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I CEO delle Telco chiedono all’UE di proteggere il digitale

Il futuro dell’Europa è strettamente legato alla connettività, in particolare alle reti mobili e in fibra 5G sicure, ultraveloci e a bassa latenza. Questo secondo quanto riferiscono 20 CEO di Telco europee (fra cui Margherita Della Valle di Vodafone Group), che chiedono all’UE in una lettera aperta di tutelare questo futuro digitale.

Telco, i CEO chiedono all’UE di proteggere il futuro digitale

L’infrastruttura 5G potrebbe diventare essenziale per la prossima ondata di trasformazione digitale nell’Europa continentale. I CEO pensano sarà fondamentale per le nuove applicazioni nel campo dell’intelligenza artificiale, della realtà virtuale e dell’Internet delle cose (IoT). Ma non sarà una strada semplice.

L’Unione Europea (UE) ha fissato ambiziosi obiettivi per il Decennio Digitale 2030. Per raggiungere questi obiettivi, è essenziale un investimento significativo nell’infrastruttura di rete. I CEO spiegano che si stima che serviranno almeno 174 miliardi di euro di nuovi investimenti entro il 2030 per realizzare gli obiettivi di connettività dell’UE. Attualmente, l‘industria delle telecomunicazioni non è in grado di coprire questa domanda. Inoltre, il settore deve affrontare il fatto che il traffico dati continua a crescere.

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Per far fronte a questa situazione, gli operatori europei delle telecomunicazioni chiedono un contributo equo dalle aziende che traggono il massimo beneficio dalle infrastrutture di rete che costruiscono e gestiscono. Si tratta dei principali generatori di traffico. E dovrebbe includere una maggiore responsabilità e trasparenza nella condivisione dei costi delle infrastrutture digitali europee.

Queste misure mirano a bilanciare il potere di mercato e a risolvere le attuali asimmetrie, dove le grandi aziende tecnologiche pagano una piccola quota per il trasporto dei dati, lontano dal coprire i costi di espansione delle reti.

La Commissione Europea ha dichiarato che qualsiasi meccanismo di regolamentazione sarebbe conforme alle norme sulla neutralità della rete. L’obiettivo sta nel garantire un equo accesso alle infrastrutture digitali per tutti.

I firmatari

Hanno firmato la lettera aperta:

  • Thomas Arnoldner, CEO, A1 Telekom Austria Group
  • Ana Figueiredo, CEO, Altice Portugal
  • Edward Bouygues, Chairman, and Benoit Torloting, CEO, Bouygues Telecom
  • Philip Jansen, Chief Executive, BT Group
  • Andreas Neocleous, CEO, CYTA
  • Timotheus Höttges, CEO, Deutsche Telekom
  • Oliver Loomes, CEO, eir
  • Christian Salbaing, Deputy Chairman, Hutchison Europe
  • Mike Fries, CEO, Liberty Global
  • Joost Farwerck, CEO and Chairman of the Board of Management, KPN
  • Christel Heydemann, CEO, Orange Group
  • Guillaume Boutin, CEO, Proximus Group
  • Sigve Brekke, President and CEO, Telenor Group
  • Michel Jumeau, CEO, TDC NET
  • José María Alvarez Pallete, Chairman and CEO, Telefónica
  • Kjell Morten Johnsen, President and CEO, Tele2 Group
  • Allison Kirkby, President and CEO, Telia Company
  • Pietro Labriola, CEO and General Manager, TIM
  • Victoriya Boklag, CEO, United Group
  • Margherita Della Valle, CEO, Vodafone Group

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Stefano Regazzi

Il battere sulla tastiera è la mia musica preferita. Nel senso che adoro scrivere, non perché ho una playlist su Spotify intitolata "Rumori da laptop": amo la tecnologia, ma non fino a quel punto! Lettore accanito, nerd da prima che andasse di moda.

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