Cyberpunk 2077 recensione
Se l’avessimo giocato sulla “vecchia” generazione di console, la nostra recensione di Cyberpunk 2077 sarebbe stata molto diversa. Annebbiati da bug e rallentamenti, avremmo concluso che no, questo non è il gioco che abbiamo aspettato per 8 anni. Il titolo di CD Projekt RED, casa di sviluppo polacca, ha infatti raccolto una serie di critiche più che giustificate, correlate all’uscita del titolo su PlayStation 4 e Xbox One: sulla old gen, complice la mancanza di risorse e probabilmente lo scarso tempo a disposizione, Cyberpunk fatica a girare a dovere, tanto da risultare spesso ingiocabile. Non vogliamo però dilungarci troppo sulle mancanze della software house e sulle polemiche nate dopo l’uscita del titolo: qui infatti trovate tutto quello che dovete sapere sul disastroso lancio del gioco.
Disastroso unicamente sulla vecchia generazione, sia chiaro. L’opera di CD Projekt si comporta bene su Xbox Series X e S, su PlayStation 5, su PC, su Google Stadia e GeForce Now. Noi abbiamo avuto modo di provarlo su un PC così configurato:
- processore AMD Threadripper 2950X
- scheda grafica NVIDIA GeForce RTX 2060
- 32 GB di RAM
- SSD SanDisk Extreme PRO M.2 NVMe 3D
Con questo hardware il gioco girava bene con i settaggi su Alto. Il risultato è davvero molto soddisfacente seppur privo di ray-tracing. Attivandolo infatti siamo andati incontro a spiacevoli rallentamenti, cosa che ci ha fatto desistere dall’utilizzare questa tecnologia.
Mettiamo però da parte le considerazioni tecniche e tuffiamoci nel mondo di Cyberpunk 2077.
Dentro un libro di William Gibson
Nato a Conway nel 1948, William Gibson è uno scrittore americano neutralizzato canadese. Gibson è considerato uno dei padri del genere cyberpunk, un filone letterario che unisce tecnologia avanzata alla ribellione e al cambiamento sociale. Questo si traduce in scenari che spesso vedono la Terra completamente distrutta dall’evoluzione dell’uomo, dalle guerre e dal cambiamento climatico, associata ad un’integrazione unica tra l’uomo e le macchine.
Tutti questi elementi li ritroviamo nei romanzi e nei racconti di Gibson. Titoli come Neuromante, Giù nel cyberspazio o Johnny Mnemonic ci catapultano infatti in un mondo parallelo, ben definito, variegato, dotato di un suo codice morale e persino di un suo linguaggio. Tutti elementi che oggi ritroviamo in Cyberpunk 2077.
Per gli amanti del genere l’ultima fatica della software house europea è quindi un tuffo in un oceano familiare, fatto di netrunner, di ICE, di potenziamenti cibernetici, di grosse corporazioni e di minacce invisibili. Se invece non avete mai approcciato questo filone, non preoccupatevi: il gioco non dà nulla per scontato. È però probabile che vi venga voglia di saperne di più, di scoprire qualcos’altro. A quel punto vi suggeriamo il passaggio inverso: dal gameplay di Cyberpunk 2077 ai libri di Gibson e compagni. Non ve ne pentirete.
Cyberpunk 2077 recensione: V, un protagonista su misura
V siete voi.
È questo infatti il nome del/della protagonista del gioco. Non è però un personaggio definito fin da subito. A voi infatti spetterà il compito di personalizzare V prima di addentrarvi nei meandri di Night City. Potete scegliere il genere, definirne il volto e la corporatura, modificarne il taglio di capelli e persino selezionare le cicatrici che più vi piacciono. Ogni elemento può essere adattato ai vostri gusti, incluse le caratteristiche di base. Potete farlo più intelligente, più furtivo, più resistente e così via.
Il vostro personaggio però non rimarrà immutato nel tempo. Prima di tutto V acquisirà punti abilità che potrete spendere come meglio credete, andando a rafforzare 6 macro-aree. Ciascuno di questi elementi base poi nasconde una serie di skill che potete sbloccare e potenziare. Non sottovalutatene nessuna perché in realtà sono tutti elementi che incidono sul gameplay. Essere poco forti vi impedirà di aprire determinate porte, così come essere deboli nell’hacking vi bloccherà l’accesso a terminali, oggetti e persino persone. E così via.
Ma non finisce così. Le abilità infatti influiscono anche sulle opzioni di dialogo, con alcune risposte che compaiono solo se avete raggiunto un buon livello in quella determinata area.
