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Recensione di Garmin Venu Sq Music Edition: pensato per correre

Abbiamo fatto qualche chilometro con il nuovo smartwatch sportivo di Garmin e le cuffie nelle orecchie. Perfetto per la corsa?

Garmin Venu Sq Music Edition Recensione

Venu Sq Music Edition è il nuovo smartwatch di Garmin con tutti i sensori adatti a monitorare lo sport e con in più la possibilità di ascoltare le vostre canzoni preferite senza bisogno dello smartphone. Perfetto soprattutto per chi ama correre e pedalare, vanta la ormai nota precisione di Garmin e qualche funzione da smartwatch completo: notifiche, touchscreen colorato e qualche app per la musica e i podcast. Il tutto a un prezzo molto interessante.

Abbiamo tenuto Garmin Venu Sq Music al polso per qualche tempo: allenandoci, dormendoci, guardando le notifiche. Insomma, lo abbiamo testato fino in fondo per raccontarvi quello che ne pensiamo.

Smartwatch o “sportwatch”?

Aprendo la scatola del Venu Sq Music di Garmin siamo rimasti sorpresi dalle linee eleganti dello smartwatch. La cassa quadrata ma con i bordi tondi è piuttosto voluminosa, cosa necessaria su uno smartwatch dotato di tanti sensori per il fitness e con questa batteria. Però l’effetto è quello di un orologio elegante, con il cinturino in silicone che può passare tranquillamente per un bracciale più “nobile”. Anche il peso è piuttosto contenuto: solo 37,6 grammi.

garmin venu sq caratteristiche-min

Il display è da 1,3 pollici, dimensioni generose per una fitness band ma forse un po’ ridotte per uno smartwatch. Da qui nasce la domanda: Garmin Venu Music Edition è uno smartwatch o una fitness band?

Il look è da smartwatch, senza dubbio. Nonostante questo, sia il cinturino in dotazione che la cassa di Venu Sq Music si sono dimostrate resistenti durante gli allenamenti: sudore, polvere e acqua non l’hanno intaccato (anzi, resiste fino a 5 atm sott’acqua). I sensori sono molti e ottimi per lo sport e la salute: battito, ossigenazione del sangue, GPS. Mancano praticamente solo l’altimetro e il giroscopio. Però anche la connessione Bluetooth è ottima e c’è il Wi-Fi per sincronizzare la musica.

Venu Sq potrebbe stare in entrambi in mondi: la differenza la fa il software. Iniziare il proprio allenamento preferito è veramente immediato, c’è persino l’avvio automatico per attività come la corsa o la camminata. Invece non è possibile rispondere alle notifiche di WhatsApp o alle chiamate e la selezione di app è limitata rispetto ad altri smarwatch. Quindi Venu Sq è uno smartwatch ma con un’attitudine molto sportiva: nella sua fascia di prezzo (199,99 euro per la versione normale e 249,99 euro per la Music Edition) potrebbe essere il miglior smartwatch per chi ama correre.

Garmin Venu Sq Music, Smartwatch GPS Sport con Lettore...
  • LA TUA MUSICA LA POLSO ➡ Lascia lo smartphone a casa. La tua musica e le tue playlist preferite sono sul tuo orologio.
  • ALLENAMENTI PRECARICATI ➡ Lascia che sia questo smartwatch ad indicarti cosa e quando fare allenamento, con esercizi...
  • FREQUENZA CARDIACA AL POLSO ➡ L'orologio campiona costantemente la tua frequenza cardiaca e ti avvisa se rimane troppo...

Garmin Venu Sq Music: l’uso quotidiano

Lo schermo LCD del Garmin Venu Sq Music Edition non ha l’effetto “wow” di altri smartwatch con lo schermo AMOLED (fra cui lo stesso Garmin Venu). I colori non sono brillanti come alcuni rivali ma si vedono molto bene, anche sotto la luce solare. Il display si accende quando guardate l’orologio, a meno che non sia negli orari impostati sull’app per il sonno. Il risultato è ottimo, soprattutto considerando la differenza di prezzo con i modelli AMOLED, molto più costosi.

garmin venu sq music edition

La vibrazione per le notifiche, che riceve molto rapidamente, è ben calibrata e funziona bene. Garmin ha anche inserito un’opzione per evitare il sedentarismo, che ci ha consigliato di andare in pausa più volte durante la giornata (scrivere online non è un lavoro in cui si fanno grandi sforzi fisici). Tuttavia non è fastidiosa nelle giornate in cui dovete per forza stare seduti e può incentivarvi quando potete muovervi.

La navigazione nei menu non è da subito molto intuitiva. Abbiamo volutamente evitato di consultare guide cartacee e online per testare la “curva di apprendimento” dello smartwatch. La cosa positiva è che fa quasi tutto da solo: rileva l’attività sportiva aerobica e tutti i sensori della salute in automatico. Cambiare impostazioni e gestire le attività è però un po’ più macchinoso: abbiamo impiegato parecchi click dei pulsanti laterali per cambiare l’unità di misura da miglia in chilometri. Ci si abitua velocemente ma potrebbe essere un problema per chi non ha mai avuto uno smartwatch prima.

Il sistema supporta anche Garmin Pay, permettendo di pagare con l’NFC. Impostarlo è piuttosto facile sull’applicazione, pagare lo è ancora di più.

Garmin Venu Sq Music: pensato per la corsa

Venu SQ Music Edition brilla però dal punto di vista delle rilevazioni per la salute e lo sport. Il sensore Garmin Elevate per registrare il battito cardiaco è molto accurato. Lo stesso vale per il sensore di ossigenazione del sangue, che viene rilevata sia mentre fate attività sportiva che durante il sonno, oltre a poterla attivare a comando.

