In questa breve ma completa guida vi spieghiamo come richiedere lo SPID, per accedere ai servizi della Pubblica Amministrazione e dei privati online.
Cos’è lo SPID e a cosa serve?
Lo SPID permette di accedere ai servizi online della Pubblica Amministrazione e dei privati usando un nome utente e una password. L’accesso avviene in maniera semplice ed è possibile da qualsiasi dispositivo, ovunque vi troviate. Alcuni siti di servizi e app hanno il box “Entra con SPID”: utilizzando le credenziali SPID potete accedere immediatamente.
Lo SPID serve per accedere a moltissimi servizi direttamente, tra i quali:
- Prenotazioni sanitarie online.
- Iscrizioni scolastiche online.
- Accesso alla rete wi-fi pubblica.
- Compilazione delle pratiche d’impresa per i professionisti (associando partita IVA e ragione sociale).
- Pagamento tasse, bollo auto, e molti altri contributi.
- Richiedere Bonus Mamma, cashback di Stato e altre agevolazioni.
- Pagamento ticket sanitari.
- Consultazione CUD e tutti i servizi INPS.
Veloce e sicuro
Come parte del processo di digitalizzazione della Pubblica Amministrazione, queste credenziali certificate diventano sempre più utili, con nuovi servizi che vengono aggiunti ogni anno. Ottenere uno SPID permette di accedere a tutti questi servizi con velocità, semplificando i processi amministrativi ed evitando code e attese.
I dati sensibili sono protetti e non profilati: servono per ottenere accesso ai servizi e non vengono usati per altro. La sicurezza è garantita su tre livelli, a seconda dei servizi richiesti:
- Al primo livello bastano nome utente e password per accedere.
- Altri servizi chiedeno un’autentificazione su due livelli, usando sia le credenziali che un codice temporaneo generato automaticamente. Questo codice OTP (One Time Password) può essere utilizzato solo per un accesso. Potete generalmente ricevere il codice sia via SMS che su un’applicazione utilizzabile su un dispositivo (di solito lo smartphone).
- Il terzo livello implementa anche altre soluzioni di sicurezza, come per esempio la firma digitale. Questo livello di sicurezza può prevedere anche l’utilizzo di supporti fisici, come una smart card.
Servizi diversi richiedono diversi livelli di sicurezza per l’accertamento dell’identità. Il livello di sicurezza richiesto di solito è indicato nella pagina di accesso del sito a cui volete accedere. Tutti i gestori di identità che permettono di ottenere lo SPID offrono i primi due livelli di sicurezza, mentre il terzo è offerto ai cittadini solo da Aruba, Poste e Sielte.
Come richiedere lo SPID?
Per ottenere il nome utente e la password che compongono lo SPID, dovete rivolgervi a uno dei gestori di identità accreditati da AgID. Questi soggetti sono:
Queste società riconoscono l’identità di una persona e la collegano alle credenziali, confermando che siate proprio voi gli utilizzatori di nome utente e password.
Lo SPID è gratis?
Utilizzare lo SPID è gratuito.
Tuttavia, alcuni dei servizi per verificare la vostra identità prevedono anche modalità a pagamento. Tutti i gestori d’identità hanno almeno un metodo di riconoscimento gratuito. Alcuni servizi (per esempio l’invio del codice OTP via SMS) possono essere a pagamento per alcuni gestori d’identità. Potete controllare tutti i costi e i servizi offerti a questa pagina.
Per riassumere, tutti i provider effettuano il riconoscimento di persona gratis. Poste effettua il riconoscimento a domicilio a pagamento, anche se al momento questo servizio è sospeso a causa del lockdown. Gli unici provider che fanno il riconoscimento gratuito anche via webcam sono Poste (ma avete bisogno di App PosteID e avere Passaporto o Carta d’Identità Elettronica) e Sielte, sia via app che via webcam con documentazione elettronica. L’invio dei codici OTP via SMS è gratuito per tutti tranne che per Aruba (non lo offre) e InfoCert (a pagamento).
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Chi può richiedere lo SPID?
