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Bonus colonnine elettriche, via alle domande dal 15 febbraio

Piattaforma su Invitalia

Il governo sta spingendo sempre di più verso l’elettrico, anche se (come vedremo) i risultati per ora non sono troppo confortanti.

Dopo un primo ecobonus disponibile dallo scorso 23 gennaio, il ministero delle imprese e del Made in Italy ha annunciato nuovi incentivi per il 2024 a favore dell’acquisto “di auto a basse emissioni inquinanti”, con un impegno economico di 950 milioni di euro.

E ora sempre il Mise ha riaperto lo sportello per la richiesta di agevolazioni per le colonnine di ricarica di veicoli elettrici dedicate alle utenze domestiche. Lo ha stabilito il ministero con un decreto di concessione ed erogazione che fa seguito ad altri due, grazie ai quali sono stati erogati contributi relativi all’acquisto e posa in opera delle infrastrutture di ricarica effettuati dal 4 ottobre al 31 dicembre 2022 e dal 1° gennaio 2023 al 23 novembre 2023.

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Il bonus colonnine elettriche

Come leggiamo sulla pagina ad hoc del Mise, il bonus colonnine elettriche è  “un contributo pari all’80% del prezzo di acquisto e posa delle infrastrutture per la ricarica dei veicoli alimentati ad energia elettrica (come ad esempio colonnine o wall box).

Il limite massimo del contributo è di 1.500 euro per gli utenti privati e fino a 8.000 euro in caso di installazione sulle parti comuni degli edifici condominiali.”

La dotazione è stata di 40 milioni di euro per il 2022 e di una cifra identica per il 2023.

Il bonus colonnine elettriche può essere richiesto da persone fisiche o condomini. Sono dunque escluse le ditte individuali e le società.

Le colonnine non dovranno essere accessibili al pubblico, ma installate per uso esclusivamente privato, nel caso di persone fisiche, o dei soli condomini nel se la richiesta proviene da un condominio.

Nuove domande dal 15 febbraio

Potrà accedere al contributo chi ha acquistato l’infrastruttura nel periodo che va dal 1° gennaio 2023 al 31 dicembre 2023 e non ha “potuto presentare la domanda completa della documentazione richiesta entro il termine di chiusura del precedente sportello”.

Lo sportello riaprirà dalle ore 12:00 del 15 febbraio 2024 alle ore 12:00 del 14 marzo 2024.

Come fare domanda

Per presentare la domanda occorre accedere alla piattaforma di Invitalia. Tre le possibilità di accesso al sistema: tramite sistema pubblico di identità digitale (SPID), carta d’identità elettronica (CIE) o carta nazionale dei servizi (CNS). È inoltre richiesto il possesso di una posta elettronica certificata (PEC) attiva. Dopo di che si potrà compilare il modulo elettronico seguendo la procedura guidata.

Occorrerà allegare copia delle fatture elettroniche relative all’acquisto e all’installazione dell’infrastruttura di ricarica. Ogni beneficiario può inoltrare una sola domanda.

Il contributo è previsto per l’acquisto e posa (il solo acquisto non è sufficiente per richiedere il bonus colonnine). Inoltre, le infrastrutture di ricarica devono essere nuove di fabbrica ed essere di potenza standard.

Sul sito di Invitalia c’è una guida alla compilazione del modulo, e su quello del Mise una fitta pagina di faq.

L’erogazione del bonus

Leggiamo su Invitalia che “la concessione del contributo, nel limite delle risorse finanziarie disponibili, avviene entro 90 giorni dal termine per la presentazione delle domande, attraverso un provvedimento cumulativo (comprensivo degli elenchi dei beneficiari ammessi alle agevolazioni).”

Per l’erogazione delle somme si seguirà l’ordine cronologico di presentazione delle domande. Il bonus colonnine sarà versato in un’unica soluzione, e non lo si può richiedere se le spese sostenute sono state oggetto di precedenti agevolazioni.

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Il bonus colonnine, questo sconosciuto

Il fatto che si sia riaperto lo sportello per il bonus colonnine significa che i 40 milioni di euro stanziati per lo scorso anno non sono esauriti, anzi.

Più in generale, la cultura della mobilità elettrica (per una serie di motivi, tra i quali forse una carente comunicazione) fatica ad attecchire nel nostro Paese. Basti pensare che nei due anni scorsi sono state inviate poco più di 5.000 domande per l’agevolazione. Significa che degli 80 milioni di euro complessivi disponibili per il bonus colonnine elettriche ne sono stati erogati meno di 7.

Se si guarda nello specifico le domande inoltrate dai condomini, poi, la situazione parla da sé: appena tredici domande pervenute nel 2023 e nemmeno una nel 2022.

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Claudio Bagnasco

Claudio Bagnasco è nato a Genova nel 1975 e dal 2013 vive a Tortolì. Ha scritto e pubblicato diversi libri, è co-fondatore e co-curatore del blog letterario Squadernauti. Prepara e corre maratone con grande passione e incrollabile lentezza. Ha raccolto parte delle sue scritture nel sito personale claudiobagnasco.com

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