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Meta punta sulla realtà aumentata: ecco quando usciranno i primi occhiali

Mark Zuckerberg si prepara al metaverso

Mark Zuckerberg, CEO di Meta, ha una visione grandiosa e molto ottimista del metaverso e spera che un giorno potremo vederla letteralmente tutti come lui, grazie un paio di occhiali per la realtà aumentata. Gli occhiali AR, secondo Zuckerberg, sono il “Sacro Graal” che rivoluzioneranno la tecnologia come hanno fatto gli smartphone qualche anno fa. Ma quando usciranno davvero questi occhiali per la realtà aumentata di Meta?

Zuckerberg fa all-in sul metaverso grazie agli occhiali per la realtà aumentata

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Il fondatore di Meta – ex Facebook – definisce gli occhiali AR un dispositivo “Sacro Graal” che “ridefinirà il nostro rapporto con la tecnologia”. Durante il video che annunciava il rebranding aziendale di Facebook in Meta, lo scorso ottobre, hanno agito da tessuto connettivo per il suo discorso sul metaverso. Ad un certo punto, Zuckerberg li ha perfino indossati mentre dialogava con un ologramma.

Zuckerberg ha obiettivi ambiziosi per quando i suoi occhiali high-tech diventeranno realtà. Sembra che voglia pubblicare la prima versione entro il 2024 e si stia già lavorando a un design più leggero e avanzato per il 2026, seguito da una terza versione nel 2028, come afferma The Verge.

Il CEO di Meta ha quindi grandi speranze per i suoi occhiali intelligenti, ma le fonti suggeriscono che in realtà ci vorrà molto più tempo rispetto a quello prestabilito. Le dimostrazioni effettuate durante la presentazione di Meta, come la possibilità di giocare a scacchi virtuali su un tavolo reale con l’avatar di qualcuno, non erano basate su alcun hardware o software funzionante. E Meta non ha ancora un prototipo funzionante e indossabile dei suoi occhiali AR.

La fretta di migliorare la propria reputazione

Ma allora perché Mark Zuckerberg ha tutta questa fretta di avvicinare gli utenti al metaverso grazie ai suoi occhiali intelligenti? Chi ha familiarità con il suo pensiero afferma che ad animare la spinta dell’imprenditore sia il desiderio di presentare l’azienda che ha fondato come innovativa ancora una volta. La reputazione del social network di Meta è stata macchiata da una serie di scandali; le autorità di regolamentazione stanno cercando di limitare la portata dell’azienda e nella Silicon Valley Zuckerberg non vanta certo di una bella fama. Se gli occhiali AR e l’altro hardware futuristico che Meta sta costruendo prendessero piede, potrebbero dare all’azienda e al CEO una nuova luce.

Inoltre Zuckerberg vede gli occhiali AR, soprannominati Project Nazare, come una soluzione per sfuggire alle restrizioni di Apple e Google, che determinano i termini che app come Facebook devono rispettare. Nazare dovrebbe essere progettato per funzionare indipendentemente da uno smartphone, con la presenza di un dispositivo wireless separato che si occupa del funzionamento degli occhiali.

Oltre a Nazare, per il 2024 è previsto anche un paio separato di occhiali intelligenti più economici con nome in codice Hypernova. Al contrario di Nazare, Hypernova si abbinerà allo smartphone per mostrare i messaggi in arrivo e altre notifiche tramite un display head-up più piccolo.

Meta spera di vendere moltissimi occhiali AR

Meta, in generale, spera di vendere decine di milioni di occhiali smart entro la fine del decennio. Però non è chiaro se gli utenti si avvicineranno davvero a questo genere di dispositivo nei prossimi anni: prodotti simili di Microsoft, Snapdragon e altre aziende non hanno preso piede come sperato. Anche se ci vorrà del tempo prima che gli occhiali vendano in grande quantità, Zuckerberg non ha badato a spese. I display sono alimentati da componenti costosi e microLED. La prima versione avrà il rilevamento degli occhi e una fotocamera frontale, insieme all’audio stereo nella cornice.

dispositivo indossabile Meta
Photo credits: Meta.

Forse l’aspetto più futuristico delle prime versioni sia di Nazare che di Hypernova è un dispositivo da polso che Meta prevede di abbinare agli occhiali per controllarli, ipoteticamente, con la mente di chi li indossa. Il braccialetto utilizza l’EMG per misurare gli impulsi elettrici nei neuroni del braccio. Crea quindi essenzialmente l’effetto di un arto fantasma: chi lo indossa può utilizzarlo per interagire con gli occhiali.

Ciò che è certo è che la posta in gioco per Meta è davvero alta. La sua divisione che produce hardware e relativo software per il metaverso è cresciuta fino a raggiungere circa 18.000 persone, costando all’azienda 10 miliardi di dollari solo l’anno scorso. Zuckerberg ha detto che prevede di aumentare la spesa per la costruzione di hardware AR e VR negli anni a venire, una scommessa immensa che sta accadendo mentre la sua attività è sotto pressione da molti lati.

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Source
The Verge

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