Si discute da tempo del progetto di unificare gli standard di ricarica per portare in Europa un caricabatterie unico per tutti i dispositivi. L’UE sarebbe vicina a finalizzare la normativa.
Il caricabatterie unico arriverà finalmente in Europa?
L’Unione Europea (UE) potrebbe finalizzare una normativa storica, di cui si discute da circa un decennio. Parliamo della possibilità di adottare una porta di ricarica unica per tutti gli smartphone e tablet. Una soluzione che limiterebbe notevolmente l’inquinamento prodotto dai dispositivi dismessi, ma che richiederebbe ai produttori di adottare uno standard di ricarica comune. Oltre ai problemi di carattere ambientale (causati da caricabatterie inutilizzati), si punta anche a risolvere i disagi per gli utenti che passano da Android a iPhone.
Gran parte dei dispositivi oggi utilizzano caricabatterie USB-C, mentre Apple continua ad utilizzare porte proprietarie. Infatti dal 2013, con il reveal di iPhone 5, Cupertino ha introdotto il connettore Lightning. Se l’Europa dovesse, come pare stia facendo, imporre il caricabatterie unico Apple potrebbe essere la più penalizzata, dato che dovrebbe adattarsi allo standard più diffuso (USB-C). L’azienda dovrebbe infatti creare un’edizione speciale dei suoi prodotti per l’Europa o, nella peggiore delle ipotesi, sarebbe costretta a cambiare i design di iPhone e iPad per tutti i mercati del mondo.
Apple si oppone ma l’UE è pronta a votare la proposta
Apple ritiene che una nuova regolamentazione non limiterà i rifiuti tecnologici, dato che tutti i consumatori si ritroverebbero a buttare i propri caricabatterie Lightning. L’UE, d’altro canto, ritiene che un caricabatterie unico ridurrà sostanzialmente i volumi di rifiuti, poiché tutti i cavi sarebbero intercambiabili tra i dispositivi. La nuova proposta di regolamentazione UE è stata resa pubblica lo scorso anno, e il legislatore Alex Agius Saliba si è detto fiducioso che le nuove regole possano essere votate dall’assemblea legislativa già a maggio.
Ha inoltre aggiunto che vorrebbe che le regole entrassero in vigore entro sei mesi dall’adozione (piuttosto che entro i consueti due anni). Ciò significa che l’iPhone 15, in questo scenario, potrebbe essere il primo dispositivo Apple a prevedere una porta di ricarica USB-C. In un mondo utopico, Agius Saliba, vorrebbe che le regole riguardassero anche altre categorie di dispositivi elettronici, come i laptop. Egli ritiene ritenere che non farlo sarebbe “un’occasione persa”. Inoltre, vorrebbe anche l’armonizzazione degli standard di ricarica wireless entro il 2025.
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