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Ericsson formerà un milione di bambini sul digitale entro il 2025

L’iniziativa è nata all’interno di un movimento globale

Sarebbero ormai battaglie di retroguardia quelle per cui un genitore pretendesse di tenere alla larga il proprio figlio dalle nuove tecnologie.

Come sempre accade, il problema non è il mezzo ma l’uso che se ne fa. Oggi semmai la digitalizzazione impone alcune conoscenze, ormai necessarie per diventare i cittadini del presente, e soprattutto quelli del futuro. Si pensi ad esempio, in Italia, all’identità digitale.

Diciamo di più. È auspicabile che anche nelle aree più povere del mondo, così come nelle zone periferiche di tutti i Paesi, la tecnologia (in primis la rete Internet) sia potenziata quanto prima. In modo che il digital divide non sia l’ennesimo elemento discriminatorio che divide il pianeta in pochi che posseggono le risorse e in tanti, troppi, che arrancano.

Si muove in questa direzione il meritorio progetto di Ericsson che riguarda i bambini e il digitale. L’ambizioso obiettivo del colosso informatico è quello di alfabetizzare alle competenze digitali un milione di bambini. E di farlo entro il 2025.

Vediamo più da vicino questa iniziativa, che fa parte di un progetto più vasto.

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I bambini e il digitale: l’impegno di 47 aziende

I numeri del progetto sono altisonanti: un milione di bambini alfabetizzati al digitale entro il 2025.

L’iniziativa di Ericsson va inquadrata in un contesto più ampio, il World Economic Forum-aligned Edison Alliance 1 Billion Lives Challenge. Si tratta di un movimento globale, cui partecipano quarantasette grandi aziende del settore pubblico e privato, tra cui appunto Ericsson. E che ha come obiettivo quello di “migliorare un miliardo di vite a livello globale attraverso soluzioni digitali convenienti e accessibili, per quanto riguarda salute, finanza e istruzione entro il 2025″.

Le quarantasette società che fanno parte del movimento si impegnano dunque a diffondere in modo equo le competenze digitali. Questo il loro contributo al raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite. L’inclusione digitale coinvolge anche i governi e una serie di organizzazioni dislocate in tutto il pianeta. Ed è rivolta non soltanto ai giovani in età scolare ma anche agli istituti, agli insegnanti e a tutto il personale scolastico.

La scommessa di Ericsson e Connect To Learn

Il micro obiettivo (micro per modo di dire) di Ericsson all’interno del movimento è quello di formare un milione di bambini al digitale in meno di quattro anni.

Per farlo, l’azienda leader nello sviluppo del 5G agirà tramite il lavoro del team Connect To Learn.

Fondato nel 2010, Connect To Learn ha già formato oltre 200.000 bambini e ragazzi in 25 paesi attraverso la tecnologia. Suo scopo è quello di garantire a più giovani e giovanissimi possibile un’istruzione di qualità e permanente, proprio grazie alla tecnologia. Questo può aiutare a raggiungere diversi obiettivi di sviluppo sostenibile indicati dall’Onu. Tra cui l’uguaglianza di genere, la riduzione delle ineguaglianze e un’educazione diffusa di qualità.

Il progetto di Ericsson

Ma in cosa consiste nello specifico il progetto di Ericsson? In che modo la multinazionale svedese intende alfabetizzare un milione di bambini al digitale entro il 2025?

L’iniziativa vuole non solo offrire l’accesso a un’istruzione di qualità per i giovani svantaggiati e non connessi. Ma anche responsabilizzare le future generazioni con competenze digitali, essenziali allo sviluppo socioeconomico globale.

Il programma di Ericsson si suddivide in quattro aree di interesse: l’accesso alla connettività digitale per le scuole, il ruolo delle ragazze nelle TIC, l’istruzione in contesti umanitari e la responsabilizzazione dei giovani attraverso le competenze digitali.

Grazie a una serie di partnership, Ericsson offrirà una serie di soluzione per l’istruzione digitale di qualità. Come, ad esempio, la connettività per gli istituti scolastici, gli ambienti ICT adatti ai bambini, l’apprendimento della realtà virtuale e l’introduzione dei bambini alle nuove tecnologie.

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Le parole di Börje Ekholm

Il progetto di Ericsson è stato presentato da Börje Ekholm, CEO dell’azienda, al Global Forum for Children and Youth.

Ha detto Ekholm: “Al centro del purpose di Ericsson c’è la convinzione che la connettività crei delle opportunità per tutte le persone. Riteniamo che sia una responsabilità dei governi e delle imprese lavorare insieme per costruire un futuro più equo per bambini e giovani. La connessione digitale è un fattore fondamentale in questo senso, garantendo che ogni giovane abbia accesso a una connessione Internet di qualità e possa acquisire le competenze necessarie per prosperare in un’economia digitale.

Ecco perché ci impegniamo a ridurre il digital divide e creare una società più equa. Questa è l’ultima pietra miliare per il programma Connect To Learn di Ericsson, che lavora da oltre 10 anni per promuovere l’inclusione digitale. Tuttavia, c’è ancora molto da fare. Chiediamo a partner, clienti, governi e Ong di unirsi a noi per impegnare le risorse necessarie per fare la differenza reale e duratura.”

Ultimo aggiornamento 2024-10-06 / Link di affiliazione / Immagini da Amazon Product Advertising API

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Autore

  • Claudio Bagnasco

    Claudio Bagnasco è nato a Genova nel 1975 e dal 2013 vive a Tortolì. Ha scritto e pubblicato diversi libri, è co-fondatore e co-curatore del blog letterario Squadernauti. Prepara e corre maratone con grande passione e incrollabile lentezza. Ha raccolto parte delle sue scritture nel sito personale claudiobagnasco.com

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