Inoltre ci sono moltissime altre opzioni per la salute: il rilevamento dello stress, il tracciamento dell’idratazione (dovete immettere manualmente ogni volta che bevete), il tracciamento del ciclo mestruale per le donne. Inoltre dà moltissimi altri indici interessanti come l’età “sportiva”, la VO2 Max, la “batteria corporea” che indica quante energie potete ancora usare durante la giornata. A dirla tutta, sono più di quante ne avremmo usate se non per i fini di questa recensione. Questo reparto è davvero completo.

Anche il tracciamento del sonno è accurato e Garmin Venu Sq non dà fastidio mentre dormite: basta impostare gli orari di sonno per evitare che lo schermo si accenda. Il rilevamento dell’ossigenazione del sangue durante la notte può essere un’indicatore ottimo per valutare il sonno.

smartwacth per la corsa

Il fiore all’occhiello però è il tracciamento dell’attività sportiva. Ci sono oltre 20 modelli pre-salvati di attività sportiva. Purtroppo per via delle limitazioni alla frequentazione di palestre e piscine (è impermeabile fino a 5 atm) non abbiamo potuto testarle tutte. Ma abbiamo fatto del nostro meglio.

Le attività anaerobiche come il sollevamento pesi (noi abbiamo rimediato con degli elastic band) rilevano il movimento contando le ripetizioni. Schiacciando uno dei due pulsanti potete far partire il timer per la pausa, per poi riprendere con la serie successiva. Attività che non prevedono ripetute invece rilevano le pulsazioni e l’ossigenazione per valutare quanto vi state sforzando e segnalare calorie bruciate e tutte le altre statistiche dell’allenamento.

La corsa però è quella che ci ha convinto di più. Dopo un minuto di corsetta riscaldante Garmin Venu Sq Music Edition rileva l’inizio dell’attività, avendo già registrato l’inizio della vostra corsa. Il rilevamento di andatura e chilometri percorsi è estremamente preciso, anche se la mappatura (che potete vedere sia su Venu Sq che sull’app) può essere imperfetta in punti particolari: attraversamenti di strada o cambi di livello (non ha l’altimetro). Tuttavia, ci è sembrato sempre consistente e preciso: se state preparando una maratona forse dovreste spendere di più per un Garmin Fenix, per tutti gli altri Venu Sq è più che sufficiente. Anzi, è ottimo.

Batteria e autonomia

Garmin assicura un’autonomia in modalità smartwatch (senza GPS e musica) da 6 giorni, che scendono a 6 ore quando usate sia il GPS che ascoltate la playlist di Spotify salvata su Garmin Venu Sq Music. Nella nostra esperienza di uso misto, con 1-2 ore al giorno di tracking con il GPS, potete arrivare senza troppe preoccupazioni a quattro o anche cinque giorni di autonomia, tre se usate spesso il GPS. Discorso diverso per quando fate una corsa più lunga oppure un giro in bicicletta. Tutto sommato siamo stati soddisfatti della batteria di questo dispositivo.

L’esperienza con Garmin Connect

Un altro punto a favore del Garmin Venu Sq Music Edition è senza dubbio l’app. Garmin Connect ha un’interfaccia grafica piacevole e intuitiva, riassumendo facilmente la “vostra giornata” e permettendo una navigazione molto rapida per accedere a grafici e statistiche. Se Garmin avrebbe potuto fare qualcosa di più per l’interfaccia dello smartwatch, quella dell’app è perfetta.

Anche il pairing con il dispositivo è velocissimo e semplice. Potete impostare facce orologio, caricare la musica, scaricare un’app (noi abbiamo provato Spotify Premium e l’app per i Podcast). L’unica pecca che siamo riusciti a trovare è che pur avendo selezionato sull’app i chilometri come unità di misura, abbiamo dovuto cambiarla manualmente anche sullo smartwatch. Ma è un dettaglio che non dovrebbe distogliere dall’ottimo lavoro software fatto da Garmin.

Garmin Connect™
Garmin Connect™
Developer: Garmin
Price: Free
‎Garmin Connect™
‎Garmin Connect™
Developer: Garmin
Price: Free

Garmin Venu Sq Music Edition: comprarlo oppure no?

La versione Music Edition di Garmin Venu Sq costa 249,99 euro sullo store ufficiale (anche se potreste trovarlo a meno durante il Black Friday). La fascia intorno ai 200 euro è piena di ottimi dispositivi: è un ponte fra i fitness tracker più “casual” e quelli professionali. In questo range di prezzo, l’avversario più valido è in realtà la versione base di Garmin Venu Sq, che costa 199,99 euro. Gli stessi sensori offrono un tracking ottimo delle attività, soprattutto della corsa. Se non ascoltate musica mentre correte oppure non vi pesa portarvi appresso lo smartphone o un iPod, potete risparmiare qualche decina di euro.

L’acquisto è consigliato: le uniche pecche sono lato software (soprattutto l’organizzazione dei menu sullo smartwatch) che Garmin potrebbe sistemare con un futuro aggiornamento. Se volete rilevazioni affidabili in uno smartwatch leggero e molto resistente, è un ottimo acquisto.

Garmin Venu Sq Music

Pro Pros Icon
  • Tracking perfetto
  • Avvio attività automatico
  • Buono schermo
Contro Cons Icon
  • Interfaccia migliorabile
  • Navigazione poco intuitiva

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Stefano Regazzi

Il battere sulla tastiera è la mia musica preferita. Nel senso che adoro scrivere, non perché ho una playlist su Spotify intitolata "Rumori da laptop": amo la tecnologia, ma non fino a quel punto! Lettore accanito, nerd da prima che andasse di moda.

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