Tutti i cittadini italiani maggiorenni possono richiedere lo SPID. Non serve la Carta d’Identità Elettronica, anche se può semplificare il processo di autentificazione online. Anche i cittadini residenti all’estero possono richiedere lo SPID da uno dei provider (ma non da TIM). Devono però avere un codice fiscale, per farlo devono rivolgersi al consolato e seguire queste procedure indicate dall’agenzia delle entrate. Anche gli stranieri residenti in Italia possono richiedere lo SPID: se in possesso di permesso di soggiorno, possono richiedere una carta d’identità presso l’Ufficio Anagrafe del comune di residenza e un codice fiscale all’Agenzia delle Entrate.
Infine, può essere utilizzato anche dai professionisti per accertare i dati della persona giuridica: la partita IVA, la tipologia societaria, ecc. Offrono lo SPID per uso professionale Namirial e Register.
Cosa serve per ottenere l’identità digitale?
Prima di rivolgervi al provider di vostra scelta, assicuratevi di avere sotto mano:
- Un documento di riconoscimento italiano: carta d’identità (elettronica o no), passaporto o patente. Il documento deve essere in corso di validità, quindi controllate la data di scadenza.
- La tessera sanitaria o il tesserino del codice fiscale.
- Una email.
- Un telefono cellulare (non necessariamente uno smartphone, basta che riceva chiamate e possa ricevere SMS).
Lo SPID è personale, quindi non potete usare la stessa email o lo stesso numero di telefono per registrare due individui diversi. Non è però necessario che sia la vostra email o il vostro numero: basta che non siano mai stati utilizzati. Tuttavia, servono per rendere rapido l’accesso ai servizi della Pubblica Amministrazione e delle aziende, quindi scegliete qualcosa che sia comodo da utilizzare. Potete aiutare un parente nella procedura di riconoscimento ma c’è bisogno che abbia un numero di telefono e una email diversi dai vostri.
Come richiedere lo SPID?
Un metodo gratuito per registrarvi è andare di persona nei centri di uno dei nove gestori d’identità. Ricordiamo: Aruba, Infocert, Intesa, Namirial, Poste, Register, Sielte, Tim, Lepida. Scrivere il nome del gestore e la vostra città in un motore di ricerca dovrebbe indicarvi l’ufficio più vicino. In questo periodo è meglio richiedere un appuntamento anche dove non obbligatorio: chiamate l’ufficio di riferimento ed evitate code. In alternativa, potete registrarvi a distanza:
- Via webcam, parlando con un operatore oppure con un selfie audio-video, a seconda del servizio.
- Con Carta d’Identità Elettronica (CIE) o passaporto elettronico, attraverso le app di alcuni dei gestori.
- Con firma digitale e l’ausilio di un supporto fisico.
Cliccando su uno dei link riportati qui sopra andate direttamente nella pagina di registrazione. Selezionate il vostro metodo di riconoscimento e seguire le indicazioni a schermo. Le procedure variano ma richiedono tutte l’inserimento dei documenti sulla piattaforma. Richiedono in media meno di venti minuti.
Se volete scegliere un metodo di identificazione gratuito, consultate la tabella a questo indirizzo. Cliccando sul nome del servizio che vi interessa potete vedere tutti i servizi e i costi relativi. Ma ricordiamo che tutti effettuano il riconoscimento di persona gratuitamente. Poste e Sielte lo fanno gratuitamente anche via webcam e app. Servono però i documenti elettronici.
Alcune Pubbliche Amministrazioni stanno abilitando i propri uffici per rilasciare gli SPID. Tuttavia, lo richiedono ancora a uno degli identity provider che hanno aderito alla proposta RAO (Registration Authority Officer). Al momento sono Poste e Sielte. Per controllare se esiste questa possibilità visitate il sito del vostro Comune o altro ufficio PA, oppure provate a chiamare.
Infine, segnaliamo che non c’è nessuna differenza fra i vari provider una volta terminata la procedura, quindi vi consigliamo di scegliere semplicemente il servizio che trovate più comodo. In ogni momento potete cambiare il provider, per farlo contattate direttamente il gestore.
Questo è tutto quello che dovete sapere su come richiedere lo SPID. Scegliete il gestore, procuratevi i documenti e iniziate la procedura. Richiede poco tempo. E poi pensate a tutte le code che potete saltare in futuro.
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