Le password non proteggono come dovrebbero, specie se le usiamo male (e usiamo sempre le stesse). Per questo arrivano tecnologie come le Passkey, che Google (e non solo) ha recentemente introdotto. Pierluigi Torriani, Security Engineering Manager per Check Point, ha recentemente esaminato le implicazioni e il potenziale di Google Passkey, sottolineando la sua rilevanza nel panorama della cybersecurity.
Google Passkey, come evolve la cybersecurity
Viviamo in un’epoca in cui le minacce informatiche rappresentano una sfida sempre più urgente. Le tradizionali password, ampiamente diffuse ma vulnerabili, sono spesso sfruttate da hacker esperti. In questo contesto, Google Passkey emerge come una potenziale soluzione.
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Google Passkey è uno strumento di autenticazione basato sulla crittografia che, a differenza delle password tradizionali, non richiede una memorizzazione attiva. In altre parole, non dovete ricordarvelo voi. Si avvale di modelli biometrici, come le impronte digitali o il riconoscimento facciale, e dei PIN per l’autenticazione degli utenti.
Un confronto diretto tra Google Passkey e le password tradizionali mette in evidenza le insidie delle ultime. L’autenticazione centrata sull’utente e sul dispositivo, offerta dalle Passkey, elimina la necessità di memorizzare le password. Il dispositivo, con i propri identificativi unici, si occupa dell’autenticazione.
La forza delle Passkey risiede nella protezione intrinseca contro il phishing e altre minacce informatiche simili. Il design specifico del dispositivo offre un livello di difesa superiore contro i cyberattacchi.
La necessità di una cybersecurity proattiva è evidente. L’introduzione di tecnologie come queste sottolinea la crescente importanza di prevenire le violazioni anziché reagire ad esse. L’autenticazione proattiva di Google Passkey mira a prevenire gli accessi non autorizzati sin dall’inizio.
Non è una soluzione perfetta
Tuttavia, mentre Google Passkey si presenta come una promettente innovazione nella sicurezza digitale, non è ancora la soluzione perfetta. Fino a quando sarà possibile utilizzare normali password, i criminali informatici potranno approfittarne.
Raccomandazioni per gli utenti di Google Passkey: è consigliabile avere un metodo di autenticazione di riserva. Nonostante la promettente tecnologia, le procedure di recupero in caso di perdita del dispositivo sono ancora in fase di perfezionamento.
Lo sguardo al futuro dell’autenticazione digitale rivela una tendenza verso un’era senza password, con soluzioni biometriche in prima linea. Tuttavia, questo avanzamento porta con sé nuove sfide. Serve un equilibrio tra sicurezza avanzata e accessibilità.
Le Passkey rappresentano il futuro della sicurezza digitale, ma non sono gli strumenti a disposizione della cybersecurity. Trovate maggiori informazioni di sicurezza sul sito di Check Point.
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