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La recensione di Expedition Zero – una spedizione terrificante

Gelo, oscurità e nessuna indicazione: riuscirete a sopravvivere?

Di recente abbiamo provato Expedition Zero, il nuovo survival horror in prima persona di Enigmatic Machines, e siamo pronti a dirvi cosa ne pensiamo con questa recensione. Il titolo debutta ufficialmente domani, 24 marzo 2022, su PC. Siete curiosi di saperne di più?

La recensione di Expedition Zero – una spedizione terrificante e oscura

Partiamo dalle basi, ovvero la trama di Expedition Zero. Il protagonista è un anonimo ingegnere che si trova nella gelida Siberia: la spedizione a cui ha preso parte ormai è terminata (insomma, è finita male) e non ha idea di cosa sia accaduto.

Il suo obiettivo, adesso, è quello di abbandonare il luogo in cui si trova e scoprire la verità. Ciò che però il nostro protagonista non sa è che deve farsi strada tra le gelide foreste siberiane, sfruttare al massimo i suoi oggetti e tenere sempre la torcia accesa.

Sapete tutti che, in questo genere di giochi, il buio non è il nostro migliore amico.

Eccoci qui, cari lettori: di nuovo insieme e con un nuovo videogioco survival horror da aggiungere alla nostra immensa lista. In realtà non avevamo molte informazioni riguardo questo titolo. Come ben sapete, nel corso dell’ultimo anno sono stati annunciati così tanti giochi survival horror, che è quasi normale perdersi per strada qualcosa.

Per nostra fortuna – e quindi anche vostra – Expedition Zero ci ha ricordato della sua esistenza, lasciandoci però disorientati. Che cosa significa? Significa che appena abbiamo avviato il gioco, non sapevamo nulla di quello che sarebbe successo. Veniamo accolti da un breve video introduttivo che ci dice tutto ma, allo stesso tempo, non ci dice assolutamente nulla.

E poi, all’improvviso, eccoci catapultati in una foresta sperduta, gelida, accanto ad una casetta di legno davvero malconcia e nessuno nelle vicinanze, a parte noi e la nostra ombra.

Questo però non ci ha fermati, anzi, è stato un modo interessante di iniziare: catapultati nel nulla, con nessun indizio e qualche mini tutorial che ci spiega i movimenti e i tasti da premere. Abbiamo quindi deciso di affidarci al nostro istinto e ci siamo fatti trasportare da esso.

Dopo aver esplorato velocemente l’area e aver familiarizzato con i tasti principali, il nostro obiettivo è fin troppo chiaro: dobbiamo esplorare e sopravvivere, specialmente quest’ultima parte. Non ne eravamo pienamente sicuri all’inizio ma avevamo questa sensazione. Sapevamo che il gioco non si sarebbe presentato come un Resident Evil, in cui possiamo contrattaccare con violenza e fermezza.

In un modo o nell’altro, sapevamo che Expedition Zero era diverso. Non tanto per il personaggio senza nome e senza volto ma in particolare per l’atmosfera. È chiaro che scegliere la Siberia come location aiuta e rende l’atmosfera ancora più tenebrosa e gelida ma c’era qualcosa che non ci tornava.

E questo, sinceramente, ci ha spinto a continuare.

Expedition Zero
Expedition Zero
Developer: Enigmatic Machines
Price: 19,5 €

Grafica e crafting: cercate le risorse e costruite i vostri oggetti

expedition zero tech princess

Da un punto di vista grafico, Enigmatic Machines ci ha offerto un titolo davvero interessante. Sia chiaro: Expedition Zero non possiede la grafica migliore dell’universo e spesso abbiamo anche riscontrato dei piccoli bug ambientali: tutto sommato, però, non ci lamentiamo perché svolge bene il suo lavoro.

Inoltre non preoccupatevi troppo per questi mini bug ambientali, siamo certi che lo sviluppatore li potrà sistemare con qualche aggiornamento post-debutto del gioco.

Le ambientazioni sono state realizzate molto bene e anche nel dettaglio, ci hanno infatti permesso di vivere ancora di più in prima persona l’intera esperienza. Un aspetto che abbiamo apprezzato, e che Expedition Zero fa molto bene, è il gioco di luci ed ombre. Questo metodo ci ha disorientato più volte, facendoci prendere qualche piccolo spavento e facendoci vedere cose che, almeno in quel momento, non erano davvero lì.

