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Aiutare la ricerca contro il coronavirus dormendo? Da oggi è possibile

Vodafone e Imperial College di Londra creano DreamLab, l'applicazione che sfrutta la potenza di calcolo degli smartphone per sostenere la ricerca

Fondazione Vodafone e Imperial College di Londra collaborano per combattere il coronavirus con un nuovo progetto che permette a chiunque abbia uno smartphone di dare un contributo concreto, grazie a DreamLab. Si tratta di una applicazione gratuita di Vodafone che permette di sfruttare la potenza di calcolo degli smartphone per accelerare la ricerca in campo medico.

È possibile infatti sostenere gli studi degli scienziati dell’Imperial College sui trattamenti per il Coronavirus (COVID-19). Basterà scaricare l’app, mettere in carica il proprio device e donare la potenza di calcolo mentre è inutilizzata, ad esempio durante la notte.

DreamLab Vs Coronavirus

L’applicazione DreamLab è stata sviluppata da Fondazione Vodafone Australia per permettere a chiunque, in modo semplice, di supportare la ricerca sul cancro. La potenza di calcolo degli smartphone, che solitamente usiamo per leggere le nostre email, guardare video e così via, è una risorsa inutilizzata durante la notte. Grazie a DreamLab può essere messa a servizio della ricerca.

Questa stessa tecnologia ora sarà utilizzata per contribuire alla lotta contro il Coronavirus. Il progetto “Coronavirus” è infatti disponibile per il download in moltissime parti del mondo, compresa l’Italia. Dopo aver scaricato gratuitamente DreamLab dall’App store per iOS o da Play Store per Android, è possibile selezionare il progetto “Coronavirus” nella sezione ‘Progetti’ e scegliere quanti dati di rete mobile o Wi-Fi donare alla ricerca. Per i clienti Vodafone, l’utilizzo non comporta il consumo del traffico dati.7

Come funziona DreamLab?

DreamLab combina algoritmi di intelligenza artificiale e la potenza di calcolo degli smartphone per accelerare la scoperta di nuovi componenti anti-virali nei farmaci esistenti e per aiutare l’identificazione di molecole anti-virali negli alimenti, velocizzando l’accesso a farmaci efficaci e consentendo in futuro cure personalizzate contro questa malattia infettiva.

Creando una rete di smartphone, DreamLab crea un super computer virtuale in grado di elaborare miliardi di calcoli, senza raccogliere o rivelare dati sulla posizione degli utenti. Sfruttando unicamente la potenza di calcolo, infatti, nessun dato personale viene elaborato o scaricato dal dispositivo dell’utente.

Il progetto “Coronavirus” si divide in due fasi:

  1. Identificazione di farmaci e di molecole alimentari esistenti con proprietà antivirali
  2. Ottimizzazione delle combinazioni fra le molecole di farmaci e alimenti con proprietà antivirali per una maggiore efficienza nella lotta contro le infezioni da coronavirus

Se le tradizionali ricerche sperimentali e i metodi standard di ricerca richiederebbero anni di sviluppo, l’approccio del calcolo distribuito utilizzato da DreamLab riduce drasticamente i tempi di analisi di una grande quantità di dati. Se un normale PC, in funzione 24 ore al giorno, impiegherebbe decenni per elaborare i dati, una rete di 100.000 smartphone interconnessi di notte può eseguire lo stesso compito in un paio di mesi.

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Autore

  • Daniele Cicarelli

    Indigente giramondo con la grande passione per i videogiochi, l'Arte e tutte le storie Fantasy e Sci-Fi che parlano di mondi alternativi senza zanzare. Fermo sostenitore dell'innovazione, del progresso tecnologico e della superiorità del Tipo Erba. Dalla parte dei Villains dal 1991.

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