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Amazon: in Italia la prima denuncia penale europea contro le recensioni false

Azione contro chi recensisce in cambio di denaro o prodotti

Amazon e le azioni penali, ecco un nuovo capitolo.

Ma questa volta non si tratta dell’Antitrust o di qualche altro organo di controllo che ha multato l’azienda per condotta scorretta, violazione della privacy o quant’altro. Anzi, in questo senso il Tar del Lazio ha di recente annullato la sanzione proprio contro Amazon (e Apple) per intesa anticoncorrenziale. Che in un primo momento aveva portato alla multa record di 203,2 milioni di euro complessivi.

No, stavolta è la stessa Amazon a presentare una denuncia penale. Lo ha fatto per la prima volta e lo ha fatto in Italia. E con questa azione intende prendere di mira chi redige false recensioni in cambio di denaro o beni.

Il big dell’e-commerce ha fatto sapere in una nota che il procedimento, assieme alla prima causa civile in Spagna e a 10 azioni legali negli Stati Uniti, punta “a individuare e bloccare operatori che gestiscono più di 11.000 siti web e gruppi social che alimentano il mercato delle false recensioni.”

Ma cosa sappiamo della prima denuncia penale di Amazon?

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Amazon e la prima denuncia penale europea

Amazon ha dunque presentato in Italia la sua prima denuncia penale europea.

L’azione è rivolta contro uno dei principali broker che, né più né meno, vendono recensioni false. Si tratta di una rete di persone che acquistano prodotti su Amazon e pubblicano recensioni col punteggio massimo (5 stelle) in cambio del rimborso del prodotto.

Ma, dicevamo, l’azione dell’azienda è ad ampio raggio. In Spagna Amazon ha intentato una causa civile contro Agencia Rewiews, un broker che si muove su Telegram. Poi ci sono le 10 azioni legali nei confronti dei broker di recensioni false negli Stati Uniti.

Inoltre sono state inviate 5 lettere di diffida ad altrettanti siti Web con sede in Germania, che indirizzavano i visitatori verso broker di false recensioni. I cinque siti hanno cessato le attività.

L’azione legale di luglio

Ricordiamo che lo scorso luglio Amazon aveva avviato un’azione legale in sette Paesi: Stati Uniti, Regno Unito, Germania, Francia, Italia, Spagna e Giappone.

Con questa mossa il colosso dell’e-commerce aveva preso di mira gli amministratori di più di 10.000 gruppi Facebook che procacciavano recensioni false in cambio di denaro o beni.

Le dichiarazioni di Amazon

Sulle più recenti azioni di Amazon per contrastare la diffusione del fenomeno delle recensioni false si è espresso Dharmesh Mehta, Vice President of Selling Partner Services di Amazon.

Mehta ha detto: “Assicurare questi malfattori alla giustizia attraverso azioni legali e denunce penali è una tra le tante iniziative importanti con cui proteggiamo i clienti affinché possano fare acquisti in tutta tranquillità.

Oltre a continuare a innovare i nostri sistemi di rilevamento e prevenzione delle recensioni false nel nostro store, Amazon continuerà in modo implacabile a individuare i malfattori che alimentano questo mercato e ad agire contro di essi. Non c’è posto per le recensioni false su Amazon o altrove nel settore”.

L’impegno di Amazon contro le false recensioni

Lo scorso luglio, dopo aver avviato la maxi azione legale, Amazon ha fatto sapere in una nota, quantificandolo, il suo impegno contro le false recensioni.

Il personale impiegato in questa direzione supera, a livello globale, le 12.000 persone. Che si occupano di proteggere i clienti, i marchi, i partner di vendita e dello store da contraffazioni, frodi e altre forme di abuso, comprese le recensioni false.

“Un team dedicato indaga sugli schemi di recensioni false sui social media, tra cui Facebook, Instagram, TikTok e Twitter, e segnala regolarmente a queste società i gruppi abusivi.

Dal 2020, Amazon ha segnalato a Meta più di 10.000 gruppi di recensioni false. Di questi, Meta ha eliminato più della metà dei gruppi per violazioni della policy e continua a indagare su altri”.

Il fenomeno delle false recensioni

Avevamo indagato il fenomeno delle scorse recensioni lo scorso anno, con un’intervista a Pascal Lannoo, Chief Marketing Officer del Gruppo SKEEPERS (di cui fa parte Recensioni Verificate).

Dalla chiacchierata con Lannoo erano emersi sia il boom delle recensioni durante la pandemia, che la loro importanza. Addirittura il 92% dei consumatori europei, infatti, le legge prima di acquistare un prodotto. E le recensioni possono addirittura far triplicare le vendite di un determinato prodotto.

Ma le aziende fanno ancora poco per contrastare le false recensioni, come ha mostrato un’indagine Ue dello scorso gennaio, di cui vi avevamo dato conto in un articolo.

Questo insieme di recenti mosse di Amazon potrebbe essere un punto di svolta?

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Claudio Bagnasco

Claudio Bagnasco è nato a Genova nel 1975 e dal 2013 vive a Tortolì. Ha scritto e pubblicato diversi libri, è co-fondatore e co-curatore del blog letterario Squadernauti. Prepara e corre maratone con grande passione e incrollabile lentezza. Ha raccolto parte delle sue scritture nel sito personale claudiobagnasco.com

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