Realtà aumentata e realtà virtuale, due tecnologie divenute sempre più popolari negli ultimi anni, ma che non sono riuscire ancora a conquistare le più ampie fasce di pubblico. Ci pensa dunque Google ad assumersi tale compito, compiendo un ulteriore, grande investimento che le permetterà di migliorare il proprio "arsenale" VR.
Stando ad un report di TechCrunch, il colosso di Mountain View starebbe trattando per l'acquisizione di Lytro, una piccola compagnia specializzata nella produzione di fotocamere plenottiche (light field) e, a partire dallo scorso gennaio, nella realizzazione di nuovi tool dedicati alla virtual reality. L'offerta di Google ammonta a 40 milioni di dollari.
Google e Lytro, insieme per la virtual reality
Prima di approfondire questa notizia, apriamo una breve parentesi in merito alla tecnologia che ha permesso a Lytro di distinguersi nel corso degli anni, fino a catturare l'attenzione di un gigante quale Google – e a ottenere una valutazione di circa 360 milioni di dollari.
Parliamo dunque della fotografia plenottica, o light field, se preferite. Le fotocamere che sfruttano tale tecnologia integrano molteplici obiettivi con l'intento di catturare l'immagine da diverse prospettive, pur mantenendo la stessa posizione in fase di scatto. In tal modo, la foto ottenuta potrà essere modificata al computer in ogni suo singolo dettaglio: si potrà, ad esempio, regolare la messa a fuoco degli oggetti inquadrati digitalmente.
È stato un giovane ricercatore dell'Università Stanford ad avere l'idea di realizzare la prima fotocamera moderna che sfruttasse i principi della fotografia light field. Yi-Ren Ng ha dunque fondato la sua start-up nel 2006, affibbiandole il nome Lytro.
40 milioni di dollari non rappresentano propriamente una vittoria per Lytro. Come anticipato poco fa, la start-up californiana con sede a Mountain View è stata valutata circa 360 milioni di dollari nel 2017. Eppure la sua vicina di casa non sembra voler cambiare la sua offerta, al punto da lasciare senza parole gli investitori della start-up, gli stessi che avrebbero permesso a Lytro di ottenere almeno 200 milioni di dollari di fondi.
Non potendo prevedere l'esito di questa operazione, ci limiteremo ad analizzare il quadro generale, individuando i motivi che avrebbero spinto Google ad avvicinarsi a questa piccola compagnia. Lo scorso gennaio, Lytro avrebbe acquisito un'altra società, Limitless, specializzata nella produzione di contenuti narrativi VR. Il suo scopo? Applicare la tecnologia light-field nel campo della realtà virtuale.
Un obiettivo così ambizioso deve aver stimolato non poco le ghiandole salivari di Google, per questo motivo avrebbe già avviato le trattative per entrare in possesso dei 59 brevetti legati alla fotografia light-field e ad altre tecnologie di digital imaging.
Per conoscere l'esito di questa preusnta trattativa ci toccherà attendere eventuali conferme da parte di Google e di Lytro.
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