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La recensione di Evil Dead: The Game – un meraviglioso omaggio al re horror degli anni ’80

Incredibilmente fedele al famoso franchise ma con un gameplay che lascia un po' a desiderare

Abbiamo provato Evil Dead: The Game, il nuovo titolo survival horror di Saber Interactive ispirato al re dell’horror degli anni ’80, Evil Dead di Sam Raimi, e siamo pronti per dirvi cosa ne pensiamo con questa recensione. Il titolo, concepito principalmente come videogioco multiplayer, presenta anche una piccola campagna single player. Siete curiosi di saperne di più?

La nostra prova è avvenuta su PlayStation 4.

La recensione di Evil Dead: The Game – l’omaggio a Sam Raimi

Cominciamo con il dire che Evil Dead: The Game non ha una trama – come potete immaginare. Il titolo è simile a videogiochi del calibro di Dead By Daylight e Friday the 13th. Qui, quattro giocatori assumono il ruolo di sopravvissuti mentre un quinto giocatore interpreta il grande cattivo.

A nostra disposizione ci sono 13 sopravvissuti tra cui scegliere e ognuno di loro possiede una classe e abilità differenti: Supporto, Leader, Cacciatore e Guerriero. Il nostro consiglio è quello di provarle tutte fino ad arrivare a padroneggiare un personaggio per ciascun tipo di classe, in modo da rendere la vostra esperienza di gioco più completa ed immersiva.

Per vincere nei panni di un sopravvissuto è necessario portare a termine cinque obiettivi. Il primo è trovare le tre parti che compongono la mappa, poi dobbiamo raccogliere il Pugnale Kandariano e infine le pagine del Necronomicon. In seguito, dopo aver trovato questi oggetti, dobbiamo sconfiggere gli Oscuri e proteggere il libro dei morti da sciami di creature fino allo scadere del tempo.

La vittoria o meno non dipende solo da voi ma anche – e soprattutto – dai vostri compagni. Si tratta di un videogioco multiplayer e cooperativo, quindi tenete bene a mente che il lavoro di squadra è fondamentale per portare a termine la missione.

Non pensate a voi stessi e collaborate con i vostri compagni: solo così riuscirete a vincere. Inoltre è necessario rimanere uniti perché, man a mano che si procede in avanti, i combattimenti diventeranno sempre più impegnativi. Inoltre se i sopravvissuti rimangono da soli troppo a lungo si spaventano, diventando così facili prede da possedere.

Il titolo è dotato di un sistema di livellamento che ci permette di salire temporaneamente di livello in-game, ovvero solo durante quella specifica partita. Una volta terminata ed iniziata una nuova, dovrete nuovamente aumentare le abilità del vostro personaggio.

Sarete in grado di potenziare temporaneamente il vostro personaggio attraverso delle bottiglie di soda rosa; grazie ad esse potrete aumentare la resistenza alla paura, la resistenza fisica ma anche la salute e il modo in cui combattete.

Uno degli aspetti che più ci ha colpito è la mappa: è estremamente vasta e abbiamo la possibilità di esplorarla in lungo e in largo. Tuttavia questo aspetto positivo è anche piuttosto negativo perché, semplicemente, non abbiamo il tempo di farlo. Le partite di gioco di Evil Dead: The Game sono a tempo; questo significa che dobbiamo sbrigarci a portare a termine i nostri obiettivi oppure il Demone che vaga tra gli oscuri boschi diventerà troppo forte.

I combattimenti

Uno dei problemi principali del gioco è il combattimento, che risulta essere molto approssimativo e spesso banale – nonostante le meravigliose animazioni e l’elemento splatter sempre e comunque presente.

All’inizio vi sembrerà di trovare molte munizioni ma è tutta apparenza; la maggior parte dei combattimenti sarà infatti corpo a corpo, in cui dobbiamo scontrarci con nemici che però compaiono un po’ dal nulla. Spesso li sentiamo emettere versi poco raccomandabili ma fatichiamo a trovarli; nel momento in cui poi ci accorgiamo di loro, sono già a terra morti.

