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Audi grandsphere, sarà così la prossima A8? Elettrica, autonoma e bellissima

Come sempre, ai Saloni dell’Auto le Case presentano anche le splendide Concept Cars, automobili estreme dal punto di vista estetico e tecnico che prefigurano tecnologie e stilemi del brand per il proprio futuro. Ed è proprio il caso della protagonista di oggi, l’Audi grandsphere Concept. Si tratta di una berlina di rappresentanza elettrica: l’estetica è estrema e di rottura, mentre all’interno la guida autonoma e un sistema di infotainment a dir poco futuristico completano il quadro. Sarà così la prossima A8 quando Audi passerà al 100% alla mobilità elettrica? Scopriamo tutto insieme.

L’estetica di Audi Grand Sphere: fuori da ogni norma, e dietro cita la TT

Come di consueto nel mondo delle Concept car, anche Audi grandsphere è un’auto che non risponde ad alcun canone o abitudine, ma anzi rivoluziona il modo di intendere l’automobile. Un design così estremo e particolare non trova quasi mai la via della produzione, ma piuttosto è utile per scoprire i nuovi stilemi di una Casa automobilistica, che da queste concept car possono essere carpiti.

Audi grandsphere infatti stupisce per le sue linee affusolate, morbide ma allo stesso tempo muscolose e filanti. Non siamo di fronte ad un’auto che mette l’efficienza aerodinamica sopra l’estetica e che punta a massimizzare lo spazio interno, come può essere per un’altra automobile di rappresentanza come la Mercedes EQS. Si tratta di una vera flagship, l’ammiraglia della Casa, e con i suoi 5,35 metri supera di quasi 20 cm la già enorme A8. Rispetto ad altre super-berline elettriche, però, non abbiamo un’auto che concentra tutto sull’interno, anzi.

Nonostante il passo sia enorme, da 3,19 metri, Audi grandsphere ha i volumi anteriore e posteriore molto pronunciati, e un tetto basso e filante. Nonostante le dimensioni, sembra quasi più sportiva e filante della prima EV di Audi, la e-tron GT, che però è quasi 40 cm più corta. Il frontale poi è sportivo e aggressivo, con cofano lungo, fari sottilissimi e un’enorme griglia frontale. Già vi sento: “Ma se è elettrica, a che cosa le serve quella griglia così grossa? È inutile!”. È vero, non avendo un motore da raffreddare potrebbe tranquillamente fare a meno della griglia. Ma ve la immaginate un’Audi priva della classica mascherina Single Frame? Io sinceramente no, e a quanto pare neanche i ragazzi di Audi. Così, per mantenerla le hanno dato una nuova funzione: nascondere le decine di sensori per la guida autonoma, che qui è al suo massimo nella galassia Audi.

Audi grandsphere posteriore

Al posteriore, invece, troviamo una coda molto spiovente e personale, con dei fari sottili e un lunotto posteriore davvero piccolo. Audi dichiara che il taglio della coda, l’alettone posteriore e il taglio dei fari siano una citazione alla prima Audi TT, lanciata nel 1998 e ancora oggi ritenuta un’icona di stile.

All’interno, Audi grandsphere ha il volante retrattile e un infotainment comandato… con gli occhi

Ed infatti, Audi grandsphere è stata studiata per poter permettere al volante di essere… nascosto. Davvero: volante e pedali all’interno della grandsphere Concept, quando non in uso, vanno a nascondersi all’interno della plancia. Questo perchè i tecnici Audi hanno studiato un abitacolo che sia comodo e confortevole quando si guida, ma soprattutto spazioso, arioso e vivibile quanto è l’auto a guidare.

Audi grandsphere interni entrata

In questo tipo di vetture, infatti, spesso i più importanti gingilli tecnologici sono posti sui sedili posteriori, ovvero il luogo dove di solito il proprietario siede, mentre un autista svolge la fatica di guidare. Su Audi gransphere, però, l’autista è l’auto, capace di una guida autonoma di Livello 4. Perciò, già i posti anteriori hanno tutte le incredibili soluzioni pensate da Audi.

Oliver Hoffmann, Membro del Consiglio Amministrazione per lo sviluppo tecnologico di Audi, e Marc Lichte, Capo del Design di Audi

L’abitacolo è realizzato come un piccolo loft: spazioso, arioso, elegante. Anche i finestrini ampi vanno ad aumentare la luce all’interno dell’abitacolo. Per ottenere più luce possibile, in Audi hanno pensato ad uno stratagemma molto interessante. Sulle portiere, incernierate ad armadio come su una Rolls-Royce, è presente un ulteriore, sottile finestrino fisso sopra i classici finestrini elettrici. Questo permette di avere ancora più luce all’interno dell’abitacolo, ma i due finestrini sono separati da una modanatura cromata che abbassa la linea dei finestrini e aumenta l’aspetto sportivo dell’auto.