Anche il background che sceglierete per V vi porterà ad avere differenti opzioni durante le conversazioni con gli altri personaggi. Essere un nomade, un corporativo o essere cresciuto in mezzo alla strada non è la stessa cosa. Spesso cambiano le priorità ed i valori, nonostante la storia poi rimanga quasi invariata.
Arriviamo infine agli ultimi due aspetti che rendono unico il protagonista. Il primo è un classico: l’abbigliamento. Nel corso del gioco infatti potrete comprare o trovare nuovi vestiti con cui personalizzare il personaggio principale. Attenzione però a non cadere vittime della moda: magliette, pantaloni, giacche e scarpe hanno anche punti armatura che serviranno a rendervi meno indifesi negli scontri a fuoco. Preparatevi quindi ad abbracciare uno stile eccentrico: ne va della vostra sicurezza personale.
Il secondo ed ultimo elemento sono i potenziamenti cibernetici o cyberware. Vi costeranno moltissimo ma vi aiuteranno ad essere più efficaci sul campo. Il nostro consiglio quindi è di spendere meno in auto, vestiti, cibo e intrattenimento e di investire di più sugli upgrade tecnologici. Sappiate però che non potete applicarli in qualsiasi momento e in qualsiasi luogo: vi serve un “bisturi”, ossia un dottore specializzato in cibernetica. A Night City ne troverete parecchi e saranno tutti molto costosi.
- Diventa un cyberpunk, un mercenario urbano dotato di potenziamenti cibernetici, e crea la tua leggenda sulle strade di...
- Entra nell'immenso mondo aperto di Night City, un luogo che definisce nuovi standard in termini di grafica, complessità...
- Accetta il lavoro più rischioso della tua vita e dai la caccia al prototipo di un impianto in grado di conferire...
La Storia di V
Ma cosa ve ne fate esattamente di tutte queste abilità? Semplice: missioni. Da un lato avrete quelle secondarie, preziose per potenziarvi e arricchirvi, dall’altro invece quelle primarie, legate alla trama del gioco. Insieme questi due grossi blocchi di attività vanno a creare un comparto narrativo davvero imponente. La quantità di dettagli poi ci ha lasciati quasi senza fiato: gli incarichi da portare a termine sono moltissimi, la cura dei dettagli è maniacale e stupisce il numero di personaggi presenti nel titolo. Persino molti scagnozzi, normalmente inutili, hanno nomi e innesti cibernetici. Niente è lasciato al caso.
Il fiore all’occhiello però rimane la storia principale. V è un ladro e un contrabbandiere che all’improvviso si troverà coinvolto in un grosso colpo ai danni dell’Arasaka, la più grande corporazione del mondo. Il piano, a prima vista perfetto, andrà a rotoli molto rapidamente e così il nostro protagonista si troverà ferito, ricercato e in possesso di una tecnologia tanto sorprendente quanto dannosa.
È in questo contesto che conoscerete Johnny Silverhand, il personaggio a cui Keanu Reeves ha prestato il volto. La voce invece è quella di Luca Ward. Riconoscibile fin dalla prima sillaba. Johnny è un personaggio carismatico e complesso ed il suo rapporto con V è così magistralmente descritto da farvi sentire davvero parte di questo inusuale duo.
Cyberpunk 2077 recensione: silenzioso o irruento?
Cyberpunk 2077 vi mette costantemente di fronte ad una scelta: essere silenzioso ed invisibile oppure aggredire gli avversari senza pietà. Non ci sono strategie giuste e sbagliate ma qualche volta sarete obbligati ad intraprendere l’una o l’altra strada. Normalmente infatti dovrete valutare la situazione e decidere cosa fare ma non si tratta solo di adattarsi all’ambiente o alla specifica circostanza. Spesso, come abbiamo anticipato poco sopra, dovrete modificare la tattica perché le vostre skill non sono sufficientemente sviluppate. Il gioco di CD Projekt RED mette così a dura prova la capacità di adattamento e di problem solving del giocatore, rendendo però l’esperienza realistica. O quasi. Il tallone d’Achille del gioco rimane infatti l’intelligenza artificiale dei nemici, spesso molto ingenui. Non per tutti sarà un male. Di fatto questa “mancanza” rende il titolo molto abbordabile anche per i meno esperti.
Torniamo però ai due approcci indicati sopra: silenzioso e irruento.
