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La recensione di HomePod Mini, meglio tardi che mai?

HomePod Mini è il primo speaker di Apple ad arrivare in Italia. Un po’ tardi rispetto ad altri, avete ragione. Questo però non significa sia automaticamente bocciato, anzi. L’abbiamo quindi utilizzato per qualche tempo e ora siamo pronti a rispondere all’unica domanda che conta: vale la pena acquistarlo?
Proviamo a rispondere in questa recensione.

La recensione di HomePod Mini

HomePod Mini è uno smart speaker, quindi un altoparlante intelligente che sfrutta le capacità di Siri, l’assistente vocale di Apple.
A cosa serve? In realtà potete utilizzarlo per una marea di attività differenti, a partire dalle telefonate. Per avviarne una avrete solo bisogno di un iPhone collegato al medesimo Apple ID. Tutto qui. Il resto lo gestite da HomePod Mini, affidandovi ai microfoni che vantano un’ottima portata e vi consentono di conversare senza rimanere attaccati allo speaker.
In più potete trasferire le chiamate da HomePod Mini al telefono e viceversa semplicemente avvicinando l’iPhone al piccolo altoparlante. Davvero una bella comodità.

HomePod Mini telefonate

HomePod Mini consente anche di inviare messaggi di testo, sia classici sia con WhatsApp e Telegram. Siate però specifici con Siri. Dovete dirle quale app usare, altrimenti opterà automaticamente per iMessage.
E’ inoltre possibile aggiungere promemoria o appuntamenti al vostro calendario, trovare iPhone, iPad e AirTag e usare lo speaker come una sorta di interfono per comunicare con gli altri HomePod presenti in casa o con i dispositivi Apple della famiglia, indipendentemente dal luogo in cui si trovano. Non è una novità assoluta – lo fa anche Alexa, ad esempio – ma è utilissimo se avete una casa molto grande o se avete una famiglia numerosa.
Ecco, una piccola specifica: Interfono non avvia una comunicazione bidirezionale. Non è come una telefonata interna per capirci. Semplicemente inviate un messaggio vocale.

Il piccolo altoparlante intelligente della Mela si integra perfettamente con HomeKit per aiutarvi a controllare la smart home. Peccato solo che questo standard sia un po’ meno diffuso rispetto a quelli usati da Google e Amazon.

Infine abbiamo la funzionalità più classica, quella che consente di porre a Siri le classiche domande con cui tempestiamo gli assistenti vocali: che tempo fa? Quanto è alto Tom Cruise? Come si chiama l’ultimo film di Spider-Man?

La qualità del suono

HomePod Mini recensione qualità audio

Fino ad ora abbiamo parlato della parte smart, ma siamo pur sempre di fronte ad uno speaker, nato quindi per riprodurre musica.

Per garantire un risultato ottimale Apple ha puntato su un driver full-range personalizzato, su un rivestimento studiato appositamente e sul chip S5, che abilita l’audio computazione e utilizza complessi algoritmi per adattare la resa in tempo reale.
Il risultato è un suono molto nitido, che separa gli strumenti, offre buoni bassi e alti cristallini. Al massimo volume poi non c’è alcun segno di distorsione.

Sappiate inoltre che HomePod Mini supporta il multiroom quindi volendo potete riprodurre la stessa canzone in tutta la casa. Oppure no. Vi basta dire “Ehi Siri, riproduci un po’ di jazz in cucina” per evitare che tutti quanti ascoltino la stessa musica.
Avete anche la funzionalità Stereo che può tornare utile principalmente se accoppiate questo speaker alla vostra Apple TV.

La recensione di HomePod Mini: i difetti

Ora però arriva la prima brutta notizia: HomePod Mini NON supporta Spotify. Potete usare Apple Music, Deezer o la cara e vecchia radio.

Questo prodotto inoltre può essere configurato solo con iPhone, quindi se avete un device Android non potete utilizzarlo. Da un lato questo fa si che gli sviluppatori Apple si siano concentrati al 100% sull’integrazione con l’ecosistema, dall’altra taglia fuori molti consumatori. Una scelta di brand che tutto sommato di aspettavamo dall’azienda di Cupertino.

C’è poi un altro limite che riguarda il nostro Paese: il riconoscimento delle persone in Italia non funziona, almeno per ora. HomePod Mini non distinguerà i membri della famiglia e non potrà quindi personalizzare al meglio l’esperienza come accade con Google Home e Amazon Echo.
Ad esempio, se gli chiederete di fare una telefonata lo farà usando l’account della persona che ha configurato lo speaker.

E la privacy?

Come da tradizione, Apple si dimostra sensibile in tema di privacy. Ecco perché questo piccolino si attiva solo quando sente “Hey Siri”. Le registrazioni poi non vengono inviate continuamente al server e ogni richiesta viene associata ad un identificatore casuale e non ai vostri dati personali. Tutte le richieste personali invece, come i messaggi, vengono elaborate all’interno del device, senza inviare le informazioni all’estero. E, da ultimo, le comunicazioni tra il dispositivo e la smart home sono criptate.

Il design

HomePod Mini recensione design

Concludiamo parlando del design. Di base è una sfera dalle dimensioni contenute che è stata rivestita da una rete in plastica che al tatto sembra tessuto. Nella parte superiore abbiamo un pannello touch retroilluminato che vi permette di controllare la riproduzione e che abbiamo trovato molto comodo.

Apple ha preso molto sul serio il suo impegno verso l’ambiente quindi il 99% delle terre rare usate per questo prodotto è riciclato, il 90% della plastica della rete è riciclato e la confezione è fatta di fibre di legno che sono riciclate oppure provengono da foreste gestite in modo responsabile.

HomePod Mini è disponibile in 5 colori: bianco, grigio siderale, arancione, blu o giallo come il nostro.

La recensione di HomePod Mini: ne vale la pena?

HomePod Mini arriva da noi un po’ in ritardo rispetto ad altri smart speaker e in più parte svantaggiato perché Siri, pur avendo dieci anni, non è ancora in formissima rispetto alla concorrenza. Ogni tanto non capisce, fa ancora fatica a comprendere i titoli dei brani musicali e per ora non distingue i membri della famiglia.
Se però siete già immersi nell’ecosistema Apple, con 99 euro potete portarvi a casa un nuovo componente della famiglia che gestisce la smart home, vi offre una qualità audio elevata, vi permette di effettuare chiamate e all’occorrenza funziona come un interfono.
Insomma, non è affatto male ma dipende da cosa state cercando.

PRO

  • Piccolo ed elegante
  • Ricco di funzionalità
  • Ottima qualità dell’audio
  • Privacy al primo posto

CONTRO

  • Non supporta Spotify
  • Si configura solo con iPhone
  • Il riconoscimento delle persone non funziona in Italia

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Erika Gherardi

Amante del cinema, drogata di serie TV, geek fino al midollo e videogiocatrice nell'anima. Inspiegabilmente laureata in Scienze e tecniche psicologiche e studentessa alla magistrale di Psicologia Clinica, dello Sviluppo e Neuropsicologia.

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