Audi grandsphere dettaglio interno

Oltre a questo, però, Audi grandsphere offre tantissime possibilità di intrattenimento. Si può, ad esempio, utilizzare un tavolino per lavorare, oppure estrarre il bar integrato tra i due sedili anteriori, con tanto di postazione per cocktail e bicchieri adatti all’occasione. I comandi del clima, poi, sembrano fisici e sono posti sulle portiere, ma nascondono un segreto. Hanno infatti dei rilevatori di movimento, che permettono di muovere le rotelle senza effettivamente toccarle: a muovere ci sono degli attuatori, che aggiusteranno la temperatura a vostro piacimento. Tra i sedili, poi, potrete inserire una piccola piantina, per sentirvi ancora più green.

Audi grandsphere interni

Infine, sorprenderà non vedere neanche uno schermo. Audi ha presentato sulla sua grandsphere la sua idea per gli interni del futuro, basati sul principio di “digital detox”. Cosa significa? Un luogo dove non ci sono schermi o touch screen visibili. E l’infotainment? L’intrattenimento, ovviamente, è presente, ma è demandato a dei proiettori, che rendono il pannello in legno sotto al parabrezza un enorme schermo. E per comandarlo basta usare… gli occhi: Audi grandsphere ha infatti un sistema di eye tracking che permette di comandare lo schermo semplicemente usando gli occhi.

La tecnica: guida autonoma di Livello 4, 120 kWh e 720 CV

Audi ha anche rilasciato qualche dettaglio tecnico, che potrebbe preannunciare le caratteristiche della prossima Audi A8 totalmente elettrica. La trazione, come da tradizione Audi, è integrale quattro, ottenuta tramite l’utilizzo di due motori sui due assi, anteriore e posteriore. La potenza complessiva del sistema è di ben 720 CV e 960 Nm di coppia. Privi ovviamente di cambio, i due motori sono collegati ad un sistema elettrico a 800V e batteria agli ioni di litio da 120 kWh.

Audi grandsphere RICARICA

A livello numerico, siamo ancora più in alto rispetto alla batteria della rivale principale, Mercedes EQS, che si ferma a 108 kWh. L’autonomia? Audi dichiara che la grandsphere è in grado di arrivare a 750 km, leggermente meno dei 780 dichiarati dalla versione più “virtuosa” di EQS. La ricarica, invece, sfrutta i fast charge e arriva fino a 270 kW di potenza.

Audi grandsphere finale

Chiudiamo infine con la guida autonoma. Come detto precedentemente, infatti, Audi grandsphere può contare su una guida autonoma di Livello 4. Per chi non lo sapesse, il Livello 4 permette al guidatore di distrarsi completamente dalla strada, in quanto ogni azione di guida è completata in autonomia dal sistema di guida. Ed infatti, su Audi grandsphere si può persino fare a meno del volante, che però rimane in caso voleste sentire di nuovo le “vecchie sensazioni” di guida.

Vedremo mai Audi Grand Sphere su strada? Forse no, ma ci possiamo vedere la prossima A8 EV

Questo è quindi quello che nasconde l’inedita Audi grandsphere, che preannuncia le auto che Audi produrrà quando nel 2026 lancerà solo più nuovi modelli elettrici. La grandsphere è poi uno dei tre modelli della “famiglia” Sphere che vedremo nel prossimo anno. Nel 2022 ci sarà spazio per la urbansphere, incentrata sulla vita cittadina, così come la sportiva skysphere.

Questa famiglia di auto mostrerà al mondo la nuova idea di automobili di Audi. Non solo mezzi di trasporto, ma un nuovo, terzo ambiente abitativo dopo la casa e il lavoro. Un luogo dove poter guidare, se se ne ha voglia, ma anche dove poter lavorare, rilassarsi e svagarsi. Sempre con la qualità, l’estetica e la qualità costruttiva che da sempre contraddistingue Audi nel mondo. E voi? Cosa ne pensate? Vi piace questa nuova era di Audi? Fatecelo sapere nei commenti!

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Autore

  • Giulio Verdiraimo

    Ho 22 anni, studio Ingegneria e sono malato di auto. Di ogni tipo, forma, dimensione. Basta che abbia quattro ruote e riesce ad emozionarmi, meglio se analogiche! Al contempo, amo molto la tecnologia, la musica rock e i viaggi, soprattutto culinari!

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