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Samsung Galaxy S10 5G recensione: cosa offre di più?

Cosa distingue Samsung Galaxy S10 5G dal resto della famiglia? Può offrire qualcosa in più rispetto a S10+?

Samsung Galaxy S10 5G è il quarto membro della famiglia, quello di cui si parla meno e che, probabilmente, ha meno catturato l’attenzione del pubblico. Il motivo? Semplice: è un device 5G sbarcato in un Paese, il nostro, che sembra ancora lontano dal nuovo standard. Prendiamo, ad esempio, Milano: centro nevralgico della sperimentazione, apripista in campo tecnologico e centro urbano scelto da Vodafone per il lancio del 5G. Peccato che in 3 settimane di prova, di cui buona parte passate nel capoluogo lombardo, io non abbia mai visto lo smartphone agganciarsi alla rete 5G. Niente, neanche un barlume di alta velocità, una scintilla di futuro.

Perché quindi un utente dovrebbe considerare l’acquisto di Samsung Galaxy S10 5G se l’ovvia differenza – il 5G – non è praticamente utilizzabile? Ne parliamo in questa recensione.

Samsung Galaxy S10 5G: la scheda tecnica

Come sempre, prima di addentrarci nell’analisi snoccioliamo numeri e caratteristiche tecniche.

Dimensioni: 162,6 x 77,1 x 7,9 mm
Peso: 198 g
Display: 6,7″ Dynamic AMOLED – 1440 x 3040 pixel
CPU: Exynos 9820
GPU: Mali-G76 MP12
RAM: 8 GB
Memoria: 256/512 GB
Rete: 5G – Single SIM
Connettività: Wi-Fi 802.11 a/b/g/n/ac/ax, Bluetooth 5.0, USB Type-C, GPS
Batteria: 4500 mAh
Fotocamera posteriore: 12 + 12 + 16 MP / TOF
Fotocamera anteriore: 10 MP + TOF
Video: 4K @60 fps
Sistema operativo: Android 9.0 Pie con One UI

Samsung Galaxy S10 5G recensione: solido ed elegante

Le dimensioni di Samsung Galaxy S10 5G sono davvero generose e molto simile a quelle del più recente Galaxy Note 10+. Insomma, qui siamo oltre il già abbandonante S10+, ma niente panico: abituarsi non sarà un’impresa impossibile. Qualche giorno di assestamento e vi sembreranno gli altri smartphone ad essere incredibilmente piccoli.

Il design invece rimane piuttosto simile a quello dei fratelli minori, ma con qualche modifica pensata per migliorare l’ergonomica del device: il vetro posteriore è più curvo, quello frontale più piatto e il profilo argentato asimmetrico, un po’ come accade sul già citato Note 10+ dove la finitura metallizzata di allarga in corrispondenza dei tasti. Un tocco di originalità che smorza la ripetitività di un design già visto sul resto della gamma.

I pulsanti rimangono invariati con il tasto di accensione a destra e bilanciere del volume a sinistra. Su quest’ultimo lato trova spazio anche il pulsante dedicato a Bixby. Non amate particolare l’assistente vocale di Samsung? Potete associare il singolo clic ad un’altra applicazione o a Google Assistant.

Naturalmente ritroviamo anche l’ingresso USB-C, il jack da 3,5 mm, lo speaker e la certificazione IP69 per la resistenza ad acqua e polvere.

Il display invece si fa più abbondante: ben 6,7 pollici con pannello Dynamic AMOLED, risoluzione QHD+, il supporto all’HDR 10+ e il Gorilla Glass 6 che lo protegge. La resa, come al solito, è davvero impeccabile, mentre ho apprezzato meno l’enorme foro che ospito la fotocamera frontale e il sensore TOF, composto da 2 elementi. Quest’ultimo infatti è più abbondante di quello visto su Galaxy S10+ e meno camuffabile con gli sfondi ormai amatissimi dai possessori dei device della famiglia. Una cosa però devo riconoscerla: tra le soluzioni possibili questa è indubbiamente quella più elegante. Toglie un po’ di spazio alle notifiche ma alla fine non gli presterete più attenzione.

Vi segnalo infine la presenza del lettore di impronte digitali ultrasonico, situato sotto al display. Non è sempre rapidissimo e spesso gli ho preferito lo sblocco 2D con il volto, ma è più sicuro sia di quest’ultimo sia dei lettori ottici che troviamo su altri smartphone.

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Tutto invariato?

