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Comau, l’impegno per la formazione di giovani rifugiati attraverso la tecnologia

Con l’obiettivo di favorire l’aggiornamento e l’inserimento professionale di giovani rifugiati e migranti, Comau ha aderito ai progetti didattici di Powercoders, l’academy di sviluppo software che dal 2017 offre a studenti talentuosi di diverse nazionalità programmi formativi e tirocini nel settore IT, in collaborazione con aziende di tutto il mondo.

Con Comau, i rifugiati acquisiscono nuove competenze digitali

In particolare, a partire da febbraio 2023, Comau sta accogliendo nel suo team ICT, nella sede di Grugliasco (TO), una giovane proveniente dal Bhutan e un ragazzo indiano. I due studenti, dopo aver svolto un percorso di formazione di 3 mesi con Powercoders, completeranno uno stage retribuito di 6 mesi nell’ente Comau Information & Communication Technology, dove entreranno a far parte di team di progetto innovativi focalizzati su Business Analytics e Cyber Security.

Grazie a questo percorso didattico i giovani partecipanti potranno acquisire nuove competenze digitali, diventando esperti nell’uso dei principali linguaggi di programmazione web, a cui si aggiunge una formazione mirata al potenziamento di soft skills e abilità trasversali, oggi indispensabili per inserirsi con successo nel mondo del lavoro. 

“Comau crede fortemente nell’importanza delle iniziative volte all’inclusione come parte fondamentale del suo impegno per la responsabilità sociale” ha dichiarato Stefano Boscolo Bozza, Chief Information Officer. “Questo progetto rappresenta la prova concreta che la tecnologia e l’innovazione digitale possono diventare strumenti sociali per facilitare le opportunità professionali per persone di talento in tutto il mondo. Sia l’iniziativa che la collaborazione con Powercoders, offrono un’opportunità di arricchimento per la nostra azienda, grazie al contributo di diversità culturali e unicità individuali. Questi principi sono fondamentali per la cultura aziendale di Comau e per la definizione di strategie e piani d’azione.”

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Comau nasce come Consorzio MAcchine Utensili

Il consorzio è formato dagli stessi ingegneri e dalle imprese di Torino che hanno contribuito alla costruzione dello storico impianto automobilistico Volga in Russia. Quando nel 1966 le autorità sovietiche decidono di costruire una fabbrica all’avanguardia partendo da zero, si rivolgono a un gruppo di ingegneri dell’area di Torino, che devono superare una lunga serie di ostacoli – dall’individuazione del layout ideale dello stabilimento al modo in cui l’auto da progettare avrebbe resistito ai gelidi inverni russi. Uno dopo l’altro, gli ingegneri risolvono tutti questi problemi, realizzando un impianto definito “senza precedenti”. Ritornati in Italia, decidono di unire le loro capacità per creare una nuova società, che sarebbe poi diventata nota in tutto il mondo con il nome Comau.

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Roberta Maglie

Amante del cinema, serie tv, tecnologia e video games, mi piace approfondire la cultura pop attraverso il battere delle mie dita sulla tastiera del MacBook. La laurea in Comunicazione mi ha dato la spinta per buttarmi nel mondo del giornalismo, dandomi così l’opportunità di riflettere sui temi più disparati.

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