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Negli US il primo sindacato dei dipendenti Amazon

Un traguardo importante per i lavoratori dello stabilimento di Staten Island

In questi giorni i dipendenti Amazon dello stabilimento di New York hanno scritto un episodio importante della loro storia. Per la prima volta, infatti, i dipendenti della nota società di e-commerce hanno aderito ad un sindacato per far valere i propri diritti. Una decisione condivisa, che è passata per un’attenta procedura di votazione, che si è tenuta all’interno della struttura di Staten Island – nota anche come JFK8 -. I voti favorevoli sono stati ben 2654, contro i 2131 contrari. E così i lavoratori hanno avuto finalmente la possibilità di riunirsi sotto l’Amazon Labor Union, un piccolo sindacato indipendente. Ma andiamo a conoscere la storia più nel dettaglio.

Amazon: i dipendenti aderiscono per la prima volta ad un sindacato

L’Amazon Labor Union – ALU – non esisteva neppure fino allo scorso anno. Ed ora è il primo sindacato della storia all’interno di una struttura di proprietà di Amazon. Per di più, responsabile della negoziazione di un contratto collettivo per conto di circa 6000 dipendenti presso il più grande centro logistico della società a New York. Una responsabilità importante, di cui si è fatto carico il capo dell’organizzazione, Christian Smalls. Si tratta di un ex manager dello stabilimento di Staten Island, licenziato da Amazon nel 2020 per aver violato le regole di distanziamento sociale. Pertanto, da ora la società dovrà vedersela direttamente con il sindacato per questa e molte altre questioni.

Ma è chiaro che le negoziazioni non cominceranno da ora. Secondo un’analisi pubblicata da Bloomberg Law, occorrono in media 409 giorni per la firma degli accordi contrattuali tra i datori di lavoro e i loro nuovi sindacalizzati. In ogni caso, quello che conta è che finalmente i dipendenti Amazon siano riusciti ad organizzarsi in un sindacato vero e proprio. Anche nello stabilimento di Bessemer – Alabama -, infatti, i lavoratori hanno messo ai voti la possibilità di costituire un’organizzazione simile. La votazione, però, non è andata a buon fine. Di questo, come potete immaginare, Amazon è tutt’altro che dispiaciuta.

Con un sindacato, infatti, i lavoratori acquisiscono un potere contrattuale e un posto al tavolo in alcune delle decisioni della compagnia – ammesso che questo accadrà mai -. Una situazione del tutto nuova per Amazon. La compagnia, infatti, è riuscita a sopravvivere quasi tre decenni senza la presenza di un sindacato sul territorio degli Stati Uniti. Negli ultimi anni, però, ha attirato le ire di politici e autorità di regolamentazione per presunti comportamenti anticoncorrenziali, pagando poche tasse e maltrattando i lavoratori. Pertanto, non c’è da stupirsi che il mondo politico abbia tanto apprezzato il successo dei dipendenti di Amazon.

Mi aspetto che ora che c’è stata questa prima vittoria da parte di un sindacato Amazon dovrà rivalutare la sua strategia di relazioni di lavoro e iniziare a negoziare in buona fede per raggiungere un accordo“. Così ha commentato Tom Kochan, esperto di politiche del lavoro. “Aggiungeranno carburante alle fiamme se continueranno a ostacolare i negoziati, poiché hanno resistito così vigorosamente nella fase organizzativa“.

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Chiara Crescenzi

Editor compulsiva, amante delle serie tv e del cibo spazzatura. Condivido la mia vita con un Bulldog Inglese, fonte di ispirazione delle cose che scrivo.

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