Questo ci ha permesso di assaporare ancora di più l’esperienza.

Adesso parliamo di un elemento che abbiamo davvero apprezzato e che non ci aspettavamo di trovare all’interno del titolo, ovvero il crafting. In effetti, questo elemento si sta lentamente espandendo anche nei titoli survival horror e, detto sinceramente, non ci dispiace affatto. Il crafting è un ottimo modo per esplorare ancora più a fondo l’ambiente circostante e ci permette anche di metterci alla prova, in un certo senso.

Ovviamente non aspettatevi nulla di troppo elaborato o complicato. Il concetto di crafting in Expedition Zero è molto semplice ma comunque efficace abbastanza da tenerci impegnati. Tutto ciò che dovrete fare è esplorare l’ambiente per trovare materiali grezzi che, successivamente, potete scomporre attraverso un’attrezzatura presente nella vostra base. Poi, una volta scomposti questi materiali, potete inserirli nelle stampanti 3D e creare oggetti utili, modifiche per la vostra tuta e molto altro.

Il sistema di crafting, come abbiamo accennato, è semplice. Dovete solo cliccare sul materiale da voi scelto e trascinarlo nel punto richiesto. In ogni caso, avrete a disposizione vari tutorial che vi aiuteranno a capire meglio cosa fare e in che modo farlo. In men che non si dica diventerete degli esperti.

La recensione di Expedition Zero: attenzione al freddo

Expedition Zero recensione tech princess

Come avete potuto notare, una delle principali location del titolo è proprio la gelida, se non gelidissima, foresta Siberiana. Questo significa che il titolo ci pone dinnanzi ad un fattore da tenere sotto controllo – pena la morte (ovviamente la nostra). Stiamo parlando della temperatura corporea del nostro povero protagonista, costretto a farsi strada in mezzo ai boschi scuri e freddi.

Ogni volta che ci rechiamo all’esterno, infatti, potete notare l’indicatore del calore che scende lentamente. Questo fattore metterà inevitabilmente ansia e stress; allo stesso tempo ci sentiamo quasi costretti ad agire senza pensare, correre, per recarci al caldo. Tuttavia, sapete bene che con questo genere di titoli il “corri, scappa, c’è il Nemesis” non è sempre la soluzione migliore.

Ed è proprio questo che rende il titolo ancora più avvincente.

Da una parte abbiamo il lato stealth, in cui dobbiamo muoverci lentamente e silenziosamente, altrimenti veniamo scoperti; dall’altra, invece, dobbiamo affrettarci e tornare al caldo, altrimenti il calore corporeo si azzererà e, insomma, avete capito. Game over.

Questo senso di sfida, misto ad ansia e paura, è davvero molto interessante e si sviluppa incredibilmente per tutta la durata di Expedition Zero. Quindi, cari lettori, non lasciate dietro i pezzetti di legno che troverete durante il vostro cammino. Expedition Zero è un survival anche per questo motivo.

Sfortunatamente, c’è un altro fattore da controllare ogni momento, forse in modo più maniacale della temperatura corporea. Sì, avete capito bene: la torcia. Personalmente, ho sperato di non trovarmi in un titolo in cui la mia torcia rischia di scaricarsi nel bel mezzo del bosco ma, ahimè, sono rimasta fregata.

La torcia, come ogni titolo survival horror che si rispetti, è la nostra migliore amica. Spesso però anche lei ha bisogno di riposare. Il problema è che vuole farlo nel bel mezzo dell’azione, lasciandoci inermi davanti a quel viscido nemico che si avvicina velocemente a noi.

Tenere la torcia accesa significa avere maggiore visibilità e più probabilità di vedere e tenere lontano i nemici. Tuttavia la batteria si scarica più velocemente. Fortunatamente nel corso della nostra avventura troveremo delle stazioni di ricarica, che ci permetteranno appunto di ricaricare la nostra torcia. Fate però attenzione e mettete in atto una strategia che vi permetta di procedere in avanti, al sicuro, senza però scaricare la torcia dopo dieci metri.