Un altro grande problema è riuscire a riconoscerli. Ci spieghiamo meglio: sia nella modalità multiplayer che in quella single player (di cui parleremo più avanti), i personaggi fanno il possibile per rimanere vicini. Spesso però è difficile distinguere il vostro compagno dal nemico pronto a squarciarvi. Fate poi attenzione al fuoco amico, potrebbe rendere tutto ancora più complicato.

Ultimo, ma non meno importante: non ci sono checkpoint. Questo significa che dobbiamo sempre ricominciare dall’inizio ogni volta che si muore. Piuttosto snervante e fastidioso, a lungo andare.

La recensione di Evil Dead: The Game – nei panni del Demone Kandariano

Demone Evil Dead tech princess

Potete vestire i panni dei sopravvissuti ma anche assumere il ruolo del Demone Kandariano e inseguire i vostri amici fino a farli fuori. Il nostro obiettivo, nei panni del demone, è quello di aggirarci per la mappa a tutta velocità e raccogliere sfere che ci permetteranno di salire di livello ed eseguire determinate azioni nella speranza di uccidere gli eroi. Ad esempio potrete piazzare delle trappole come alberi che prendono vita e mani che saltano fuori da casse; oltretutto potrete possedere i sopravvissuti non appena il loro livello di paura supererà un certo limite.

Lo ammettiamo, padroneggiare il ruolo del Demone non è molto semplice all’inizio ma dopo un paio di partite – quattro al massimo – diventerete degli esperti. È forse la parte più emozionante dell’intero gioco poiché abbiamo a disposizione numerose interazioni e poi, insomma, diciamocelo: essere il cattivo è sempre più divertente.

A seconda del tipo di demone scelto, inoltre, avrete la possibilità di vestire i panni di un boss: avrete a disposizione Henrietta di Evil Dead 2 e Evil Ash de L’armata delle Tenebre. Abbiamo anche apprezzato molto l’equilibrio tra sopravvissuti e Demone. Non c’è una categoria più facile o più difficile dell’altra: entrambe sono molto equilibrate ed impegnative.

Ci teniamo però a ribadire che il gameplay del Demone è di gran lunga più divertente di quello dei sopravvissuti.

Campagna single player “deludente”

Arrivano le note dolenti. Sebbene Evil Dead: The Game si presenti principalmente come esperienza multiplayer, è comunque disponibile una campagna single-player. Qui il giocatore veste i panni di uno dei personaggi principali, come farebbe nella campagna cooperativa, ma sarà affiancato dall’AI durante la sua missione.

Non aspettatevi chissà cosa perché questa esperienza non è lontanamente paragonabile ad una partita multiplayer oppure online. Il primo grande difetto è la scarsa attenzione dei bot, come potete immaginare. Durante questa campagna è quasi impossibile comunicare con loro e spesso si troveranno dalla parte opposta della mappa rispetto a noi.

Certo, potete utilizzare la modalità single-player per “tastare il terreno” e migliorare le vostre abilità prima di una vera e propria partita online. Tuttavia, a lungo andare, questa campagna diventerà piuttosto ripetitiva.

Da una parte però c’era anche da aspettarselo perché il titolo è stato concepito come multiplayer.

Le cinque missioni per giocatore singolo da completare vi permetteranno di sbloccare alcuni personaggi, tra cui Pablo e Amanda di Ash Vs Evil Dead. Un aspetto che abbiamo apprezzato di questa campagna single player sono le ambientazioni. Ciascuna missione, infatti, ricrea momenti specifici di ogni film e vi permette di esplorare alcuni tra i luoghi più iconici della serie.

È necessario però sottolineare questo: non importa quanto siate fan di Evil Dead, questo non è un videogioco pensato per i single player. Lo sappiamo, fa male sentirselo dire.

L’attenzione al dettaglio e alla tradizione

evil dead the game recensione tech princess 1

Ciò che colpisce fin da subito però è la meticolosa attenzione al dettaglio e alla tradizione di Evil Dead. La schermata iniziale, caratterizzata da artwork fedeli all’intero franchise, sono in grado di smuovere anche il cuore dei più duri.

