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MobileTech

Prodotti e servizi: il nuovo binomio di Nokia

Abbiamo chiesto ad Alberto Matrone, VicePresident Eastern Europe di HMD Global, di raccontarci la Nokia del presente e del futuro

Incontro Alberto Matrone in un angolo dello stand di HMD Global, quello dedicato ai nuovi prodotti Nokia lanciati in occasione del MWC 2022: Nokia C2 2nd edition, Nokia C21 e Nokia 21 Plus. Sono tutti prodotti di fascia bassa, con prezzi che vanno da 109 a 149 €. Una scelta curiosa visto che le aziende tendono a sfruttare la fiera di Barcellona per presentare il proprio top di gamma o dei prodotti di fascia media che vengono considerati dei flagship killer, ossia device più economici ma con caratteristiche premium, capaci di dare del filo da torcere a smartphone che magari costano il doppio o addirittura il triplo.

Matrone, VicePresident Eastern Europe di HMD Global, mi spiega che i nuovi arrivi rientrano in una strategia più ampia. Non c’è la voglia di stupire con effetti speciali ma quella di offrire ai consumatori una vasta gamma di prodotti, – che vanno dai feature phone, come Nokia 105, ai flagship, come Nokia XR20 – che possa soddisfare tutte le esigenze e tutti i consumatori.

Prodotti e servizi: due facce della stessa medaglia

Intervista Alberto Matrone HMD Global
Alberto Matrone, VicePresident Eastern Europe di HMD Global,

Gli smartphone sono solo una parte del mondo HMD Global: “In questo momento stiamo sviluppando prodotti e servizi, che abbiamo già introdotto e continueremo a introdurre – mi racconta Alberto Matrone – Abbiamo l’HMD Soft Lock, una protezione per prodotti che vengono, ad esempio, dati in leasing. Quindi io ti vendo il prodotto con una quota base mensile, con questo Soft Lock che ti aiuta a sbloccare inizialmente il prodotto però, nel caso in cui tu non pagassi la rata mensile, ti viene bloccato.”

Il Soft Lock ovviamente non è un servizio diretto al consumatore ma una funzionalità che avvicina ulteriormente Nokia al mondo business, settore in cui – racconta Matrone – il brand sta crescendo in maniera importante. La ragione principale è la sicurezza: rispetto ai competitor HMD Global tende ad aggiornare più spesso, più rapidamente e più a lungo i suoi device, rendendo i telefoni aziendali decisamente più sicuri.
Il principio è molto semplice: non seguiamo procedure lunghe. – mi spiega Alberto Matrone – Quando arriva un patch non la certifichiamo, la valutiamo e dopo tre mesi la mandiamo al cliente finale. Nel momento in cui è disponibile su Google viene testata sui nostri terminali e viene mandata durante la notte. Questa è una sicurezza maggiore per le enterprise. E stiamo vedendo grandi risultati.”

L’idea di HMD Global quindi è quella di abbinare l’hardware ai servizi, senza però dimenticare i due pilastri portanti del brand Nokia: la già citata security e la solidità dei prodotti.
“Se tu vedi tutti i nostri prodotti di fascia medio-alta, hanno quel valore aggiunto, con 3 anni di aggiornamento del sistema operativo, 3 anni di security patch, 3 anni di garanzia. E nei 3 anni qualsiasi problema tecnico lo risolvo, nei 3 anni avrò sempre un update di piattaforma, avrò sempre gli aggiornamenti di sicurezza mensili. Tra l’altro con alcune imprese arriviamo addirittura a raggiungere un quarto anno, anche di garanzia.”

Vitale poi la protezione dei dati di coloro che scelgono Nokia: “Il nostro datacenter, dove raccogliamo i dati di tutti i clienti a livello internazionale, è situato in Finlandia. Con tutte le caratteristiche richieste dall’Europa e dalla Finlandia in termini di protezione dei dati. Questo è qualcosa che stiamo cercando di spiegare sempre di più ai clienti. Tutto quello che condividi con noi è seduto in un server in Finlandia che rispetta tutte le normative europee.”

Nokia e la crisi dei chip

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Mentre Matrone mi racconta i risultati e i progetti futuri di Nokia, non posso fare a meno di chiedermi come HMD Global stia vivendo la crisi dei chip. Insomma, hanno presentato tre nuovi prodotti a Barcellona, che però arriveranno sul mercato ad aprile. Sembra il segno di una produzione forse un po’ rallentata rispetto al passato.
Anche noi abbiamo assolutamente sofferto questa mancanza di chipset – mi conferma Alberto Matrone – Però devo dire che siamo riusciti a programmare in maniera adeguata rispetto a quelle che potevano essere le mancanze.”
E poi, mi fa notare il VicePresident Eastern Europe di HMD Global, l’azienda finlandese produce milioni di feature phone che, uniti al mondo smartphone, rendono Nokia uno dei brand più rilevanti al mondo; questo ha permesso alla società di reperire sempre tutto il necessario, seppur con qualche difficoltà rispetto al passato.

Da Nokia ad HMD Global: cosa è cambiato?

Prima di salutare Matrone, ne approfitto per chiedergli come si sia evoluta Nokia in questi anni. In fondo lui era in Nokia quando la società ancora si chiamava così e poi è entrato in HMD Global post-acquisizione del marchio.
Sono entrato in Nokia nel 1991. Abbiamo seguito tutto lo sviluppo della tecnologia. Abbiamo seguito lo sviluppo del 3G, abbiamo seguito un mercato dove c’era una corsa alla tecnologia ma anche una guida attenta da parte dei grandi operatori, che definivano un po’ quelle che dovevano essere le implementazioni del mercato. Poi c’è stata un’evoluzione in cui il mondo delle comunicazioni l’hanno guidato, in maniera diversa, anche i social network – mi racconta – La cosa importante per me è che, se io torno al 1991 e vedo dove siamo oggi, mi rendo conto che, nonostante la pandemia e nonostante tutto, abbiamo avuto lo sviluppo del 5G, e già si parla del 6G. Insieme al 6G ti mettono le macchine iper connesse… Insomma, è un mondo che ha dimostrato in oltre 30 anni di essere in continua evoluzione, in continua crescita. Ora si tratta di fare più formazione e di muoversi in un’ottica ecosostenibile, che è la cosa più importante non per noi, ma per voi, per la tua generazione.”

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Erika Gherardi

Amante del cinema, drogata di serie TV, geek fino al midollo e videogiocatrice nell'anima. Inspiegabilmente laureata in Scienze e tecniche psicologiche e studentessa alla magistrale di Psicologia Clinica, dello Sviluppo e Neuropsicologia.

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