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Malware: Italia Paese più colpito d’Europa (per il terzo anno consecutivo)

A dirlo è un report di Trend Micro

Nei primi giorni di marzo vi abbiamo dato conto del poco confortante report di Clusit. Nel quale si segnalava il forte aumento dei cyberattacchi gravi nel nostro Paese: addirittura un +65% nel 2023 rispetto al 2022, contro il +12% a livello mondiale.

Per l’Italia le cose non vanno meglio se guardiamo a “Calibrating Expansion: Annual Cybersecurity Threat Report”, lo studio di Trend Micro  Research sulle minacce informatiche che hanno colpito nel corso del 2023.

In sintesi, per quanto riguarda gli attacchi malware l’Italia si trova al primo posto in Europa per il terzo anno consecutivo. E, dato altrettanto desolante, al quarto posto a livello globale. Nella poco meritoria classifica siamo superati solo da Giappone, Stati Uniti e India. Dietro di noi, al quinto posto, il Brasile.

malware

I dati del report

Per analizzare più da vicino alcuni dati del report di Trend Micro Research che riguardano il nostro Paese, il numero totale di malware intercettati in Italia nel 2023 è stato di 277.616.731 (nel 2022 erano stati 246.941.068). Primo posto globale per il Giappone (1.169.219.233), seguito da Stati Uniti (993.996.354) e India (288.557.845). Superfluo, tuttavia, rilevare le differenze di estensione territoriale e di popolazione tra il nostro Paese e i tre che ci precedono.

Per la categoria macro malware (programmi malevoli che possono diffondersi tramite Word ed Excel, e quindi sono anche in grado di scrivere documenti e inviarli via email), nel 2023 l’Italia è stato il settimo Paese più colpito al mondo, con 8.343 attacchi.

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Nello stesso anno, il nostro Paese è stato colpito da 19.632 ransomware e da ben 206.694.717 minacce via mail.

Le visite ai siti maligni sono state 12.233.257 (126.777 quelli ospitati in Italia e bloccati). Nel 2023 abbiamo scaricato qualcosa come 165.879.889 app maligne. Mentre i malware unici di online banking intercettati sono stati 3.172.

I malware, l’Italia e il mondo: aspetti generali

Lo studio di Trend Micro relativo al 2023 ha messo in luce un cambiamento nelle tattiche dei criminali informatici, che scelgono con più attenzione i propri obiettivi.

“Gli attacchi prendono di mira profili selezionati e si affidano meno a campagne generiche di phishing. Questa strategia consente di aggirare i filtri di rete e di posta elettronica e determina l’aumento di file dannosi negli endpoint.”

I settori più colpiti si sono rivelati la sanità, il bancario e la pubblica amministrazione

Il commento

Trend Micro ha fatto sapere di aver intercettato e bloccato, nel 2023, 161 miliardi di minacce globali, con un aumento del 10% rispetto all’anno precedente.

Spiega l’azienda: “Assistiamo a un cambiamento del panorama delle minacce, con i criminali che optano per la qualità delle campagne piuttosto che per la quantità. Invece di lanciare attacchi a una gamma più ampia di utenti e di affidarsi alle vittime che cliccano sui link dannosi presenti nei siti web e nelle email, vengono lanciati attacchi più sofisticati che utilizzano la specificità per ingannare un campo più ristretto di vittime di alto profilo.

Ciò consente di eludere i livelli di rilevamento precoce, come i filtri di rete e di posta elettronica”.

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Il rapporto Thales

Un altro e ancora più recente rapporto che indaga le minacce informatiche è l’edizione 2024 del Thales Data Threat Report.

Si tratta di un report che “analizza le tendenze globali nelle minacce ai dati e i controlli, le normative, i rischi e le tecnologie emergenti sottostanti che devono essere affrontati. Il rapporto riflette le opinioni di quasi 3.000 intervistati a livello individuale, manageriale ed esecutivo provenienti da 18 paesi in 37 settori ed esplora le loro esperienze, sfide, strategie e risultati in materia di sicurezza dei dati.”

Secondo il rapporto, il 93% degli esperti IT ritiene che le minacce alla sicurezza stiano aumentando, rispetto al 47% dello scorso anno.

A livello globale, nel 2023 il numero di aziende che hanno subito attacchi ransomware è aumentato di oltre il 27%. Eppure, meno della metà ha adottato un sistema di protezione dal ransomware (e l’8% di paga le richieste di riscatto).

Il malware è la minaccia in più rapida crescita: il 41% delle aziende ha subito un attacco malware nell’ultimo anno, seguito da phishing e ransomware.

Infine, per il secondo anno consecutivo il 31% delle aziende individua l’errore umano come principale causa di violazione dei dati.

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Claudio Bagnasco

Claudio Bagnasco è nato a Genova nel 1975 e dal 2013 vive a Tortolì. Ha scritto e pubblicato diversi libri, è co-fondatore e co-curatore del blog letterario Squadernauti. Prepara e corre maratone con grande passione e incrollabile lentezza. Ha raccolto parte delle sue scritture nel sito personale claudiobagnasco.com

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