Di base non ci sono molte differenze con i fratelli minori. Samsung Galaxy S10 5G si presenta con lo stesso processore Exynos 9820 che dà vita al resto della famiglia. Invariata anche la GPU, una Mali G76 MP12, mentre la RAM arriva a 8 GB. La memoria invece può essere da 256 o 512 GB, gigabyte che dovranno bastarvi vista l’assenza dello slot per la microSD.

Lato connettività abbiamo grosso modo le medesime opzioni: WiFi ax, Bluetooth 5.0, NFC, GPS e il già citato USB-C. Il plus ovviamente è rappresentato dallo Snapdragon X50, il modem 5G di Qualcomm.

La grossa differenza qui la fa la batteria: 4500 mAh vi garantiscono un’autonomia indubbiamente superiore a tutti i device della famiglia e a buona parte della concorrenza, soprattutto attivando il Risparmio energetico adattivo che analizza il vostro comportamento per adattarsi di conseguenza. Come si comporta alla pratica? Davvero bene: sono arrivata a sera con quasi 5 ore di schermo acceso nelle giornate più impegnative (come testimonia lo screenshot qui a lato) mentre con un uso blando potreste coprire un giorno e mezzo.

Niente da dire infine sul software: la One UI ha raggiunto ormai la maturità e offre stabilità, fluidità e un buon numero di funzioni aggiuntive. Esteticamente poi è piacevolissima nell’uso quotidiano e dotata della sempre amata Modalità Notte così non vi uccidete la vista usandolo a letto. Vi ricordo poi che potete contare su Samsung DeX per trasformalo in un PC e su Samsung Pay per i pagamenti digitali.

TOF-fiamoci nel comparto fotografico

Quando si parla di fotocamere il plus di Samsung Galaxy S10 5G è rappresentato dal TOF, una sigla che sta per “Time of flight”, ossia telecamera a tempo di volo. Ma che cos’è esattamente? Si tratta di un sensore che permette di stimare in tempo reale la distanza tra il vostro Galaxy S10 5G e gli oggetti o la scena che state inquadrando. Il tutto calcolando il tempo che occorre ad un impulso luminoso per percorrere il tragitto fotocamera-oggetto-fotocamera.

Insomma, alla pratica questo significa che il comparto fotografico del dispositivo dovrebbe offrirci qualcosa in più in quanto a profondità. Funziona? Assolutamente sì. Al di là del ben riuscito effetto bokeh, che tuttavia si discosta pochissimo da quello ottenuto con altri device della famiglia, abbiamo infatti la possibilità di sfocare lo sfondo durante i video. In più potete utilizzarlo con una serie di applicazioni dedicati tra cui Misurazione Rapida che, in pochi attimi, vi aiuta a calcolare distanze e lunghezze.

Per quanto riguarda il resto del comparto fotografico nulla cambia da S10+: abbiamo sempre tre fotocamere sulla parete posteriore – principale da 12 megapixel, zoom 2x da 12 megapixel e grandangolare da 16 megapixel – che svolgono un lavoro eccelso. Ottima anche la modalità Notte così come la fotocamera frontale da 10 megapixel, affiancata anche in questo caso dal TOF.

E i video? In 4K, fino a 60 fps e con un’eccellente stabilizzazione nel caso decideste di accontentarvi del Full HD.

    Samsung Galaxy S10 5G recensione: acquistarlo oppure no?

    Samsung Galaxy S10 5G mi è piaciuto molto. Di base infatti è l’upgrade di un già interessantissimo device, ossia S10+: abbiamo un comparto fotografico migliorato, la connettività 5G per il prossimo futuro ed una batteria imponente. Insomma, tutto ciò che potete desiderare da uno smartphone.

    Tutto questo però ha un costo importante: 1279 euro. Non sono pochi e pesano soprattutto ora che Galaxy Note 10 è arrivato sul mercato, ma è anche vero che l’acquisto tradizionale non è l’unica opzione: con Vodafone, ad esempio, potreste portarlo a casa con un canone mensile di 21,99 euro che include, ovviamente, l’utilizzo della rete 5G.

    Samsung Galaxy S10 5G

    Pro Pros Icon
    • Ottima qualità costruttiva
    • Display praticamente perfetto
    • Comparto fotografico completissimo
    • Ancora più autonomia
    • Connettività 5G...
    Contro Cons Icon
    • ...al momento inutile
    • Dimensioni abbonandanti

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    Erika Gherardi

    Amante del cinema, drogata di serie TV, geek fino al midollo e videogiocatrice nell'anima. Inspiegabilmente laureata in Scienze e tecniche psicologiche e studentessa alla magistrale di Psicologia Clinica, dello Sviluppo e Neuropsicologia.

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