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Bonus 150 euro: a chi spetta, come riceverlo

La misura contenuta nel Decreto Aiuti ter

Nei giorni scorsi vi abbiamo parlato del Decreto Aiuti bis, convertito in legge, che ha prorogato alcune agevolazioni già attive e ne ha introdotte altre ex novo.

È ora prossimo alla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale il Decreto Aiuti ter, un provvedimento che muove complessivamente 14 miliardi di euro.

Il decreto rafforza le misure a sostegno di famiglie e imprese, soprattutto per contrastare il ben noto aumento dei costi energetici e ridurne l’impatto sulle spese dei cittadini e sulle attività produttive del Paese.

Tra le misure contenute nel nuovo decreto, c’è un bonus da 150 euro che arriverà a novembre. E che va a sommarsi a quello di 200 euro contenuto nel Decreto Aiuti bis.

Per il sussidio, che riguarderà circa 22 milioni di italiani (dai lavoratori dipendenti ai pensionati, dai co.co.co a colf e badanti) si sono impegnati circa 3,2 miliardi di euro.

Scopriamo qualcosa di più sul bonus 150 euro.

Mario Draghi

Il bonus da 150 euro

Il bonus una tantum da 150 euro comprenderà le stesse categorie di beneficiari di quello da 200 euro. Cambia tuttavia, abbassandosi, il tetto del reddito previsto per l’erogazione del sussidio.

I beneficiari del bonus

Come per la misura precedente, ovvero il bonus 200 euro contenuto nel Decreto Aiuti bis, i destinatari devono rispettare una serie di requisiti.

Ovvero essere residenti in Italia, essere titolari di un contratto di lavoro o di un trattamento pensionistico da previdenza obbligatoria (dal 30 giugno 2022) oppure, in alternativa, avere la disoccupazione almeno dal mese di giugno.

Il bonus 200 euro, in una seconda fase, è poi stato esteso a partite Iva, cassaintegrati, lavoratrici rientrate dalla maternità, sportivi, assegnisti di ricerca, pensionati dal 1° luglio 2022.

Ma ecco la differenza: il bonus 200 è riservato a chi ha  un reddito uguale o inferiore ai 35.000 euro lordi. Il bonus 150 è invece a vantaggio di chi ha un reddito inferiore ai 20.000.

Altro aspetto che distingue i due sussidi: i lavoratori dipendenti non devono  più, come per il bonus 200 euro, aver beneficiato dell’esonero contributivo dello 0,8% tra il primo gennaio e il 23 giugno 2022 (cioè prima della circolare Inps che fornisce le indicazioni per l’erogazione del bonus stesso).

Resta (come vedremo) il punto di domanda sugli autonomi, che devono ancora ricevere il bonus precedente.

Bonus 150 euro e lavoratori dipendenti

I lavoratori dipendenti con retribuzione imponibile a novembre fino a 1.538 euro, riceveranno l’indennità in via automatica direttamente nella busta paga di novembre. Occorrerà presentare un’autodichiarazione in cui si dice di non percepire altre prestazioni incompatibili.

L’indennità è una tantum (anche nel caso di più rapporti di lavoro), non è cedibile, sequestrabile, né pignorabile e non costituisce reddito ai fini fiscali e previdenziali.

Pensionati

Anche ai pensionati l’indennità viene corrisposta automaticamente (dall’Inps) nel mese di novembre.

Per ottenerlo, oltre alla residenza in Italia, occorre essere titolari di uno o più trattamenti pensionistici, di pensione o assegno sociale, di pensione o assegno per invalidi civili, ciechi e sordomuti, nonché di trattamenti di accompagnamento alla pensione, e di reddito personale assoggettabile ad Irpef, al netto dei contributi, non superiore nel 2021 a 20.000 euro.

Colf e disoccupati

I lavoratori domestici già beneficiari del bonus 200 euro riceveranno (senza domanda e senza tetto) l’indennità a novembre dall’Inps. Che erogherà il bonus da 150 euro anche ai disoccupati che a novembre percepiranno la Naspi (indennità mensile di disoccupazione) e a chi nel 2022 ha l’indennità di disoccupazione agricola di competenza del 2021.

Co.co.co, dottorandi e assegnisti

Queste categorie otterranno il bonus 150 euro dopo aver presentato domanda.

Non dovranno essere titolari del bonus 200 euro né essere iscritti ad altre forme previdenziali obbligatorie, e dovranno avere un reddito fino a 20.000 euro.

Sono richieste almeno 50 giornate lavorate nel 2021 per i lavoratori stagionali, a tempo e intermittenti, e anche per gli iscritti al Fondo pensione lavoratori dello spettacolo. Il bonus invece sarà erogato automaticamente per gli stagionali del turismo, terme, spettacolo e sport che hanno già beneficiato dell’indennità Covid.

Famiglie con reddito di cittadinanza

Riceveranno il bonus 150 euro con il sussidio di novembre, purché nel nucleo non ci siano beneficiari di altre indennità.

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Lavoratori autonomi

Per i lavoratori autonomi è previsto che al bonus 200 euro si sommi quello da 150 euro a condizione che, nel 2021, abbiano percepito un reddito complessivo fino a 20.000 euro.

Tuttavia, dicevamo, gli autonomi non hanno ancora ricevuto il precedente bonus. Si dovrà perciò attendere la pubblicazione in Gazzetta del decreto attuativo, dopo di che gli enti potranno rendere disponibile la procedura per l’invio delle domande.

Si presume che per gli autonomi il pagamento slitterà al 2023.

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Claudio Bagnasco

Claudio Bagnasco è nato a Genova nel 1975 e dal 2013 vive a Tortolì. Ha scritto e pubblicato diversi libri, è co-fondatore e co-curatore del blog letterario Squadernauti. Prepara e corre maratone con grande passione e incrollabile lentezza. Ha raccolto parte delle sue scritture nel sito personale claudiobagnasco.com

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