Non è un segreto che Google, attraverso le sue app e in particolare la popolarissima Google Maps, raccolga dei dati particolarmente dettagliati sui nostri spostamenti quotidiani. Questa raccolta di informazioni, utilizzata per la profilazione degli utenti, è però stata anche oggetto di controversie e di accuse, soprattutto per quanto riguarda il rispetto della privacy e il trattamento dei dati personali. Google ha quindi deciso di intervenire, permettendo agli utenti di impostare la cancellazione automatica della Cronologia delle Posizioni dopo un certo periodo di tempo. Ma vediamo come si fa a sfruttare questo nuovo strumento.
Come cancellare la Cronologia delle posizioni di Google
Da Google Maps, andando nella sezione Cronologia, troveremo, nel menù a tre puntini in alto a destra, la voce “Impostazioni e privacy“. Da qui, scorrendo verso il basso, troveremo il riquadro Impostazioni posizione, con le varie opzioni di nostro interesse.
Da “Elimina automaticamente Cronologia delle posizioni“, potremo lasciare “Conserva finché non elimino manualmente” (ovvero, tieni tutti i miei dati) oppure potremmo impostare l’eliminazione automatica dei dati più vecchi di 18 o addirittura solo 3 mesi.
Auto-delete controls for Location History start rolling out today on Android and iOS, making it even easier for you to manage your data → https://t.co/dX1uoqcR8O pic.twitter.com/Oc3fk66QNm
— Google (@Google) June 26, 2019
Per una eliminazione manuale mirata, tornando al riquadro “Impostazioni posizione” potremo utilizzare lo strumento “Elimina periodo della Cronologia delle posizioni“, oppure potremmo optare per una cancellazione totale con “Elimina tutta la Cronologia delle posizioni“. Possiamo anche decidere di smettere di inviare dati a Google riguardo ai nostri spostamenti, disattivando l’opzione “La Cronologia delle posizioni è attiva” e aggiornando i permessi di geolocalizzazione alle varie app attraverso l’opzione “La geolocalizzazione è attiva“.
Questo controllo dei proprio dati è possibile, attraverso opzioni simili, anche per il resto dei dati raccolti da Google, come ricerche, informazioni sui nostri dispositivi, attività vocali e audio e cronologia di Youtube. Non avete quindi più scuse, se non la pigrizia o il desiderio di pubblicità particolarmente mirate, per non riprendere in mani il controllo dei vostri dati.
Maggior informazioni disponibili presso l’assistenza ufficiale di Google.
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