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Cyber War, l’Italia già esposta ai rischi del conflitto

Il Clusit avverte: occorre alzare il livello di attenzione e sicurezza

La cyber war fra la Russia e l’occidente potrebbe presto colpire più vicino a casa: secondo il Clusit le aziende in Italia sono già esposte al rischio. L’Associazione Italiana per la Sicurezza Informatica fornisce quindi alcuni consigli per evitare di subire attacchi.

Cyber War in Italia, l’avvertimento del Clusit

Da quando la Russia ha iniziato l’invasione dell’Ucraina, l’avanza militare è stata accompagnata da una cyber war senza quartiere. Che ha coinvolto soprattutto alcune infrastrutture strategiche in Ucraina, con diversi attacchi subiti anche dalla Russia. Ma ci sono stati anche rappresaglie russe fuori dai confini: per esempio con l’attacco alla supply chain di Toyota dopo che il Giappone si è schierato a favore di Kyiv.

Claudio Telmon, membro del comitato direttivo Clusit, spiega:  “L’evoluzione dello scenario è particolarmente rapida e una ulteriore escalation consisterà inevitabilmente di azioni efficaci in tempi fulminei. È importante che la reazione a possibili attacchi sia tempestiva e coordinata“.

Trickbot

Clusit racconta alle imprese di seguire con attenzione le informazioni che trovate presso CSIRT nazionale, il Computer Security Incident Response Team italiano. In questo modo potete avere le più tempestive informazioni sugli attacchi in corso, anche contro le realtà private e pubbliche del nostro Paese.

Inoltre, serve massima attenzione a possibili anomalie nei propri sistemi, che possono indicare un attacco in corso. Telmon precisa che: “Questa indicazione non riguarda solo le aziende che abbiano rapporti con l’Ucraina o la Russia ma, indistintamente, tutte le organizzazioni. Infatti, nel momento in cui l’evoluzione dello scenario portasse l’Italia ad essere più direttamente oggetto di attacco, gli eventi si potrebbero sviluppare molto rapidamente”.

Occorre inoltre ricordare al proprio personale e formarlo sulle politiche aziendali in termini di sicurezza delle informazioni. La formazione resta la misura di sicurezza migliore contro il phishing.

Il Clusit invita inoltre a verificare l’efficacia del proprio apparato di sicurezza. Soprattutto, assicuratevi di avere backup aggiornati e sicuri (possibilmente offline) per avere meccanismi di disaster recovery. Se utilizzate servizi di early warning e threat intelligence, assicuratevi siano operativi e teneteli monitorati.

Serve massima attenzione, ma gli strumenti per non subire lo scotto della cyber war ci sono. Per ulteriori informazioni, consultate il sito di Clusit.

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Stefano Regazzi

Il battere sulla tastiera è la mia musica preferita. Nel senso che adoro scrivere, non perché ho una playlist su Spotify intitolata "Rumori da laptop": amo la tecnologia, ma non fino a quel punto! Lettore accanito, nerd da prima che andasse di moda.

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