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Dyson Vs. Inquinamento atmosferico

Da una ricerca Dyson, 2 persone su 3 lo considerano un problema rilevante

La rinomata azienda inglese Dyson ha da poco terminato una ricerca in Italia sull’inquinamento atmosferico, sulla nostra percezione di esso e sulle abitudini che ci espongono maggiormente o che possono aiutarci a migliorare la situazione attuale.

Dyson Vs. Inquinamento atmosferico

Dalla ricerca sono emersi i seguenti dati:

  • Il 41% degli abitanti del Nord Italia considera l’inquinamento esterno un rischio per la propria persona. Percentuali più alte per i residenti di Milano e Torino (50% e 57%)
  • Casa e ufficio i luoghi ritenuti più “sicuri” contro l’inquinamento. Maglia nera agli spazi outdoor e ai mezzi di trasporto
  • Milano e Torino tra le città del Nord con il maggiore livello di attenzione rispetto al tema della qualità dell’aria in casa. Interesse destinato a crescere ulteriormente nei prossimi 5 anni
  • Famiglie con figli minorenni le più sensibili rispetto al tema dell’inquinamento indoor
  • La stanza della casa considerata più inquinata è la cucina (per il 43% degli intervistati), seguita a distanza da camera da letto (24%), bagno (22%) e soggiorno (15%)

Tuttavia:  ogni giorno respiriamo fino a 9.000 litri d’aria. Siamo la cosiddetta “generazione indoor” e respiriamo più inquinanti presenti negli ambienti interni, poichè trascorriamo fino al 90% del nostro tempo al chiuso per lavorare, studiare, mangiare, fare sport, dormire, giocare. La qualità dell’aria indoor può essere peggiore rispetto a quella outdoor e l’inquinamento può penetrare nelle nostre case quando apriamo porte o finestre.

Non tutti sanno però che può anche essere prodotto internamente dalle nostre attività quotidiane e dagli oggetti domestici – fumi, odori e particelle inquinanti emessi da fornelli a gas e processi di cottura del cibo; benzene e COV (Composti Organici Volatili) rilasciati da prodotti per la pulizia e la cura personale, profumi o candele profumate; formaldeide e polimeri emessi da mobili, materiali edili e isolanti, vernici, finiture per pavimenti; muffa e spore di muffa provenienti da zone umide.

Risultato: l’inquinamento non è più solo un problema dell’ambiente esterno, serve prendere coscienza dell’importanza dell’aria che “tira in casa”.

Le fonti di inquinamento negli ambienti domestici

Camera da letto
Mobili in legno pressato: possono rilasciare formaldeide.                                                                    Vernici per interni: possono contenere COV, che possono essere rilasciati sotto forma di sostanze
chimiche gassore in fase di asciugatura e potenzialmente anche in via permanente.
Schiume dei mobili: la schiuma presente in alcuni mobili può emanare gas formaldeide.
Candele profumate: possono rilasciare benzene e formaldeide nell’aria quando accese.

Soggiorno
Inquinamento esterno: polline degli alberi, particelle inquinanti e inquinamento urbano possono entrare in casa e rimanere intrappolati al suo interno.
Mobili nuovi: possono contenere polimeri e possono emettere COV.
Pavimenti: possono rilasciare formaldeide quando sono nuovi e potenzialmente in via permanente.
Camino e fornelli: possono emettere particelle inquinanti durante la combustione.
Gatti, cani e altri animali domestici: possono diffondere materiale microscopico nelle stanze.
Piante e fiori: possono rilasciare polline microscopico nell’aria.

Cucina
Prodotti per la pulizia: possono contenere benzene, fumi e odori.
Fornelli a gas e processi di cottura del cibo: possono emettere fumi, odori e particelle nell’aria.
Deodoranti per ambienti: possono contenere COV e benzene, che possono essere rilasciati con la fragranza quando spruzzati nell’aria.
Zone umide: possono contenere muffa e rilasciare spore di muffa nell’aria.

