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Gmail ora blocca gli allegati dannosi

Grazie alla sua ubiquità e integrazione con gli altri servizi di Google, gli account Gmail sono diventati tra gli obiettivi principali degli hacker per attività dannose o addirittura illegali. Non si tratta solo di spam o phishing, in quanto le e-mail possono anche includere file che, una volta scaricati e aperti, potrebbero compromettere i dispositivi e i dati degli utenti. Ecco perché Google sta intensificando i suoi sforzi per impedire a questi allegati di raggiungere la casella di posta Gmail in primo luogo e lo sta facendo con l’aiuto del machine learning.

Non dovrebbe sorprendere il fatto che Google scansiona le e-mail che passano e soprattutto quelle che arrivano sui suoi server. Fa parte di ciò che si accetta quando si decide di utilizzare il servizio, gratuitamente o in altro modo, sia per migliorare Gmail sia per aiutare a filtrare lo spam o persino organizzare la propria casella di posta in categorie. E non è solo la stessa e-mail che viene elaborata, ma anche gli allegati, che in pratica sono quelli che possono causare più danni.

300 miliardi di allegati scansionati a settimana 

Google si vanta di essere in grado di elaborare 300 miliardi di allegati ogni settimana, ma le strategie che gli hacker adottano si evolvono continuamente, a volte più velocemente di quanto qualsiasi sistema statico possa tenere il passo. Ed è in un caso del genere che l’intelligenza artificiale e l’apprendimento automatico diventano di vitale importanza,  poiché possono analizzare e apprendere più velocemente degli umani, soprattutto quando sono coinvolti grandi volumi di dati.

gmailLa società ha implementato un nuovo scanner per documenti di deep learning alla fine del 2019 e sta segnalando un aumento marcato ma non esattamente impressionante della percentuale di rilevamento, che è del circa 10%. Nel caso di quelli che chiama “attacchi avversari, esplosivi”, il tasso di successo è aumentato a qualcosa come il 150%.

Il nuovo scanner per allegati, tuttavia, è ancora agli inizi e con molto spazio di crescita. Al momento si concentra solo sui documenti poiché contengono il 58% del malware che arrivano tramite Gmail. Finora Google ha solo scannerizzato i documenti di Office, il vettore più comune di tali malware. La società non ha menzionato nulla a riguardo alla protezione della privacy degli utenti con questo metodo di scansione più approfondito.

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