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Niente più introiti Steam per gli sviluppatori in Ucraina: la controversa e-mail di Valve

Secondo quanto riferito da NME il publisher videoludico Valve avrebbe smesso di versare gli introiti Steam agli sviluppatori in Ucraina.

Valve: “Non siamo in grado di effettuare pagamenti in Ucraina”

Siamo ormai abituati da settimane a leggere delle sanzioni da parte delle aziende occidentali nei confronti della Russia. Tuttavia la notizia di oggi sembra essere un’altra: l’interruzione dei pagamenti verso l’Ucraina. Secondo quanto riportato da NME Valve Corporation, sviluppatore e distributore americano di videogiochi, avrebbe sospeso i pagamenti nei confronti degli sviluppatori di videogame ucraini. La sospensione, secondo quanto riferito, riguarderebbe i ricavati delle vendite dei giochi su Steam. La notizia arriva direttamente YellowAfterlife, game designer ucraino, che ha pubblicato l’email con la quale Valve annunciava lo stop ai pagamenti.

“Le sue informazioni bancarie sono state sospese – si legge nella mail – a causa dell’attuale situazione. Siamo impossibilitati a effettuare pagamenti bancari in Russia, Bielorussia e Ucraina”.

YellowAfterlife afferma che “questa manovra non ha alcun impatto su di me personalmente (dal momento che non sono ‘proprietario’ di alcun titolo a pagamento)”. Ma che potrebbe rendere la vita difficile a “chiunque usi Steam come fonte di reddito in questi tempi difficili”.

La manovra lascia basiti e indignati gli sviluppatori ucraini

Sembrerebbe un problema di natura tecnico quindi, più che una presa di posizione sanzionatoria. La manovra ha tuttavia causato malcontento in Ucraina, dove diversi game developer stanno facendo sentire la propria voce. Uno di questi, Stas Shostak, ha anch’essi pubblicato la mail ricevuta commentando: “Anche l’Ucraina è ora sanzionata o siete voi che siete degli idioti?”

In un commento successivo Shostak ha anche scritto “Proprio la stessa notte in cui Steam ha sospeso i pagamenti verso l’Ucraina, un razzo russo ha colpito la mia città. È metaforico e in qualche modo ironico, vero?”

Parole di indignazione arrivano anche da Ternox Games, sviluppatore indipendente ucraino, il quale ha scritto: “il mio paese è stato attaccato dalla Russia e per questo avete deciso di privarmi di una fonte di reddito?”

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Marco Brunasso

Scrivere è la mia passione, la musica è la mia vita e Liam Gallagher il mio Dio. Per il resto ho 30 anni e sono un musicista, cantante e autore. Qui scrivo principalmente di musica e videogame, ma mi affascina tutto ciò che ha a che fare con la creazione di mondi paralleli. 🌋From Pompei with love.🧡

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