La Soluzione

Per rispondere alla necessità di incrementare la conoscenza sul tema dell’inquinamento interno, sensibilizzando sulle fonti di indoor pollution, Dyson dà vita a un’attività itinerante con un Pop-up Store ed un filtro gigante, partendo dalla frequentata Piazza Gae Aulenti di Milano dall’ 1 al 14 giugno.
All’interno del pop-up sarà possibile rendere visibile l’invisibile: gli inquinanti presenti negli ambienti indoor – particelle, gas, COV, allergeni, batteri, pollini e muffe – e come sia possibile prendersi cura della qualità dell’aria grazie alla tecnologia. Diversi Expert saranno presenti all’interno della struttura per dare informazioni sulle soluzioni tecnologiche Dyson.

I prodotti

Dyson offre diverse tecnologie per la purificazione, una delle quali appena presentata alla Milan Design Week

Purificatore termoventilatore Dyson Pure Hot+Cool 

Progettato per essere utilizzato tutto l’anno, scalda rapidamente e in modo omogeneo la stanza d’inverno, offre un raffrescamento potente e mirato d’estate e purifica in modo efficace l’aria tutto l’anno.

L’apparecchio rileva automaticamente particelle e gas e riporta i dati in tempo reale al nuovo schermo LCD, utilizzando un algoritmo unico progettato da Dyson. Rispetto alla generazione precedente di purificatori, gli ingegneri Dyson hanno incorporato il 60% di HEPA in più in un filtro più alto e più denso e hanno introdotto una concentrazione tre volte maggiore di carbone attivo, che è in grado di assorbire gas, odori, fumi domestici e COV. 9 metri di filtri in microfibra di borosilicato condensato e sigillato catturano il 99,95% di particelle inquinanti delle dimensioni di 0,1 micron, inclusi allergeni, batteri, polline e muffe. I filtri in carbone attivo rimuovono i gas, inclusi diossido di azoto, formaldeide e benzene.

Espandendo il raggio di oscillazione a 350° e utilizzando la tecnologia Air Multiplier, l’apparecchio può emettere fino a 290 litri di aria purificata al secondo in ogni angolo della casa.

 

 

Purificatore ventilatore Dyson Pure CoolT

Disponibile sia in un formato grande a torre, per essere posizionato a terra, sia in uno più piccolo da scrivania per piani di lavoro e pavimenti, purifica automaticamente l’intera stanza, catturando i gas e il 99,95% delle particelle microscopiche delle dimensioni di 0,1 micron. Il purificatore ha due modalità di flusso d’aria: una modalità ventola per raffrescare, oltre a emettere aria purificata, e una modalità diffusa o di sola purificazione, che può essere utilizzata quando si vuole purificare l’aria ma non si desidera il getto d’aria fresca. Per il resto molto simile al modello citato prima, ma senza la funzione di riscaldamento.

Purificatore ventilatore Dyson Pure Cool Me

Pensato per essere collocato all’interno del proprio spazio personale – di fianco al letto, sulla scrivania, nella camera dei bambini o sul comodino – risponde alla necessità di prendersi cura della qualità dell’aria negli spazi chiusi.
Il purificatore consente una purificazione efficace grazie a un esclusivo filtro HEPA che cattura il 99,95% delle particelle ultrafini, come pollini, spore di muffe e batteri, mentre i carboni attivi assorbono e intrappolano gas, odori e fumi domestici, come i COV. Il filtro cattura anche le particelle più piccole fino a 0,1 micron.
Grazie alla tecnologia Dyson Core Flow, due getti d’aria convergono per creare un unico flusso concentrato e ad alta pressione che rinfresca e diffonde aria purificata tutto l’anno. La sfera posta nella parte alta dell’apparecchio consente di controllare con precisione l’angolazione del flusso d’aria, mentre per una ulteriore personalizzazione si può fare oscillare di 70 gradi il purificatore.
Oltre a venir progettato per essere il più silenzioso possibile, il purificatore ha anche un rilevamento intelligente della luminosità per il riposo notturno, che consente allo schermo LCD integrato di adeguare la propria luminosità allo spazio circostante.

Per maggiori informazioni, consultate il sito ufficiale Dyson.

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Livio Marino

Sangue siciliano, milanese d'adozione, mi piace essere immerso in tutto ciò che è tech. Passo le giornate dando ordini ad Alexa, Google ed al mio cane, Maverick.

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