Perché la pedante e acutissima Jessica Fletcher è un personaggio immortale

La notizia è stata resa pubblica la sera di mercoledì 11 novembre. Ma la figlia di dieci anni di chi sta redigendo questo articolo lo ha scoperto solo l’indomani, giovedì 12, a colazione. E ha commentato con queste parole: “Papà, è morta Jessica Fletcher”.

Dicendo così, allo stesso tempo, una cosa vera e una falsa. Quella vera è che moltissimi telespettatori di ogni angolo del pianeta identificavano Angela Lansbury con la mitica Signora in giallo.

Quella falsa ci induce a un ragionamento più ampio, che parte dalla grande attrice scomparsa e dal suo personaggio più conosciuto e amato.

La scomparsa di Angela Lansbury

Mercoledì 11 novembre, dunque, è scomparsa Angela Lansbury. La formidabile attrice britannico-irlandese naturalizzata americana si è divisa tra teatro, cinema e televisione.

Non è questo il luogo per ripercorrere la sua folgorante carriera, che l’ha vista lavorare per registi del calibro di Frank Capra e Orson Welles. E che l’ha vista premiata con una serie di importanti riconoscimenti, fino all’Oscar alla carriera nel 2014.

E dal 1984 al 1996, Lansbury è stata la straordinaria protagonista de La signora in giallo (il cui titolo originale è Murder, She Wrote), serie televisiva composta da 12 fortunatissime stagioni, a cui sono seguiti 4 film per la TV girati tra il 1997 e il 2003.

Ma perché l’infallibile Jessica Fletcher, scrittrice di gialli con un’abilità sorprendente nel risolvere delitti, ha avuto un successo planetario? Successo che dura tuttora, siccome in svariati Paesi La signora in giallo continua a essere inclusa nei palinsesti televisivi?

Il successo de La signora in giallo: Angela Lansbury

Se dovessimo pensare ai motivi per cui, a distanza di quasi trent’anni dall’ultima stagione de La signora in giallo, Jessica Fletcher è ancora nel cuore di tanti telespettatori di tutto il mondo, non potremmo non iniziare da lei, Angela Lansbury.

Attrice di grande finezza, nel vestire i panni della scrittrice di successo, un po’ ficcanaso ma dal fiuto acutissimo, Lansbury ci ha mostrato tutto il suo repertorio, da impareggiabile caratterista qual è stata.

Jessica Fletcher è donna di robusta moralità ma ingenua e giocosa con gli amici. Per cui Lansbury tratteggia il suo più celebre personaggio caricandola di una serie di irresistibili espressioni. Jessica sa ridere a crepapelle delle battute del suo amico Seth, il medico di Cabot Cove. Ma poi, quando alla resa dei conti deve incastrare l’omicida di turno, ecco che si fa serissima. E nella sua tirata moralistica, in cui inchioda l’assassino ricostruendo fin nei dettagli la dinamica del delitto, riecheggiano echi shakespeariani.

E noi lì, all’ora di pranzo, con la bocca aperta e la forchetta a mezz’aria, a pendere dalle labbra di Jessica.

I personaggi

Ogni narrazione, visiva o scritta che sia, funziona quando i personaggi rispondono a due caratteristiche. Ossia: ciascun personaggio deve essere coerente e credibile preso singolarmente, e l’insieme dei personaggi che popolano una vicenda deve essere ben amalgamato.

Entrambe le virtù sono presenti in abbondanza ne La signora in giallo. Buoni e cattivi sono ben identificabili, ma i buoni hanno le loro debolezze e i cattivi non difettano di una qualche virtù.

E poi nei personaggi fissi, dal già citato medico allo sceriffo, gli spettatori posso riconoscere alcune caratteristiche immutabili: c’è il simpatico, l’imbranato, il furbetto, il saggio…

La trama

Certamente, un ruolo importante lo ha avuto anche la trama. Ogni episodio del telefilm è un piccolo giallo perfetto.

In 45 minuti si seguiva sempre lo stesso canovaccio: omicidio (nelle battute iniziali o quasi), indagine di Jessica Fletcher, sospetti da parte di qualcuno sul personaggio sbagliato, scetticismo di Jessica, che prosegue nelle indagini sino a trovare il vero assassino.

Per cui, questa ripetitività da una parte rassicurava lo spettatore. Ma dall’altra, la molteplicità delle soluzioni offriva una bella varietà.

Insomma: bastavano le prime note della (peraltro amabile) sigla per correre davanti alla TV.

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Jessica Fletcher, garbo e intelligenza per tutti

La signora in giallo, dunque, era un telefilm per famiglie. Il lieto fine era garantito, ed eventuali tensioni erano tutte sciolte al termine di ogni episodio.

Tuttavia, era un intrattenimento di alto livello: a partire proprio dalle virtù attoriali di Angela Lansbury e di molti degli altri attori coinvolti nella serie. Per proseguire con una trama piuttosto lineare ma mai priva di colpi di scena.

Era impossibile non voler bene a quella ficcanaso di Jessica, a suo modo ribelle alle regole, determinata sino alla cocciutaggine, incline a fare la morale ma assolutamente incorruttibile.

Tutti, a seconda dell’età, abbiamo sognato di avere una nonna o una madre così. O di essere lei.

Per cui, tornando a quanto dicevamo all’inizio, la figlia dell’estensore di questo articolo ha detto una cosa falsa: Jessica Fletcher è un personaggio immortale.

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