ASUS ZenBeam Latte L1 spicca subito per originalità. Siamo infatti lontani dalle classiche forme rettangolari o squadrate offerte della maggior parte dei proiettori. ASUS ha preferito optare per un form factor cilindrico, che ricorda più uno speaker che un dispositivo votato alla proiezione di immagine. Un’associazione tutto sommato azzeccata considerando che, all’occorrenza, questo prodotto può trasformarsi proprio in un altoparlante.
Andiamo però con ordine e scopriamo come si comporta sul campo ASUS ZenBeam Latte L1.
ASUS ZenBeam Latte L1 recensione: setup intuitivo e connettività completa
Il design di ASUS ZenBeam Latte L1 è indubbiamente uno dei suoi punti di forza. La forma cilindrica lo aiuta a distinguersi dalla concorrenza così come la scelta di optare per un rivestimento in tessuto piuttosto che avere l’intero corpo in plastica. Il risultato è un prodotto elegante, che ben si adatta ad ogni genere di ambiente e che riesce a trovare posto ovunque anche grazie alle dimensioni contenute.
Sappiate inoltre che non dovrete necessariamente appoggiarlo ad una superficie piana. La parte inferiore ospita infatti la filettatura per il treppiede o per una staffa da soffitto, così potete posizionarlo ovunque senza difficoltà. E’ presente anche un piccolissimo stand integrato che, a dispetto delle sue dimensioni, regala al proiettore la giusta inclinazione.
Sulla parte superiore troviamo invece tutti i tasti di cui avete bisogno, dall’accensione alla gestione del volume passando per il volume. L’avete appeso al muro? Tranquilli, in confezione trovate un telecomando che include i medesimi pulsanti. Attenzione però a posizionarvi nel punto giusto: l’infrarosso è sul retro del proiettore quindi se vi trovate più avanti o di lato l’interazione diventa più difficile.
Sulla parte laterale invece troviamo gli speaker e soprattutto una ghiera per la messa a fuoco. Quest’ultima infatti non è automatica, dovrete farlo voi manualmente di volta in volta. Una soluzione un po’ insolita considerando che molti prodotti con caratteristiche affini e appartenenti alla stessa fascia di prezzo si auto-calibrano.
Concludiamo la panoramica con la connettività. Sul retro abbiamo il jack da 3,5 mm, l’ingresso HDMI, la porta USB-C e quella per l’alimentazione. Non mancano il Wi-Fi e il Bletooth.
Interfaccia e store: qui si può migliorare
Come funziona ASUS ZenBeam Latte L1? Il primo step è semplice: premete il tasto di accessione e lo puntate verso una parete sgombra. Attenzione alla distanza: questo piccolo proiettore supporta una distanza che va da 80 cm a 3,2 m per immagini da 30 a 120 pollici.
A questo punto vi troverete di fronte alla Home, con un menù disposto su due righe. La prima è dedicata alle fonti compatibili. Si parte con Android e iOS; qui il funzionamento è simile a Chromecast quindi potete proiettare in toto ciò che vedete sullo schermo o usare la funzionalità di proiezione presente in applicazione come YouTube, Netflix, Prime Video, Disney+ e molte altre ancora. Un discorso simile possiamo farlo anche per Google Chrome che, da computer, permette di trasmettere il contenuto della scheda che avete aperto. Tutto questo senza cavi.
Se invece preferite collegare fisicamente il proiettore alla fonte potete usare il cavo HDMI; in alternativa avete la porta USB ma di default non c’è nessuna applicazione che vi permetta di visualizzare il contenuto di hard disk o chiavette e nessun meccanismo che riconosca la presenza di un dispositivo esterno e faccia comparire qualche opzione aggiuntiva all’interno del menù. In compenso potete
Se non siete intenzionati a vedere nulla ma solo ad ascoltare della buona musica potete contare sul collegamento Bluetooth. I due speaker, da 5W e con ottimizzazione Harman/Kardon, offrono un volume piuttosto elevato e una resa chiara e cristallina. Non è home theatre, sia chiaro, ma il risultato è superiore alla media e decisamente soddisfacente.
Infine abbiamo Aptoide TV, una sorta di alternativa non ufficiale al Play Store che vi permette – con un po’ di pazienza – di scaricare alcune delle app più comuni. L’esperienza d’uso però non è particolarmente soddisfacente e alcune applicazioni non sono ottimizzate a dovere. Sicuramente un sistema operativo più simile ad Android TV avrebbe facilitato l’accesso ai servizi di streaming più comuni.
Torniamo però al schermata Home dove ci attende la seconda riga di opzioni, legata questa volta alle impostazioni di ASUS ZenBeam Latte L1. Qui avrete 4 voci – Menù, AudioWizard, WiFi e Bluetooth – ma tutte e 4 vi portano sempre al menù con i settaggi. Da qui potete definire la modalità di visualizzazione, la luminosità, la temperatura colore e persino il colore della parete. Potete anche indicare in che posizione si trova il proiettore, gestire l’audio e la connettività.
Qualità dell’immagine e autonomia
ASUS ZenBeam Latte L1 proietta un’immagine con risoluzione pari a 1280×720 pixel. Niente FullHD ma questo non ci stupisce. I 720 p sono infatti la strada intrapresa dalla maggior pare dei proiettori portatili. La stessa cosa possiamo dirla per la luminosità: i suoi 300 lumen sono in linea con il resto del mercato e garantiscono una buona esperienza di visione.
Non sarà esattamente come al cinema e non potrete usarlo all’esterno ma, posizionato in casa o in ufficio, vi regalerà qualche soddisfazione. Non solo al buio, dove dà il meglio di sè, ma anche durante il giorno, ad esempio per le presentazioni in ufficio.
Il vantaggio infatti di avere un dispositivo così compatto è quello di poterlo portare ovunque, sfruttando anche la comoda custodia che trovate all’interno della scatola. Peccato che quest’ultima sia pensata unicamente per il proiettore, senza spazio per l’alimentatore o il telecomando.
A darvi una mano è anche la batteria. ASUS ZenBeam Latte L1 offre circa 3 ore di autonomia, assolutamente sufficienti per una riunione e anche per un film e qualche puntata delle vostre serie TV preferite.
ASUS ZenBeam Latte L1 recensione: conclusioni
ASUS ZenBeam Latte L1 non è perfetto. Il software, a tratti approsimativo, i 720p e la messa a fuoco manuale non giocano esattamente a suo favore. Latte L1 però compensa con una portabilità davvero estrema, sia per le dimensioni – che ricordano quelle di una tazza – sia per il peso, intorno ai 500 grammi.
Nel complesso poi offre una buona esperienza di visione e, soprattutto, di ascolto. In pratica diventa una sorta di 2-in-1: un po’ proiettore, un po’ speaker. Anzi, a dire il vero potremmo quasi considerarlo un 3-in-1 visto che la porta USB può essere usata per caricare lo smartphone. Attenzione però a non rimanere a corto di batteria.
PRO
- Design elegante
- Dimensioni e peso contenute
- Buona qualità dell’immagine
- Ottimo audio
- Porta USB per ricaricare lo smartphone
CONTRO
- Messa a fuoco manuale
- Software imperfetto
- Con un LED con luminosità massima di 300 lumen, una risoluzione nativa di 720p e dimensioni di proiezione che vanno da...
- Supporta il mirroring wireless permettendo di trasmettere facilmente contenuti da smartphone, tablet o altri dispositivi...
- L'altoparlante compensa l'ambiente acustico circostante per offrire una migliore qualità audio, gli speaker di Harman...
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