiamo che, per il passaggio di una regione in zona bianca, sono necessari tre monitoraggi settimanali consecutivi che attestino meno di cinquanta casi di positività per ogni centomila abitanti.
I positivi diminuiscono, i vaccinati aumentano
I numeri danno un parziale conforto. Nelle terapie intensive si contano ormai meno di 800 ricoverati, e venerdì 5 giugno il numero di vaccinati giornaliero è arrivato alla cifra record di 607.041.
Il sottosegretario Sileri ha fatto una previsione: “Il mese di luglio rappresenterà la svolta completa e assoluta. Avremo superato la metà della popolazione con almeno una dose di vaccino. Per settembre-ottobre si raggiungerà una protezione di comunità”. Ovvero, in altre parole, l’immunità di gregge.
Il sito del Ministero della Salute, aggiornato alle ore 6.06 di oggi lunedì 7 giugno, parla di 38.178.684 somministrazioni di siero effettuate, e di 13.028.350 cittadini (pari al 24,01% della popolazione over 12) che ha completato il ciclo di vaccinazione.
Ultimo aggiornamento 2024-10-06 / Link di affiliazione / Immagini da Amazon Product Advertising API
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