Il primo si basa su furtività e hacking. Dovrete quindi essere invisibili, nascondervi costantemente, spegnere le telecamere e causare il riavvio delle ottiche degli avversari per passare davanti a loro indisturbati. Potete anche controllare altri piccoli aggeggi tech nelle vicinanze come distributori automatici o schermi, così da distrarre i nemici e muovervi indisturbati.
Per chi invece predilige gli scontri armati c’è un incredibile varietà di strumenti tra cui scegliere. Pistole, mitragliatrici, fucili d’assalto e di precisione, coltelli e katane: c’è davvero di tutto. E avrete solo l’imbarazzo della scelta. In più potete potenziare le singole armi con una serie di utili mod, acquistabili o reperibili a Night City durante le vostre avventure.
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Una città affascinante
Night City, la città che ospita le scorribande di V, è una delle città più affascinanti del mondo videoludico e porta sui nostri schermi un’inquietante visione del futuro. Dopo la guerra nucleare, le crisi economiche e gli spaventosi cambiamenti climatici, questa città californiana – che per certi versi ricorda Los Angeles – si trova divisa in quartieri che spesso si comportano come piccoli centri urbani, con le loro regole e il loro stile di vita. Non aspettatevi nulla di fastoso. Tutto è decadente e persino agli angoli dei palazzi più lussuosi troviamo senzatetto, spazzatura e carcasse di automobili.
Anche le singole abitazioni regalano un contrasto quasi fastidioso. Il minuscolo appartamento di V, ad esempio, risulta piuttosto pulito e moderno nel suo minimalismo ma basta mettere un piede fuori dalla porta per piombare nel totale degrado.
Ma è proprio questo – il contrasto – ha rendere Night City intrigante.
Per godervi tutto questo a pieno serve però il giusto hardware. Luci, ombre, riflessi e dettagli vengono esaltati a pieno solo dalle piattaforme che supportano il ray tracing. Tutti gli altri si dovranno accontentare di una versione un po’ castrata ma comunque suggestiva.
Ben fatte poi le animazioni dei personaggi, soprattutto nel corso dei dialoghi. La stessa cosa possiamo dirla per le cut scenes, che in realtà sono così sottili e intangibili da non darvi mai l’idea di spezzare davvero l’azione. I filmati sono brevi e perfettamente uniti al gameplay per un’esperienza senza soluzione di continuità.
Questo però non significa che Cyberpunk 2077 sia perfetto. Anche sulle console più recenti e i PC più potenti andrete incontro a bug e glitch spesso difficili da ignorare. Non rovineranno mai il gioco vero e proprio ma vi faranno sicuramente storcere un po’ il naso.
Niente da dire invece sul comparto sonoro. L’attenzione è davvero maniacale. I brani che ascoltate alla radio sono suggestivi, le musiche di sottofondo sempre perfette e i piccoli rumori quotidiani sono riprodotti magistralmente.
Cyberpunk 2077 recensione: un’opera maestosa
Cyberpunk 2077 è un’opera incredibile, rovinata da un lancio a dir poco disastroso. I drammi tecnici hanno distolto l’attenzione da tutto ciò che CD Projekt ha fatto di buono: il comparto narrativo, la cura del dettaglio, la varietà di personaggi e di missioni e la costruzione di una città dal fascino indescrivibile. L’ultimo lavoro dello studio di sviluppo polacco è immenso ed immersivo, è uno sguardo su uno dei possibili futuri che ci attendono, è un posto dove distrarsi e lasciarsi andare. Insomma, è un gioco da provare.
E sì, probabilmente vi starete chiedendo come. L’80% dei giocatori infatti è munito di console di vecchia generazione e su una di esse, PlayStation 4, non è nemmeno possibile acquistarlo vista l’espulsione dallo store. Forse tornerà su PS Store in futuro ma deve essere chiara una cosa: le console old-gen non hanno l’hardware per gestire questo carico di lavoro. Non importa quante patch usciranno nei prossimi mesi. Alla fine il risultato non sarà mai quello atteso.
Quindi? Beh, quindi Google Stadia o GeForce Now. Se lo volete disperatamente – e, credeteci, dovreste – il cloud gaming potrebbe essere la soluzione, a patto di possedere una buona connessione.
Cyberpunk 2077
Pro
- Comparto narrativo meraviglioso
- Decine di attività
- Personalizzazione estrema
- Un'ambientazione incredibile
- Molto longevo
Contro
- Bug e glitch
- Ingiocabile sulle vecchie console
Ultimo aggiornamento 2024-10-06 / Link di affiliazione / Immagini da Amazon Product Advertising API
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