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I dispositivi smart ci salveranno dal cambiamento climatico

Le reti intelligenti permetteranno di ridurre il consumo di energia

Secondo un recente rapporto dell’IPCC sul cambiamento climatico, i dispositivi smart hanno un importante ruolo da svolgere nel passare all’uso delle energie rinnovabili. Le persone hanno bisogno di capire meglio da dove viene l’energia che utilizzano, vedere quanto ne consumano e contribuire a creare una rete elettrica più resiliente. E in questo senso, la tecnologia si rivela uno strumento pressochè fondamentale. Vediamo allora come i dispositivi intelligenti possono aiutarci a salvare il Pianeta.

Cambiamento climatico: i dispositivi smart salveranno il Pianeta

Le tecnologie digitali possono contribuire” alla lotta al cambiamento climatico. Così afferma un rapporto pubblicato dall’Intergovernmental Panel on Climate Change (IPCC) delle Nazioni Unite. Tale contributo, nello specifico, può riguardare l’uso di elettrodomestici intelligenti che rendono le case più efficienti dal punto di vista energetico. Oppure la dotazione di pannelli solari sul tetto, che funzionano in tandem come “centrali elettriche virtuali“. Piccole accortezze hi-tech – se possiamo definirle così -, che ci aiuteranno a limitare i danni del cambiamento climatico. Secondo il rapporto, infatti, per evitare ripercussioni tragiche sul Pianeta, gli esseri umani devono ridurre l’inquinamento da riscaldamento nella metà di questo decennio.

tado° supporto termostato intelligente

A tal proposito, gli scienziati che hanno lavorato al documento hanno riferito che l’inquinamento raggiungerà il suo picco attorno al 2025. Pertanto, sarà necessario ridurre le emissioni di agenti inquinanti entro – e non oltre – il 2050. Questo significa che c’è un’urgenza enorme nel cambiare i sistemi energetici con cui alimentiamo le nostre abitazioni, e non solo. Sarà necessario sostituire i combustibili fossili con fonti di energia rinnovabile ma, al tempo stesso, diventerà importante anche utilizzare meno energia, quando possibile. E qui i dispositivi smart arrivano in nostro supporto. È qui che i dispositivi intelligenti potrebbero svolgere un ruolo. Collegandoli a una rete più intelligente, possono lavorare in sincronia per ridurre sia il consumo di energia che l’inquinamento.

In fondo, una rete smart potrebbe essere in costante conversazione con i dispositivi intelligenti della casa, come ad esempio i termostati. In questo modo, sarà possibile non sprecare energia per riscaldare o raffreddare le stanze vuote della vostra abitazione. Oppure programmare la ricarica di un veicolo elettrico o di un altro dispositivo nei momenti precisi della giornata in cui l’energia rinnovabile è più abbondante. Un’opzione molto utile per bilanciare la domanda e l’offerta di energia eolica e solare, ad esempio. Soprattutto se considerate che un’eccessiva domanda di energia e una fornitura insufficiente possono portare a blackout.

In fondo, essere ben preparati in caso di blackout è fondamentale, poiché disastri legati al clima come incendi e tempeste mettono più stress sulle reti. In questo caso, se il vostro veicolo elettrico fosse collegato alla rete, potreste utilizzare l’energia di un veicolo che ne ha già a disposizione. E lo stesso varrebbe per pannelli solari e batterie sparse nei quartieri. Insomma, si potrebbero avere in città centrali elettriche virtuali. Potenzialmente, degne sostitute degli impianti “peaker” alimentati a gas sporchi che storicamente sono intervenuti per fornire energia in eccesso quando necessario. Ma, attenzione. Dispositivi smart e clima potrebbero non sempre essere un connubio felice.

Come si legge nel rapporto, “la tecnologia digitale supporta la decarbonizzazione solo se adeguatamente governata“. I rifiuti elettronici sono un problema enorme per la salute del nostro Pianeta. E moltissimi Paesi non hanno politiche adeguate per il loro smaltimento. Pertanto, per combattere il cambiamento climatico anche i dispositivi smart dovranno essere prodotti in modo nuovo. L’intento, quindi, dovrà essere non solo quello di ridurre i rifiuti elettronici, ma anche quello di fermare l’inquinamento da gas serra. Basterà un termostato intelligente per tutto questo? Chissà. Forse sì.

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Chiara Crescenzi

Editor compulsiva, amante delle serie tv e del cibo spazzatura. Condivido la mia vita con un Bulldog Inglese, fonte di ispirazione delle cose che scrivo.

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