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Il governo italiano ha trovato l’arena per Musk e Zuckerberg: il Colosseo

Il tormentone estivo prosegue

Se l’estate è appena iniziata, non pretenderemmo certo che il tormentone estivo si sia già concluso, vero?

Tormentone che, stavolta, non si propone come hit musicale, ma come battibecco a distanza tra due tra gli uomini più potenti del comparto tech, Elon Musk e Mark Zuckerberg. E che, chissà, potrebbe anche sfociare in un incontro di arti marziali miste.

Prima di riassumere le principali tappe di questa tenzone tragicomica, vediamo qual è l’ultimo aggiornamento, che vede coinvolto nientemeno che il governo italiano.

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Il governo italiano trova l’arena per Musk e Zuckerberg: il Colosseo

Se mai combattimento tra Musk e Zuckerberg ci dovrà essere, di certo sarà un grande evento mediatico. Lo è già ora, per la stampa di mezzo mondo, e siamo solo nel campo delle ipotesi!

E così il nostro governo, e più precisamente il ministero della cultura, avrebbe fiutato l’affare. E, secondo quanto riportato dal sito americano (gossipparo) TMZ, avrebbe proposto il Colosseo come arena per Musk e Zuckerberg.

A dire il vero, lo sgargiante e urlato blog sembra… diretto dallo stesso Musk, e non giuriamo sulla sua affidabilità.

Tuttavia, nella notizia possiamo leggere che “fonti con conoscenza diretta ci dicono… il ministero della Cultura ha contattato Zuckerberg qualche giorno fa per mettere in scena quello che potrebbe essere il più grande combattimento nella storia del mondo nel più leggendario teatro di combattimento della storia.

Le nostre fonti dicono che sia Elon che Mark adorerebbero che lo scontro si svolgesse al Colosseo.”

Sembra che sia stato lo staff di Zuckerberg a stimolare Dana White, presidente dell’UFC (un’organizzazione di arti marziali miste), che a sua volta avrebbe contattato il nostro ministero.

Il tweet di Musk

A corroborare questo scoop c’è anche un tweet di Musk, che alle 6.25 (ore italiane) di venerdì 30 giugno ha scritto: “Some chance fight happens in Colosseum”. Ovvero “C’è qualche possibilità che si faccia al Colosseo”. Insomma: laconico come al solito.

Le suggestioni, la verità

Ma è poi importante chiedersi quanto ci sia di vero nell’eventuale mossa del nostro ministero della Cultura?

Come si può capire, in questa vicenda, cosa ci sia di autentico? Due cose sono certe: la prima, è che entrambi gli ipotetici contendenti stanno dando sfogo a tutto il loro narcisismo. E stanno ottenendo enorme visibilità, come se non avessero già abbastanza.

La seconda è che, fake news o meno che sia, la trovata del Colosseo come ring per Musk e Zuckerberg è certamente suggestiva. E perfettamente in linea con la grandiosità del possibile evento (e dell’ego dei due avversari).

Ricapitolando

Sia che si sfideranno in un combattimento di arti marziali miste al Colosseo, o a dadi in un bar di Soho, di certo Musk e Zuckerberg stanno facendo parlare di sé da giorni.

Per i particolari vi rimandiamo a un nostro recente articolo. Comunque, in sintesi: tutto è nato dal commento di Musk a un tweet dell’uomo d’affari Mario Nawfal, che aveva scritto: “Meta, la stessa azienda che ha copiato Snapchat, TikTok, StumbleUpon, Foursquare, BeReal e Clubhouse, ha iniziato a codificare Project 92 tre mesi dopo che Elon ha acquisito Twitter.”

Nel suo commento, evidentemenre irritato dal comportamento di Meta, Musk ha sfidato Zuckerberg sul ring.

E Zuckerberg, appassionato di jujitsu e arti marziali miste, ha risposto da par suo che stava solo aspettando il posto in cui presentarsi.

Controreplica di Musk, che in un primo momento aveva indicato come location il Vegas Octagon, un’arena regolamentare proprio per gli incontri di arti marziali miste.

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Il contorno

Da lì in poi, figurarsi, è esploso il tormentone. I bookamekers hanno già fornito le quote, c’è persino chi ha analizzato le abitudini alimentari e sportive di entrmabi per decretare un favorito.

E per dare alla vicenda sfumature da tragedia greca, è intervenuta anche May Musk, la madre di Elon. Con un paio di tweet, di cui uno rivolto al figlio, la signora May si è opposta con fervore al match.

Troppo tardi? Chissà. A quanto sembra, gli sfidanti avrebbero scelto i rispettivi allenatori. O meglio, sono gli allenatori a essersi proposti a loro tramite social.

Per Musk si è fatto avanti Georges St-Pierre, grande campioni MMA dei pesi welter. E a corteggiare Zuckerberg è invece stato Jon Jones, l’attuale campione dei pesi massimi dell’UFC.

E ora, qualcuno ha sollevato un’ulteriore questione. Come potrebbero scontrarsi due lottatori che pesano una quindicina di chili di differenza, e che quindi appartengono a due categorie diverse?

Sono problemi, ce ne rendiamo conto.

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Claudio Bagnasco

Claudio Bagnasco è nato a Genova nel 1975 e dal 2013 vive a Tortolì. Ha scritto e pubblicato diversi libri, è co-fondatore e co-curatore del blog letterario Squadernauti. Prepara e corre maratone con grande passione e incrollabile lentezza. Ha raccolto parte delle sue scritture nel sito personale claudiobagnasco.com

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