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Le auto elettriche inquinano: tutta la verità sugli EV | Auto for Dummies

Tutto quello che avreste voluto sapere ma non avete mai osato chiedere

Facendo un paragone economico – l’Euro è l’unità di misura più comprensibile e adatta agli esempi – un’auto elettrica impegna maggiormente le nostre tasche al momento dell’acquisto per poi farci risparmiare su tutta quella serie di costi, primo tra tutti il carburante, durante la sua vita utile.

credit: greenme.it

La variabile Euro

In Europa il prezzo medio del kWh (unità di misura che quantifica una “quantità di energia”, un po’ come i litri misurano un qualsiasi volume) è di circa 15 centesimi di € al kWh. Partendo dai 3 centesimi di Ucraina e Kazakistan fino ai 30 centesimi di Germania e Danimarca; in Italia ci attestiamo intorno ai 25 €cent.

Considerando nello specifico le auto elettriche e le relative infrastrutture di ricarica arriviamo ad costo delle colonnine, ad esempio di Enel Drive, di 0.40 €/kWh. Tenendo conto di una capacità delle odierne batterie dai 20 agli 80 kWh ed un consumo, dato dall’efficienza del motore, compreso tra i 13 ed i 24 kWh ogni 100 Km, i conti sono presto fatti: (0.40 €/kWh) * (15 kWh / 100 Km) = 6 € / 100 Km.

Facendo lo stesso ragionamento sugli altri combustibili troviamo:

  • metano: (0.990 €/Kg) * (4.2 Kg / 100 Km) = 4.2 € ogni Km
  • GPL: (0.670 €/Kg) * (10 l / 100 Km) = 6.7 € ogni 100 Km
  • benzina: (1.590 €/l) * (7.5 l / 100 Km) = 11.9 € ogni 100 Km
  • gasolio: (1.520 €/l) * (6 l / 100 Km) = 9.1 € ogni 100 Km

Dando fiducia allo sviluppo dei propulsori elettrici e al mercato delle infrastrutture, il costo di un’auto elettrica in termini di € al chilometro è destinato ad abbassarsi, almeno fino agli attuali e già rodati veicoli a metano. Ovviamente questi dati sono una stima approssimativa basata su un prezzo medio del carburante e sul consumo medio di uno specifico propulsore in base al carburante utilizzato.

credit: bloomber.com

Quindi un’auto elettrica non inquina?

Ipotizzando un propulsore elettrico comune a tutte le auto, la variabile di acquisto dell’energia elettrica €/kWh è suscettibile alle variazioni geografiche e di mercato; ciò fa variare notevolmente il costo finale e, a parità di spesa, la quantità di elettricità acquistata. Se al posto degli Euro consideriamo i chilogrammi di CO2 (l’inquinante standard di riferimento) il paragone è il medesimo: le auto elettriche sono ecologiche come l’energia che si utilizza per ricaricarle.

Prendendo come esempio il Regno Unito, la maggior parte dell’elettricità è prodotta da fonti non rinnovabili. Ricaricando un’auto elettrica tramite le colonnine apposite, il veicolo avrà prodotto una data quantità di anidride carbonica esattamente nel momento in cui le batterie della vostra auto si stanno ricaricando; strano vero?

In italia, secondo i dati di Terna (azienda proprietaria della rete elettrica nazionale, per quanto riguarda l’alta tensione), la produzione di energia elettrica (dati 2017) è distribuita nelle seguenti proporzioni:

  • petrolio: 33.6 %
  • gas naturale: 36.2 %
  • combustibili solidi (in maggioranza carbone): 6.1 %
  • energie rinnovabili: 19.2 %
  • importata: 4.9 %

Troviamo un buon 80 % dell’energia elettrica, potenzialmente fruibile dai proprietari di EV, ad impronta ecologica di anidride carbonica diversa da zero. Questo significa che solo 2 proprietari di Tesla su 10 ricaricano il loro veicolo avendo la certezza che il loro carburante sia veramente green. Ora, per essere precisi, occorrerebbe paragonare la CO2 emessa da una centrale a gas o carbone con quella emessa da un motore a combustione interna, il tutto rapportato al consumo di combustibile specifico di una vettura; l’analisi diventa onerosa e complicata.

Alcune società dedicate stimano tuttavia questi dati e i risultati sono tutt’altro che scontati. Secondo carbonfootprint.com una ricerca mostra come su una percorrenza di 10,000 miglia (circa 16,000 Km) un veicolo elettrico emetta 0.96 tonnellate di CO2, uno a benzina 2.99 ed uno a gasolio 2.88; il tutto considerando la già citata distribuzione di produzione elettrica inglese. Si nota che un’auto elettrica emette un terzo dell’anidride carbonica rispetto a quelle tradizionali; una quantità pur sempre considerevole.

credit: cdn2.peopleforplanet.it

In Italia questo dato è sicuramente diverso, come da paese a paese, ma la verità da tenere a mente è che, in base al paese in cui utilizzate e ricaricate un’auto elettrica, gli EV sono più o meno green. Come afferma qualenergia.it, “secondo un meta-studio pubblicato dal Parlamento Europeo nel 2018, per quanto un mix energetico non ancora sufficientemente concentrato sulle energie rinnovabili limiti la sostenibilità incondizionata delle auto elettriche, il bilancio energetico già a fine 2017 fra auto elettriche e a combustione interna era favorevole a quelle alimentate a batterie”.

Produrre una macchina è un processo inquinante

Prima di arrivare ad una risposta definitiva occorre considerare l’inquinamento (sempre in termini ci CO2) emesso durante la produzione di un veicolo. Il telaio ed i vari componenti metallici, come l’alluminio, non crescono sugli alberi e se a questi aggiungiamo le batterie, prodotte da materiali altamente inquinanti, troviamo un processo produttivo ricco di inquinanti: è come aver già percorso migliaia di chilometri al momento dell’acquisto.

credit: qualenergia.it

Un’interessante ricerca di Enea sull’argomento è disponibile qui. Mettendo tutti i tasselli del puzzle assieme, troviamo quindi una componente inquinante legata alla produzione stessa della vettura, in particolar modo per quanto riguarda le pesanti batterie agli ioni di litio e a tutti quei processi altamente energivori come la produzione di acciaio e componenti metallici.

Se a questo aggiungiamo la variabile geografica ci accorgiamo che a meno di trovarci in paesi come la Danimarca, dove la produzione elettrica è soddisfatta già al 42% dall’energia eolica, la nostra vettura elettrica ricaricherà le proprie batterie potenzialmente con elettricità prodotta da una centrale a gas e combustibili fossili.

Ora, un consumatore attento all’ambiente che acquista un’auto elettrica non può cambiare la produzione elettrica nazionale; tuttavia le previsioni a lungo termine sono positive. In Europa e nel mondo, ad eccezione di alcuni paesi come i grandi produttori di gas, le rinnovabili stanno avendo grande successo; già in Italia vantiamo una discreta produzione elettrica dal lato idrico. Le batterie diventeranno sempre più economiche ed i processi produttivi sempre più efficienti. Si arriverà ad un punto in cui il 50% dell’elettricità, si spera, verrà prodotta da energie rinnovabili e, sono da quel momento, le emissioni degli EV saranno veramente green “allo scarico”.

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Autore

  • Federico Marino

    Amante dei motori, specie quelli grossi e rumorosi, appassionato di tecnologia e di tutto ciò che è scientifico e innovativo. Studente in ingegneria energetica, tento di sopravvivere al caos della Grande Milano con una piccola reflex, rock 'n 'roll sempre in cuffia e tanti buoni propositi!

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