Diabolik, il Re del Terrore prende vita nel film dei Manetti Bros

Dopo tanta attesa e un rinvio di un anno a causa della pandemia, abbiamo finalmente avuto la possibilità di vedere in anteprima Diabolik dei Manetti Bros. che arriverà nelle sale italiane il 16 dicembre. Progetto particolarmente caro agli appassionati del fumetto creato dalle sorelle Giussani quasi sessant’anni fa. A dare corpo e volto al ladro di Clerville è Luca Marinelli, senza dubbio uno dei più grandi interpreti italiani; accanto a lui nei panni rispettivamente di Eva Kant e dell’ispettore Ginko ci sono Miriam Leone e Valerio Mastandrea.

Quello dei Manetti è il secondo adattamento per il grande schermo dopo il film del 1968 di Mario Bava. L’ambizione dei Manetti Bros. è evidente fin dai primi minuti per la ricostruzione degli scenari anni ’60 che hanno dato i natali al fumetto e per la fedeltà all’opera originale, che ha portato i fratelli Manetti e lo sceneggiatore Michelangelo La Neve a scegliere gli albi L’arresto di Diabolik, scritto da Angela e Luciana Giussani, pubblicato il 1° marzo 1963, e a L’arresto di Diabolik: il remake di Mario Gomboli e Tito Faraci (2012), come base di questo progetto. 

Due albi non certo casuali perchè introducono nell’universo della serie il personaggio di Eva Kant e pongono le basi per uno dei rapporti più intensi e caratteristici di Diabolik. Quella che portano in scena i Manetti è una sorta di origin story che racconta l’incontro dei due protagonisti e la nascita della loro insopprimibile passione.

Diabolik, il re del terrore prende vita nel film dei Manetti Bros

Le strade di Diabolik e di Lady Eva Kant si incrociano a causa di un rarissimo diamante rosa, posseduto in precedenza dall’avvenente donna, oggetto delle attenzioni dell’affascinante ladro. Fra crimine, adrenalina ed erotismo nasce un rapporto basato sulla seduzione e sull’inganno, che coinvolge diversi personaggi di Clerville. Non mancano i colpi di scena garantiti dalla maestria di Diabolik nel travestimento, nel trasformismo e nel raggiro.

Tenendoci alla larga da sgraditi spoiler possiamo anticiparvi che Diabolik farà sicuramente discutere gli spettatori; a differenza di quanto si potrebbe pensare l’oggetto del dibattito non è la fedeltà all’opera originale, trasposta dai Manetti con totale riverenza e rispetto, quanto piuttosto le atmosfere e il ritmo del racconto, che potrebbero far storcere il naso agli spettatori in cerca di puro escapismo. Un altro aspetto controverso di questo progetto, di cui sono già in lavorazione ben due seguiti, è sicuramente lo stile di recitazione degli attori, che riprende pedissequamente i toni distaccati e allo stesso tempo enfatici delle strisce a fumetti.

Inoltre, ad accompagnare le avventure del Re del Terrore, è una colonna sonora firmata da Pivio e Aldo De Scalzi, che include anche due brani inediti di Manuel Agnelli: il frontman degli Afterhours ha composto due brani, La profondità degli abissi e Pam Pam Pam, che si inseriscono perfettamente nella tessitura delle scene.

Le strade di Diabolik e di Lady Eva Kant si incrociano a causa di un rarissimo diamante rosa

Non può però mancare una considerevole dose di azione, con i Manetti che sfruttano le strade di Bologna, Milano, Trieste e Courmayeur per inseguimenti mozzafiato conditi dai caratteristici trabocchetti dal ladro di Clerville. Le qualità di Luca Marinelli e Miriam Leone non sono in discussione, due interpreti dall’innegabile espressività e dall’invidiabile presenza scenica: certo è che l’erotismo del film di Bava è solo un lontano ricordo, come anche una certa empatia verso i protagonisti, e il sottotesto politico, reso solo come un orpello tra le scene. A farne le spese è anche Ginko, ridotto e depotenziato nel suo ruolo di antitesi di Diabolik.

Probabilmente si sarebbe potuto osare di più per questo progetto, a partire dall’erotismo, alla tensione, alla tridimensionalità dei personaggi e al rapporto dirompente tra Eva Kant e Diabolik. Sforzandoci di vedere la luce in fondo al tunnel, è necessario evidenziare che i sequel, e due abili registi di cinema di genere come i fratelli Manetti hanno la possibilità di correggere la rotta e di riportare questo franchise verso una direzione ben precisa. Aspettiamo che possiate vederlo anche voi per dirvi di più.

Diabolik arriverà nelle sale italiane il 16 dicembre

Voi che ne pensate? Cosa vi aspettate da questo adattamento del personaggio e dell’universo creato dalle sorelle Giussani?

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