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Agcom, in arrivo la stretta sugli influencer: ecco cosa cambia

Approvate le nuove linee guida

Che gli influencer siano figure sempre più centrali, anche nel nostro Paese, lo testimoniano una grande quantità di esempi e numeri.

Si pensi ad esempio al clamore suscitato da quello che potremmo definire il caso Chiara Ferragni-Balocco, e su cui non ci soffermiamo solo perché in questi giorni ne sono piene le cronache. Se poi ci fosse bisogno di dati, in un articolo dello scorso ottobre abbiamo riportato gli esiti di Italiani & Influencer, una ricerca condotta da BVA Doxa in collaborazione con Buzzoole e Mondadori Media. Da cui veniamo a sapere che oltre 27 milioni di italiani adulti seguono almeno un influencer sui social, con un aumento del +17% dal 2022 al 2023.

È peraltro una categoria, quella degli influencer, sempre più consapevole di sé: è dell’ottobre del 2022 la nascita del primo sindacato che li rappresenta.

Sempre più importanza e una raggiunta ufficialità significa anche necessità di norme. Ecco quindi che, in Italia, Agcom ha stabilito alcune regole sugli influencer. Scopriamole.

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Agcom: nuove regole sugli influencer

Le regole sugli influencer stilate da Agcom, l’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, sono state pubblicate sul sito ufficiale dell’autorità nella giornata di mercoledì 10 gennaio.

Leggiamo che “il Consiglio dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, nella riunione del 10 gennaio, a seguito di una consultazione pubblica ampiamente partecipata, ha approvato all’unanimità le Linee guida volte a garantire il rispetto da parte degli influencer delle disposizioni del Testo unico sui servizi di media audiovisivi.”

Agcom, gli influencer e la necessità di intervento

Per quanto mai citato esplicitamente, sembra evidente che la necessità di normare l’attività degli influencer da parte di Agcom sia derivata anche dalla recente e già citata querelle Ferragni-Balocco.

Leggiamo infatti nel comunicato che “la crescente rilevanza e diffusione dell’attività degli influencer, definiti come soggetti che creano, producono e diffondono al pubblico contenuti audiovisivi, sui quali esercitano responsabilità editoriale, tramite piattaforme per la condivisione di video e social media, ha sollecitato l’Autorità ad intervenire.”

I destinatari delle linee guida

Le linee guida pensate da Agcom riguardano gli influencer con maggior seguito.

I destinatari sono coloro che hanno almeno un milione di follower (sommando le varie piattaforme o social media), e che “hanno superato su almeno una piattaforma o social media un valore di engagement rate medio pari o superiore al 2% (ossia, che hanno suscitato reazioni da parte degli utenti, tramite commenti o like, in almeno il 2% dei contenuti pubblicati).”

Ricordiamo che secondo DeRev, che ogni anno ci mostra i guadagni degli influencer nel nostro Paese, il giro di affari del 2023 è stato di circa 348 milioni di euro.

Gli influencer come fornitori di contenuti audiovisivi

In sintesi, Agcom spiega che i maggiori influencer devono sottostare alla disciplina del Testo Unico dei servizi media audiovisivi (Tusma).

Tra le regole, in caso di contenuti in cui siano inseriti riferimenti a prodotti, gli influencer dovranno riportare una scritta in cui sia evidenziata “la natura pubblicitaria del contenuto in modo prontamente e immediatamente riconoscibile.”

Inoltre sono previsti “sistemi di trasparenza e riconoscibilità degli influencer, che dovranno essere chiaramente individuabili e contattabili”.

Ci saranno poi una serie di precise misure in materia di comunicazioni commerciali e di tutela dei diritti della persona, con un meccanismo di richiami e ordini per l’eventuale rimozione o adeguamento dei contenuti.

Per chi contravverrà alle regole, sono previste sanzioni da 10.000 a 250.000 euro per quanto riguarda la trasparenza pubblicitaria, e da 30.000 a 600.000 euro relativamente agli obblighi di tutela dei minori e di trasparenza societaria.

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Il tavolo tecnico

Le linee guida di Agcom sugli influencer prevedono anche l’avvio di un tavolo tecnico per l’adozione di un codice di condotta che definisca le misure a cui gli influencer si dovranno attenere.

Il codice “sarà redatto nel rispetto dei principi che informano le Linee guida e prevederà sistemi di trasparenza e riconoscibilità degli influencer che dovranno essere chiaramente individuabili e contattabili.”

Al tavolo parteciperanno anche soggetti che solitamente non rientrano nel perimetro normativo e regolamentare dell’Autorità, come quelli che popolano il mondo dell’influencer marketing, quindi non solo influencer, ma anche “soggetti che operano quali intermediari tra questi e le aziende”.

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Claudio Bagnasco

Claudio Bagnasco è nato a Genova nel 1975 e dal 2013 vive a Tortolì. Ha scritto e pubblicato diversi libri, è co-fondatore e co-curatore del blog letterario Squadernauti. Prepara e corre maratone con grande passione e incrollabile lentezza. Ha raccolto parte delle sue scritture nel sito personale claudiobagnasco.com

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