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Tutti uniti per fare arrivare i farmaci dove serve

Il progetto IN2DAFNE si propone un obiettivo importante per aiutare la filiera italiana

Che si tratti di difficoltà in fase di produzione, ostacoli agli approvvigionamenti o altri tipi di impedimenti, può capitare che si verifichino casi di indisponibilità di medicinali. Un problema che può portare a conseguenze molto gravi, tanto più in condizioni di emergenza come quella che stiamo affrontando negli ultimi mesi. Per questo motivo Consorzio DAFNE ha deciso di lanciare una nuova iniziativa. Si chiama IN2DAFNE e punta a cambiare profondamente la situazione, dando un grande aiuto alla filiera farmaceutica.

Consorzio DAFNE lancia IN2DAFNE, per gestire al meglio l’Healthcare italiano

consorzio dafne in2dafne presentazioneIl Consorzio DAFNE è un’organizzazione che raccoglie al proprio interno alcuni dei player più rilevanti del settore. Ne fanno parte sia le aziende che si occupano attivamente della produzione di farmaci, che gli addetti alla distribuzione intermedia, così come concessionari e depositari. Si trova quindi nella posizione ideale per smuovere le acque e creare un nuovo sistema, che risolva i problemi di disponibilità.

Alla base di IN2DAFNE c’è l’idea di una raccolta e distribuzione di dati. Ogni attore della filiera che vi prende parte potrà quindi fornire informazioni sullo stato di disponibilità dei diversi prodotti. Allo stesso tempo, avrà la possibilità di ricevere informazioni sulla situazione in altre zone del Paese o della catena di fornitura. Questo significa che in ciascun momento sarà possibile avere una fotografia il più precisa possibile della disponibilità di farmaci specifici.

Il nome stesso riassume il concetto di fondo: IN2DAFNE infatti è la contrazione di INdustry INventory DAFNE, cioè “inventario dell’industria”. Ciascun operatore potrà scoprire la situazione in alcuni aspetti della filiera e di conseguenza prendere le decisioni corrette per tempo. Si potrà modulare la produzione o eventualmente la distribuzione a seconda delle necessità in tempo utile, riducendo i casi in cui sia necessario agire a posteriori.

Il progetto di Consorzio DAFNE quindi diventa uno strumento utilissimo da un punto di vista economico. Produttori e distributori avranno la possibilità di avere accesso a numerosi dati che permetteranno loro di ottimizzare al meglio le proprie risorse. Soprattutto però si potrà avere un grande beneficio per i pazienti, che correranno meno il rischio di trovarsi in carenza di medicinali.

IN2DAFNE e il potere della blockchain

Dal punto di vista della sicurezza effettiva dei dati sono state prese diverse precauzioni. Prima di tutto, non sarà possibile avere dei dettagli puntuali su tutti gli aspetti della catena del valore. Gli operatori infatti avranno accesso a dati aggregati e anonimizzati, suddivisi eventualmente per area geografica o per tipo di farmaco, anche a seconda della propria posizione nella filiera farmaceutica.

Soprattutto però sono state utilizzate nuove tecnologie come la cosiddetta blockchain, che garantiscono una protezione delle informazioni più efficace. Tali strumenti permettono di evitare la necessità di una terza parte fidata che abbia l’incarico di custodire i dati e fornirli quando necessario.

Queste tecnologie sono per certi versi il riflesso perfetto dello spirito del progetto, che si focalizza sull’importanza della collaborazione. Un concetto che costituisce la base anche di Consorzio DAFNE, che nasce proprio con l’obiettivo di promuovere la cooperazione tra i diversi attori di questo settore e al contempo favorire l’innovazione digitale per riuscire a migliorare l’efficienza nel campo dell’healthcare.

Una presentazione con grandi nomi per il nuovo progetto di Consorzio DAFNE

consorzio dafne in2dafne presentazione

IN2DAFNE è stato presentato pochi giorni fa in una conferenza stampa tenutasi online, che ha visto la partecipazione di nomi importanti del settore healthcare. Erano presenti infatti Domenico Di Giorgio (Dirigente AIFA), Renato De Falco (Vicepresidente Esecutivo di Farina), Pietro Lanza (Blockchain Director di IBM Italia), Daniele Marazzi (Consigliere Delegato di Consorzio DAFNE) e Alessandro Perego (Direttore Dipartimento Ingegneria Gestionale del Politecnico di Milano). A moderarli era presente il divulgatore scientifico Maurizio Melis.

Nel corso dell’incontro si è sottolineato quanto questo strumento possa avere un peso rilevante nel futuro della filiera. Si tratta in effetti di un passo avanti di peso nella direzione della famosa Industria 4.0 che spesso è al centro delle discussioni. La collaborazione tra i vari operatori costituisce un punto importante per questo obiettivo. Il progetto di Consorzio DAFNE va proprio in questa direzione.

A testimonianza di quanto possa essere utile a ogni livello, è già arrivata una approvazione di tanti diversi player del settore. Stando a quanto dichiarato in conferenza già il 90% della distribuzione intermedia peraltro ha dimostrato volontà di prendere parte al progetto, un ottimo punto di partenza.

Maurizio Riitano, Presidente del Consorzio DAFNE ha così commentato:

Industria e distribuzione, insieme, hanno condiviso l’importanza di aumentare la trasparenza e la visibilità lungo la filiera, a vantaggio sia del sistema nel suo complesso sia soprattutto del paziente, trovando le giuste modalità per non intaccare i singoli rapporti in essere tra gli attori. 

L’industria si assume la responsabilità delle proprie scelte di allocazione dei prodotti e l’impegno a rimodularle dinamicamente in funzione dell’aumentata visibilità sulla situazione della disponibilità (aggregata per area geografica) nella rete distributiva. La visibilità sulla fotografia della situazione per singolo AIC accordata ad AIFA vuole essere una dimostrazione tangibile della volontà di tutta la filiera di contribuire a fronteggiare la problematica“.

Per maggiori informazione su IN2DAFNE e sugli altri progetti del Consorzio DAFNE, vi rimandiamo al sito ufficiale.

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Mattia Chiappani

Ama il cinema in ogni sua forma e cova in segreto il sogno di vincere un Premio Oscar per la Miglior Sceneggiatura. Nel frattempo assaggia ogni pietanza disponibile sulla grande tavolata dell'intrattenimento dalle serie TV ai fumetti, passando per musica e libri. Un riflesso condizionato lo porta a scattare un selfie ogni volta che ha una fotocamera per le mani. Gli scienziati stanno ancora cercando una spiegazione a questo fenomeno.

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