Degli influencer si parla sempre di più, non fosse altro che per un motivo: le professioni si stanno progressivamente spostando dal mondo tridimensionale a quello virtuale.
Inoltre, quello nato come modo un po’ estemporaneo di guadagnarsi da vivere, si sta istituzionalizzando sempre di più, con una serie di conseguenze inevitabili.
Ad esempio, già lo scorso ottobre in Italia è nato Assoinfluencer, il primo sindacato di categoria, se così si può dire.
Influencer e creator, poi, hanno addirittura fatto causa al Montana. Cioè al primo stato americano che ha bandito TikTok dal proprio territorio.
Ma un mestiere che si istituzionalizza, oltre gli onori ha anche alcuni oneri. E così in Francia è stata approvata una legge che regolamenta il settore.
I guadagni degli influencer: il report annuale di DeRev
A prescindere dal nostro interesse per creator e influencer, una domanda ci attanaglia: quali sono i guadagni degli influencer?
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Almeno per quanto riguarda il nostro Paese, una risposta puntuale la fornisce ogni anno DeRev, società di strategia e comunicazione digitale. Che ha appena pubblicato il istino degli influencer per il 2023. Dopo il 2021 e il 2022 (del report dello scorso anno vi avevamo dato notizia) siamo così giunti alla terza edizione.
Scopriamo dunque i guadagni aggiornati degli influencer in Italia.
Come leggere il report
In un articolo pubblicato sul sito di DeRev mercoledì 5 luglio, in cui si presentano i guadagni degli influencer in Italia nel 2023, viene illustrato il modo in cui il listino è stato stilato.
Possiamo leggere che “il tariffario riporta un range di compenso medio in cui un influencer oscilla, a seconda della complessità del contenuto richiesto e del suo grado di autorevolezza presso il proprio pubblico, nonché del settore in cui opera. Il tutto partendo dalla classificazione degli influencer sulla base di due fattori analitici (numero di follower ed Engagement Rate).
Il costo per post riportato dal listino utilizza un parametro unitario, ma quasi sempre non si tratta di un post unico ma di una collaborazione che prevede la creazione di più contenuti o la combinazione con un set di storie.”
Il mercato cresce. Ma…
Il tariffario riflette la crescita del mercato dell’influencer marketing, in Italia come nel mondo.
Nel 2021, nel nostro Paese si era registrato un +15% rispetto al 2020, il raggiungimento di volumi di circa 280 milioni in Italia e 450.000 nuovi posti di lavoro generati.
Nel 2022, il giro di affari in Italia è salito a 308 milioni di euro (a livello globale siamo arrivati a 16,4 miliardi), con un +10% rispetto all’anno precedente.
DeRev stima che nel 2023 potrebbe verificarsi un ulteriore salto in avanti del 13%, che porterebbe il volume degli affari a 348 milioni di euro.
Tuttavia ci sono due ma. Il primo lo esprime Roberto Esposito, CEO di DeRev. Esposito ha detto: “In questo caso notiamo un rallentamento del mercato italiano rispetto a quello internazionale, che dovrebbe crescere il doppio. Si tratta di una conseguenza della revisione da parte delle aziende degli investimenti in marketing, che in Italia (e in Europa, in generale) è più accentuata che in USA”.
Chi sale e chi scende
Dicevamo dei due ma. Il secondo è dato dal fatto che, se i guadagni degli influencer crescono su alcuni social, altre piattaforme mostrano un chiaro calo di interesse. Da parte degli influencer e dei creator, evidentemente specchio di quello degli utenti.
Emblematico il caso di Facebook, dove – ad esempio – per garantirsi 100 euro per un post occorre avere circa 50.000 follower, un numero che un paio di anni fa assicurava 250 euro a contenuto.
Instagram e TikTok oscillano. Per quanto riguarda Instagram, la crescita maggiore dei compensi (+14,5% rispetto al 2022) è per chi ha fino a 300.000 follower, mentre per i cosiddetti mega influencer la crescita è stata appena del +1%. Il dato è interessante: gli utenti, leggiamo nel report, “si sono stancati di celebrity lontanissime e prediligono creator che gli parlano in modo autentico di temi sostanziali e coincidenti con i loro reali interessi”.
Vale il contrario per TikTok: crescono del +10,5% i compensi di chi ha tra i 300.000 e il milione di follower e calano quelli dei più piccoli. Il motivo ce lo spiega nuovamente DeRev: “L’algoritmo consente a molti e facilmente di ampliare la community ed emergere, con il risultato che i brand considerano affidabili soltanto i creator con un numero di follower consolidato e alto.”
- Polesana, Maria Angela (Autore)
Una panoramica per settori
Per quanto riguarda i vari settori, il Fashion & Beauty consolida il suo primato, passando addirittura dal 15% del mercato nel 2022 al 25%.
Secondo e terzo posto rispettivamente per il Gaming (12,9%) e il Travel & Lifestyle (12,5%).
Nel 2023 hanno fatto importanti balzi in avanti il settore Sport (dal 4% al 12%) e quello del Family, Parenting & Home (dal 6% al 10,7%). Mentre l’Health & Fitness è sceso dal 13% al 6,8%.
Ultimo aggiornamento 2024-10-06 / Link di affiliazione / Immagini da Amazon Product Advertising API
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