fbpx
LifestyleVideogiochi

Discriminazione nei videogiochi: il 2021 è stata una vera piaga

Una ricerca condotta dall’agenzia internazionale Anti-Defamation League (ADL), in collaborazione con la redazione di Newzoo, ha dimostrato come nel 2021 c’è stato un sensibile incremento dei fenomeni di discriminazione razziale e di genere all’interno dei videogiochi online. Il sondaggio ha preso in considerazione circa 2200 assidui giocatori americani fino all’età di 45 anni e i risultati non sono stati incoraggianti.

Crescono i fenomeni di discriminazione nei videogiochi online

Partiamo dai lati positivi della ricerca. Secondo quanto quanto rilevato dai due enti il 99% degli intervistati ha avuto qualche forma di interazione positiva durante le sessioni di gioco online. Un dato a cui non fatichiamo a credere, dato che nei giochi multigiocatore capita spesso di finire in situazioni anche solo involontariamente esilaranti. Tuttavia, molti dei giocatori hanno specificato di non poter parlare di situazioni omogeneamente positive.

L’83% degli adulti ha dichiarato in questo senso di essere stato oggetto di qualche tipo di molestia mentre giocava online negli ultimi sei mesi, con un 60% di adolescenti che ha affermato lo stesso. Tristemente, non sorprende notare che la maggior parte di queste molestie siano rivolte alle donne, con un aumento dei fenomeni segnali che è passato dal 41% dello scorso anno al 49%.

Discriminazione videogiochi

Altri gruppi che hanno visto un incremento sensibile degli episodi di discriminazione sono i giocatori afroamericani, con un aumento dal 31% al 42% rispetto al 2020, e i giocatori asiatici, con un amento dal 26% al 38%. Gli episodi si sono verificati nonostante buona parte degli intervistati abbiano dichiarato di nascondere la propria identità durante il gioco online, suggerendo l’esistenza di una realtà organizzata dietro questi fenomeni.

A questo proposito, lo studio ha anche riportato un aumento della pratica del doxing, che consiste nel rendere pubbliche informazioni private di un determinato utente, e dello swatting, che invece prevede la falsa segnalazione di un utente a servizi di emergenza.

Quali sono i giochi più colpiti?

A questo punto forse vi starete chiedendo quali siano i videogiochi più colpiti da questi fenomeni di discriminazione. Secondo i dati pubblicati i titoli più colpiti sarebbero Valorant e Dota 2, in cui rispettivamente il 78% e il 79% dei giocatori ha dichiarato di essere stato oggetto, almeno una volta, di marginalizzazione.

In terza posizione troviamo Rocket League, dove il 59% dei giocatori è stato protagonista di molestie. Subito dopo troviamo invece Minecraft, con un 46%, il valore più basso tra i videogiochi presi in considerazione.

Discriminazione videogiochi

Anche la percentuale di giocatori che ha riferito di aver smesso di giocare a determinati titoli a causa di comportamenti tossici da parte della community è aumentata per il secondo anno consecutivo. Un fattore triste ma che purtroppo non sorprende, specie visto che stiamo parlando di un aumento fino al 27% rispetto al 22% dell’anno scorso.

Valorant e Call of Duty sono i videogiochi in cui i giocatori hanno abbandonato maggiormente il gioco, con il 42% degli utenti che afferma di essere diventato più attento o di aver accantonato del tutto il titolo a causa del comportamento che avevano sperimentato sulla propria pelle durante le sessioni multigiocatore.

I dati non sono incoraggianti, come avete avuto modo di constatare leggendo queste righe, e per far fronte al fenomeno sarà necessario, spiega ADL, implementare protocolli di moderazione più efficaci, in modo tale da permettere alle vittime degli abusi di far sentire la propria voce.

I videogiochi rispecchiano la società

Tutto questo non deve spingervi a demonizzare i videogiochi. Il problema infatti oltre che globale è sistemico. La discriminazione, di genere e razziale, è un fenomeno che ancora oggi, nel 2021, permea il tessuto sociale. Siamo ancora schiavi di un modo di pensare che viene da tempi molto meno civilizzati dei nostri. Semplicemente il settore videoludico – sotto esame da anni, sia per la quantità di giovani che coinvolge sia per il volume del mercato – rende più facile il riconoscimento di questi comportamenti.

Riconoscerli però non basta. E nemmeno parlarne occasionalmente utilizzando qualche media o cavalcando l’ultima terrificante notizia di discriminazione. Quello che serve, a nostro avviso, è l’educazione. A tutti i livelli. Certo, è importante che la stampa dia il buon esempio, è importante vedere le donne che lavorano nel mondo dei videogiochi coalizzarsi ed essere supportate, ma è vitale insegnare alle nuove generazioni – e possibilmente anche alle vecchie – la parità e il rispetto.

I videogiochi non sono un’attività maschile, un passatempo per uomini. I videogiochi sono per tutti. Indipendentemente dal tipo di gioco. Non ci sono titoli per maschi e titoli per femmine così come non c’è un genere più predisposto alla competizione o al generale utilizzo del mezzo.
I videogiochi sono per tutti.

O, forse, sarebbe meglio dire che il mondo è di e per tutti. Dovremmo insegnare questo ai più piccoli. Un’iniziativa che aiuterebbe il pianeta ad essere meno sessista e meno razzista. E a unire le forze di fronte alle cose veramente importanti, lasciando ai videogiochi il compito di divertire e distrarre, senza trasformare l’online in un campo minato che spinge le persone a sentirsi insicure e inadeguate.

Offerta
Logitech G G502 HERO Mouse Gaming Prestazioni Elevate,...
  • Sensore Gaming HERO: il sensore ottico per gaming mouse HERO offre un tracciamento di precisione fino a 25 600 DPI con...
  • 11 Pulsanti Programmabili e Rotella di Scorrimento Ultraveloce Doppia Modalità: il mouse da gioco cablato Logitech G ti...
  • Sistema di Regolazione del Peso: regola il tuo stile di gioco. Aggiungi fino a cinque pesi da 3,6 g per una...

Da non perdere questa settimana su Techprincess

🌍 Giornata della Terra: ciascuno può dare il suo piccolo contributo per salvaguardarla
 
🍿Fallout: tutte le domande irrisolte alle quali la Stagione 2 dovrà rispondere
 
🛞Come scegliere gli pneumatici estivi per l’estate? I fattori da considerare
🤯Google licenzia 28 dipendenti per proteste contro il progetto Nimbus in Israele
 
✒️ La nostra imperdibile newsletter Caffellattech! Iscriviti qui 
 
🎧 Ma lo sai che anche Fjona ha la sua newsletter?! Iscriviti a SuggeriPODCAST!
 
📺 Trovi Fjona anche su RAI Play con Touch - Impronta digitale!
 
💌 Risolviamo i tuoi problemi di cuore con B1NARY
 
🎧 Ascolta il nostro imperdibile podcast Le vie del Tech
 
💸E trovi un po' di offerte interessanti su Telegram!

Francesco Castiglioni

Incallito videogiocatore, appassionato soprattutto di Souls e Monster Hunter, nonché divoratore di anime e manga. Scrivere di videogiochi è la mia vocazione e la porto avanti sia qui su Tech Princess che sul mio canale YouTube.

Ti potrebbero interessare anche:

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Back to top button