Web 2021: il 60% della popolazione mondiale è online, ecco i dati

Stando ai dati diffusi da Hootsuite nel report che la compagnia pubblica attualmente sull’uso del digitale e del web nel mondo, nel 2021 quasi il 60% della popolazione mondiale usa internet con un aumento del 9% rispetto all’anno passato. Sono 4,66 miliardi gli utenti che navigano in internet regolarmente, mentre la durata media di ogni sessione è di circa 7 ore, quasi quanto una giornata lavorativa full time.

Web 2021: ecco i dati

Nello studio condotto da Hootsuite si può notare, senza troppe sorprese, che nell’ultimo anno l’uso del web nel mondo ha visto un netto aumento. Un dato che, con ogni probabilità, è legato a doppio filo con la pandemia, che contribuito a cambiare drasticamente le abitudini della maggior parte delle persone. A fare la parte del leone in questo contesto sono i social.

I social media, infatti, hanno registrato la bellezza di un miliardo di nuovi utenti negli ultimi 3 anni, con una crescita complessiva del 13% rispetto all’ultimo anno. Alla pubblicazione del report il totale globale degli utenti ha raggiunto quasi 4,2 miliardi. Un elemento che ha portato le aziende ad investire in campagne di marketing pensate proprio per questi ecosistemi digitali.

A questo proposito non sorprende che il budget dedicato alle campagne pubblicitarie social sia aumentato del 23,2% nel 2020 e del 23,4% nel 2021, con previsioni di aumento ulteriore nel 2022. Per quanto concerne l’utenza invece, ad aumentare sono stati soprattutto i baby boomer (nati tra il 1946 e il 1964) di genere femminile e sulle piattaforme di Instagram e Facebook.

Infine, il 45% di tutti gli utenti internet del mondo utilizza i social per cercare prodotti e servizi. Particolarmente inclini ad usufruire di questa funzione sono gli appartenenti alla Generation Z, ed è aumentata del 40% anche la percentuale di persone che acquistano online cibo e prodotti per la casa.

Gli effetti della pandemia

Questi dati, sottolinea Hootsuite nel report, sono in larga misura gli effetti della pandemia di Covid-19, che ha contribuito a cambiare radicalmente le nostre consuetudini, solidificando abitudini che ormai si configurano come definitivamente acquisite da parte dei consumatori. Un esempio lampante di questo fenomeno è quanto i servizi di spesa online abbiamo visto un boom negli ultimi due anni.

Basti pensare che il 50% di tutti gli utenti sul web di età compresa tra i 16 e i 64 anni hanno dichiarato di aver utilizzato un servizio di food delivery nel 2021, cosa che, per certi versi, mette in prospettiva il futuro della ristorazione mondiale. E’ quindi evidente che alcune soluzioni, figlie anche della necessità, che sono emerse durante i mesi di lockdown difficilmente spariranno negli anni avvenire, anche in quanto migliorative della vita quotidiana della maggior parte delle persone.

Questa tendenza alla digitalizzazione di molti aspetti delle nostre vite sembra destinata ad aumentare nel 2022, anno in cui i social saranno nuovamente al centro delle strategia di digital marketing. Da questo punto di vista è probabile che le varie aziende puntino non solo su Facebook e Instagram, ma anche su TikTok e Snapchat, due piattaforme potenzialmente molto remunerative.

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