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Anonymous hackera il social network russo Vkontakte

Il "Facebook russo" usato per diffondere informazioni sul conflitto in Ucraina

Il collettivo di hacker Anonymous realizza un nuovo colpo nella sua cyber war contro il Cremlino: ha hackerato il social network russo Vkontakte (VK). Il “Facebook russo” avrebbe infatti inviato migliaia di messaggi agli utenti, parlando dell’elevato costo umano del conflitto in Ucraina. Inoltre, sembra che gli hacker del collettivo abbiano pubblicato informazioni sul codice sorgente del malware Conti, creato da un gruppo di hacker sostenitori di Putin.

Anonymous hacker il social network russo Vkontakte

La notizia della chiusura di Facebook e Twitter in Russia ha sottolineato come la censura del Cremlino voglia chiudere le porte digitali del Paese. Un modo per evitare che le informazioni dei media occidentali sul conflitto in Ucraina non arrivino in Russia, lasciando spazio alla propaganda di Putin.

Ma il social network più grande del Paese si chiama VKontakte (letteralmente InContatto), spesso abbreviato in VK. Un social creato da Pavel Durov, l’attuale CEO e fondatore di Telegram, quando ancora abitava in Russia. Uno dei cinquanta siti più visitati al mondo, che nel 2014 (quando Durov lascia il Paese e il controllo della società) conta oltre 200 milioni di utenti registrati.

Un attacco al colosso digitale russo conta più di qualsiasi post su Facebook o tweet. E gli hacker di Anonymous sarebbero riusciti ad hackerarlo.

anonymous Vkontakte vk russia social network

Anonymous hackera Vkontakte (VK)

Secondo quanto gli stessi hacker riportano su Twitter, Anonymous ha saputo infiltrarsi nel sistema informatico di VK per utilizzare l’account ufficiale del social. In questo modo ha potuto inviare messaggi a tutti gli iscritti, raccontando la parte più tragica del conflitto in Ucraina. Che la propaganda russa tace.

L’esercito russo ha distrutto molte città pacifiche e infrastrutture civili in Ucraina. Sono rimasti feriti decine di migliaia di civili e più di 5mila persone (di cui 100 bambini) sono morti” scrivono. Mettendo in evidenza anche il costo umano del conflitto per la Russia. “Nessuno dei compiti prefissati dall’esercito è stato portato a termine: centinaia di unità militari sono state distrutte e migliaia di soldati sono stati feriti: 560 sono prigionieri e più di 11mila sono morti in Ucraina.

Questo nuovo canale di comunicazione punta a far breccia nella coscienza della popolazione russa, che più volte ha contestato il governo nonostante le sanzioni liberticide messe in atto dal Cremlino. Dagli oltre venti milioni di messaggi inviati alla popolazione fino alla manomissione delle webcam russe, Anonymous continua con le azioni dimostrative. Come il presunto hackeraggio del discorso di Putin durante l’anniversario dell’annessione della Crimea.

Rilasciato il codice sorgente del ransomware Conti

Se le azioni dimostrative sono più eclatanti, Anonymous e gli altri hacker volontari a sostegno dell’Ucraina stanno continuando a portare a segno colpi importanti anche sul piano strategico. Tra i tanti siti russi offline (ultimo quello di Rosatom, agenzia nucleare russa), gli hacker avrebbero trovato spazio anche per colpire i criminali informatici vicini alla Russia.

anonymous Vkontakte vk russia social network

Il gruppo di hacker Wizard Spider ha dichiarato nella prima settimana del conflitto che avrebbe attaccato chiunque alzasse le tastiere contro la Russia. E subito un ex-membro di origine ucraina aveva pubblicato le conversazioni del gruppo, fra cui alcuni contatti con i servizi segreti di Mosca.

Nelle ultime ore degli hacker (che non sembrano direttamente affiliati ad Anonymous, sebbene il collettivo abbia ritwittato l’attacco) hanno annunciato di aver rilasciato il codice sorgente di una nuova versione del ransomware Conti, che Wizard Spider ha usato per attaccare società europee ed estorcere milioni di dollari in criptovalute.

Gli hacker hanno così potuto analizzare il ransomware, valutandone la qualità di compilazione inferiore rispetto al passato. E dando la possibilità alle aziende di sicurezza di sviluppare delle salvaguardie per le aziende e degli strumenti per rimuovere il malware dai sistemi.

La cyber war continua su tutti i fronti, dai social fino al dark web. Vi terremo informati sugli sviluppi.

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Stefano Regazzi

Il battere sulla tastiera è la mia musica preferita. Nel senso che adoro scrivere, non perché ho una playlist su Spotify intitolata "Rumori da laptop": amo la tecnologia, ma non fino a quel punto! Lettore accanito, nerd da prima che andasse di moda.

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