Ogni due anni torna il Digital Transformation Index di Dell Technologies e l’appuntamento è tornato anche nel 2020. In un appuntamento digitale da remoto Filippo Ligresti, Vice President e General Manager dell’azienda, ha presentato la nuova edizione dell’analisi che studia la situazione della digitalizzazione nel mondo. Una ricerca che mette in mostra ottimi risultati per l’Italia, che sta accelerando la propria evoluzione a un passo anche più sostenuto del resto d’Europa.
Digital Transformation Index: l’Italia corre sempre di più
Anche a causa dell’emergenza sanitaria, il 2020 ha effettivamente messo in luce nel nostro Paese e nel mondo la necessità della trasformazione digitale. Per moltissimi individui e aziende, la tecnologia è stata indispensabile per poter proseguire l’attività. Tutto questo emerge dal Digital Transformation Index, già dai dati più generali raccolti dalla ricerca.
Dell infatti divide il panorama aziendale in cinque segmenti in base alla posizione nel processo di trasformazione, dai Digital Laggards ai Leaders. Ebbene nel 2020 si registra che solo il 16% dei partecipanti allo studio si trova nelle prime due categorie, segnando un cambio di passo concreto rispetto al 43% del 2018. Per il nostro Paese, la fascia in questione è ancora più ridotta, con solo l’11% divisi tra Digital Laggards e Followers.
Un dato che si riflette direttamente sulla velocità di adattamento a questo processo. Il Digital Transformation Index di Dell Technologies infatti registra un tasso di crescita per l’Italia elevatissimo in confronto al resto del mondo e d’Europa. A livello globale infatti la media si attesta intorno all’80%, mentre nel solo Vecchio Continente ci si ferma addirittura al 75%.
L’Italia tuttavia supera entrambi questi risultati, con oltre l’85% di aziende che nel biennio hanno accelerato i propri progetti di trasformazione digitale. Un risultato che non stupisce del tutto, sia tenendo conto delle necessità a cui le aziende del nostro Paese hanno dovuto far fronte negli ultimi mesi, sia delle discussioni con le diverse attività, ma che è senza dubbio un ottimo segnale. Il digitale può essere, si dice spesso, un grande volano di ripresa e i manager italiani stanno mettendo in pratica questo concetto.
Trasformarsi per sopravvivere
In un periodo di evoluzione veloce come quello in cui stiamo vivendo, è importante creare nuove strade ed è proprio quello che i manager stanno facendo. L’81% degli intervistati infatti dichiara che sta reinventando il proprio modello di business. Una percentuale più alta del resto d’Europa: in Germania è solo il 60%, con una media continentale del 71,9%.
Gli interventi riguardano soprattutto il lavoro da remoto, come conseguenza del lockdown. C’è però anche grande attenzione alla cybersecurity e all’utilizzo dei dati, il cui approccio è in fase di reinvenzione. Da segnalare comunque che l’Italia registra un dato ancora piuttosto basso riguardo ad acceleratori chiave. Il Digital Transformation Index infatti riporta un numero più basso per l’Italia rispetto agli altri Paesi europei di manager convinti di avere una forza lavoro sufficientemente agile, la possibilità di accedere a connessioni veloci e in generale una cultura digital abbastanza solida da affrontare al meglio questo processo.
Per quanto riguarda le barriere principali invece si citano innanzitutto i timori in merito alla gestione dei dati e alla cybersecurity. Al secondo posto si trova la mancanza di risorse finanziarie e infine le difficoltà nel ricavare informazioni dai dati in possesso.
C’è preoccupazione per il futuro, con ben il 23% dei manager che teme per la sopravvivenza della propria azienda da qui al 2022. Tuttavia è un dato decisamente inferiore rispetto al resto d’Europa. La media continentale è infatti del 28,5%, con la Spagna che tocca addirittura un pessimistico 43%.
In generale si nota una grande voglia di cambiamento ed evoluzione. Il processo di trasformazione digitale è accolto positivamente dalle aziende italiane. La richiesta che emerge è però quella di supporto dal Governo e dal sistema in generale per creare un ambiente ottimale per accelerare ancora di più questa evoluzione.
Filippo Ligresti ha commentato così il Digital Transformation Index:
“I numeri del nostro Digital Transformation Index descrivono un Paese con un tessuto imprenditoriale che rimane vivace e che interpreta l’attuale difficoltà globale – sia dal punto di vista sanitario sia economico – cercando di volgerla in positivo, di trovare delle opportunità per trasformarsi e rimanere competitivi nel medio-lungo periodo.
Riconoscere la centralità del digitale nel processo di ripresa, accelerando ulteriormente la digitalizzazione della pubblica amministrazione e la dematerializzazione dei processi, e rilasciare immediatamente agevolazioni fiscali e finanziamenti per gli investimenti in tecnologia, formazione e progetti di trasformazione digitale, sono oggi linee-guida essenziali, che devono rappresentare la stella polare per la totalità dei progetti che verranno implementanti nei prossimi mesi”.
Per maggiori informazioni sul Digital Transformation Index di Dell Technologies vi invitiamo a visitare il sito dedicato.
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