I nemici

Parliamo adesso dei nemici, l’elemento di gioco che tutti stavate attendendo con ansia. I nemici sono particolari, estremamente veloci e spesso vi ritroverete a svolgere la stessa parte più volte perché non riuscirete ad anticipare le loro mosse.

È frustrante, almeno all’inizio. Morire in continuazione non è divertente, specialmente dopo aver fatto tutta quella fatica per arrivare nel punto X con una temperatura corporea normale e la torcia carica. Allo stesso tempo però è intrigante. Si crea questo senso di sfida che ci spinge a provare e riprovare.

Alla fine poi, in un modo o nell’altro, si vince. Come potete immaginare è necessario adottare una strategia anche in questo caso ma confidiamo in voi.

Fate poi attenzione ad una piccola ma pressante presenza, che vi seguirà in continuazione. Non vogliamo dirvi troppo, sta a voi toccarla con mano.

Piccoli difetti

Mettendo da parte qualche piccolo bug ambientale e l’iniziale difficoltà che abbiamo riscontrato con i nemici, che possiamo tranquillamente mandare giù, c’è un elemento che ci ha dato davvero molto fastidio e che speriamo venga risolto prima del debutto ufficiale del titolo (o anche pochi giorni dopo con un nuovo aggiornamento).

Dal menu principale notiamo la presenza della lingua italiana, cosa che ci fa immediatamente apprezzare ancora di più il titolo. La lingua italiana, però, è limitata solamente al menu principale e a piccoli tutorial.

Per farla breve, abbiamo riscontrato dei problemi con la lingua italiana e le varie traduzioni. A volte ci siamo trovati davanti a didascalie in inglese, altre volte invece, le didascalie erano in italiano. Per noi non è stato un problema; riteniamo però che per altri giocatori possa essere un problema bello grosso.

La recensione di Expedition Zero, promosso o bocciato?

expedition recensione zero tech princess

La nostra esperienza nel tragico e oscuro mondo di Expedition Zero è stata entusiasmante e interessante, ci ha messo duramente alla prova ma alla fine – dopo numerosi tentativi – siamo riusciti a sopravvivere.

Expedition Zero è un titolo survival horror, nel vero senso della parola. Non solo dovrete impegnarvi per sopravvivere ai nemici, che si nascondono dietro gli angoli più bui e sono pronti ad attaccarci quando meno ce lo aspettiamo ma dobbiamo fare attenzione anche al clima, all’ambiente e al modo in cui sfruttiamo le nostre risorse.

La strada è fragile e tortuosa, basta infatti un singolo errore di calcolo per mandare all’aria tutta la missione. I nemici sono molto forti, a volte un po’ troppo, e sarà difficile all’inizio intuire il modo in cui attaccano e si difendono. Ciò che abbiamo imparato da Expedition Zero è che abbiamo bisogno di una strategia accurata e precisa. Solo in questo modo riuscirete a sopravvivere.

Mettete anche in conto di morire molte, forse troppe volte.

Abbiamo sopportato i nemici super forti e piccoli bug ambientali ma il problema che abbiamo riscontrato con la lingua italiana e le varie traduzioni è stato piuttosto frustrante. Speriamo quindi che lo sviluppatore possa risolverlo il prima possibile.

Expedition Zero è un titolo adatto a tutti coloro che amano le sfide dure e che non hanno paura di morire congelati o per mano di un nemico. Se siete alla ricerca di un titolo pieno di azione, non fa al caso vostro. Se invece cercate un titolo avvincente, che possa in qualche modo sorprendervi, dategli una possibilità. Noi lo abbiamo fatto e ne siamo felici.

Expedition Zero è disponibile su PC tramite Steam ed Epic Games a partire dal 24 marzo 2022.

PRO

  • Un titolo survial, nel vero senso della parola
  • Ambientazioni suggestive e ben realizzate
  • Temperatura corporea e batteria della torcia che mantengono alta l’asticella dell’ansia

CONTRO

  • Bug ambientali
  • Problemi con le traduzioni in italiano
  • Nemici troppo forti e veloci, all’inizio
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Veronica Ronnie Lorenzini

Videogiochi, serie tv ad ogni ora del giorno, film e una tazza di thé caldo: ripetere, se necessario.

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