Ma è all’interno del gioco che lo spettacolo ha davvero inizio: la porta della cantina incatenata presente nella capanna originale; l’uso di mini-Ashes come trappole nelle scatole degli oggetti; l’aspetto dei personaggi e dei nemici; le armi e la tanto amata motosega di Ash.

Insomma, Evil Dead: The Game è una meraviglia e renderà fieri, almeno da un punto di vista estetico e grafico, tutti i più grandi fan di Raimi e del franchise.

Il doppiaggio inoltre è stato affidato a Bruce Campbell che non smette di stupirci con qualche battuta scomoda e sconcia “alla Ash”. Possiamo considerarlo uno dei prodotti più fedeli ad un determinato franchise cinematografico.

La recensione di Evil Dead: The Game – il verdetto finale

Evil Dead the game tech princess

Evil Dead: The Game è il titolo che ogni appassionato del franchise e di Sam Raimi ha sempre sognato di vedere più o meno. Se il lato grafico sorprende perché fedele al franchise e ricco di dettagli sorprendenti, il lato gameplay delude un po’.

La modalità multiplayer è interessante e divertente, un ottimo modo per passare la serata con i propri amici a colpi di motosega e fucile; dopo un po’ però diventa ripetitiva. L’aspetto più interessante è la possibilità di vestire i panni del Demone, l’unico ruolo che ci permette di smuovere le acque e divertirci seriamente grazie alle varie interazioni disponibili – molte di più rispetto ai sopravvissuti.

Inoltre Saber Interactive avrebbe potuto offrire una sorpresa segreta con la campagna single player, viste le ottime premesse, ma non è stato così. Sappiamo che il titolo è stato concepito come esperienza in cooperativa ma ci sarebbe piaciuto vedere qualcosa in più nella campagna single player. Magari anche un’esperienza leggermente differente da quella online, per variare.

Tutto sommato però Evil Dead: The Game fa il suo lavoro: intrattenere il giocatore e i suoi amici. Ci sono alcuni difetti, come ogni gioco, ma se siete alla ricerca di un gioco innovativo e con del senso dell’umorismo, se volete uccidere entità soprannaturali a suon di motosega con i vostri amici, questo è il gioco adatto a voi.

Lo consigliamo anche se siete fan del franchise e di Sam Raimi, sottolineando sempre che si tratta di un’esperienza multiplayer: quindi, se amate giocare da soli ma siete comunque curiosi, vi consigliamo di guardare qualche gameplay e poi valutare.

Per concludere vi annunciamo che il titolo offre anche un Season Pass che contiene quattro misteriosi pacchetti DLC. Gli sviluppatori hanno poi annunciato che è in arrivo un aggiornamento gratuito delle mappe che aggiungerà il Castello di Kandar, tratto da L’Armata delle Tenebre. Evil Dead: The Game è ora disponibile su PlayStation 4, PlayStation 5, Xbox One, Xbox Series X | S, PC e Nintendo Switch.

PRO

  • Grafica eccezionale
  • Ambientazioni e personaggi fedeli al franchise
  • Modalità multiplayer divertente, specialmente nei panni del Demone
  • Equilibrio tra sopravvissuti e Demone

CONTRO

  • Campagna single player deludente
  • Combattimenti monotoni
  • Niente checkpoint
Offerta
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  • Personaggi inconfondibili - Gioca nei panni dei personaggi dell'universo di Evil Dead, tra cui Ash, Scotty, Lord Arthur...
  • Scegli il bene o il male - Combatti a fianco delle forze del bene o prendi il controllo del potente Demone Kandariano...
  • Grafica da pazzi - Che tu stia squartando un Deadite con la classica sega elettrica di Ash o volando sulla mappa nei...

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Veronica Ronnie Lorenzini

Videogiochi, serie tv ad ogni ora del giorno, film e una tazza di thé caldo: ripetere, se necessario.

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