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La recensione di Samsung Galaxy XCover7, uno smartphone “da maltrattare”

Di solito, quando proviamo uno smartphone, facciamo attenzione a non farlo cadere. Ma durante i testi per la recensione di Samsung Galaxy XCover7, abbiamo invece fatto di tutto per “maltrattarlo”: è uno smartphone rugged, progettato per resistere a condizioni estreme e anche a qualche caduta. A differenza di tanti rivali in questa categoria, però, ha un profilo piuttosto sottile e tante funzionalità interessanti — fra cui una batteria rimovibile. Per stare in un prezzo da 379 euro al lancio (anche se online lo abbiamo già visto scontato di molto), Galaxy XCover7 rinuncia a diverse qualità che ci aspetteremmo in un smartphone Samsung. Il punto, quindi, sta nel capire se questo dispositivo fa per voi. Vi aiutiamo a capirlo in questa recensione di Samsung Galaxy XCover7.

La nostra recensione di Samsung Galaxy XCover7

Ci sono smartphone “Galaxy” che costano poco più di cento euro, altri che valgono anche una dozzina di volte tanto. La gamma XCover, però, è un caso a parte: si tratta della gamma rugged del colosso coreano. Se non conoscete il termine, l’aggettivo “rugged” designa quei dispositivi pensati per resistere in condizioni estreme. Sono pensati per chi lavora lontano da una scrivania, oppure per chi fa sport ed escursioni ai quali un normale smartphone non resisterebbe. +

XCover7 ha quindi un look e caratteristiche che gli altri smartphone Samsung Galaxy non hanno. Ma ha anche diverse caratteristiche in comune. A cominciare un confezione sottile e contenente solamente il cavo USB-C/USB-C, oltre allo smartphone.

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Un design semplice ma resistente

Lo smartphone però, ancora prima di accenderlo, rivela la propria unicità. Ha un corpo in plastica resistente, che potete facilmente aprire per svelare uno slot per la batteria rimovibile, oltre che per nanoSIM e scheda microSD. Qualcosa che non si vede più spesso su uno smartphone.

Sempre più comune, invece, il tasto programmabile sul lato sinistro del dispositivo. Anche se in questo caso troviamo un grande tasto ruvido e dal clic soddisfacente, che potete riconoscere e premere anche indossando i guanti.

Pulsante azione recensione Samsung Galaxy XCover7

Sull’altro lato trovate invece i tasti per il volume e quello per lo sblocco. Inoltre, potete vedere e sentire al tatto le scanalature che, insieme a quelle sul retro, rendono fermissima la presa sullo smartphone. Non avrete bisogno di cover per reggerlo meglio. Né per proteggerlo. Galaxy XCover7 ha ottenuto la certificazione IP68 per la resistenza ad acqua e polvere. Inoltre, ha superato i test MIL-STD-810H che ne attestano la capacità di sopravvivere a cadute fino a 1,5 metri di altezza.

In basso trovate la porta USB-C, insieme all’unico speaker del dispositivo (che ha comunque un volume discreto, seppur privo di buoni bassi).

porte d'ingresso recensione Samsung Galaxy XCover7

Samsung ha lavorato bene all’ergonomia di questo dispositivo, soprattutto se paragonato ad altri telefoni rugged. Lo spessore appena oltre al centimetro non è poi così distante da quello cui siamo abituati in altri smartphone, se si tiene conto del fatto che questo spessore include la fotocamera: non c’è nessun “bump”. Inoltre, la copertura esce un po’ oltre il display, per evitare che si rompa (seppur sia un display in E il peso di 240 grammi non è certo basso, ma nell’uso quotidiano non infastidisce particolarmente: diversi smartphone con queste diagonali pesano appena qualche decina di grammo in meno.

E poi, a differenza di molti rugged, non rinuncia del tutto lo stile. Il pulsante azione (XCover Key) e il cerchio della fotocamera posteriore in arancione ci piacciono, con il loro look “sportivo”.

Un display resistente, ma non particolarmente luminoso

Samsung ci ha abituato, sui suoi telefoni di punta, a display a dir poco splendidi. Sul suo rugged, l’azienda coreana si accontenta di molto meno. Il display LCD da 6,6 pollici con risoluzione FHD+ offre una qualità discreta d’immagine, con bei colori. Ma rispetto al contrasto dei display AMOLED che troviamo anche in questa fascia di prezzo, c’è un abisso.

display recensione Samsung Galaxy XCover7

La frequenza di aggiornamento resta a 60Hz, ma è soprattutto la luminosità che potrebbe fare meglio: 600 nits. Che per un dispositivo pensato anche e soprattutto per chi sta molto all’aperto, non è proprio ideale sotto il sole.

Ottima, invece, la copertura in Gorilla Glass Victus+, che assicura un grado di protezione decisamente sopra la media di questa fascia di prezzo. Le cornici sono un po’ troppo larghe, ma se è un compromesso per aumentare la resistenza, ci stiamo.

Non trovate, tuttavia, alcun lettore di impronte sotto il display (né da nessun’altra parte).

Prestazioni sottotono (ma c’è il software di Samsung per quattro anni)

Galaxy XCover7 è equipaggiato con un processore octa-core Dimensity 6100+, abbinato a 6 GB di RAM. La memoria interna offre 128 GB di spazio, espandibili fino a 1 TB con una scheda microSD. L’aggiunta della microSD può aiutare chi scatta molte fotografie e fa molti video. Ma per il resto il comparto tecnico risulta decisamente inferiore alla media per il prezzo.

Questo non significa che non basti per l’utilizzo quotidiano: chi come noi testa molti smartphone nota qualche ritardo nell’aprire le app più pesanti e i giochi, ma nulla che dia davvero fastidio. Potete anche giocarci senza troppi problemi, se sapete accontentarvi.

Gioca a favore di Galaxy XCover 7 il software Samsung: One UI 6.0 ha forse qualche app di troppo all’avvio (soprattutto se non usate le app Samsung), ma è fatto bene — decisamente meglio di molti sistemi operativi per smartphone rugged. E poi c’è il supporto di ben quattro versioni di Android e cinque patch di sicurezza.

Ottima la connettività 5G dual-SIM, il Wi-Fi 5, il Bluetooth 5.3 e l’NFC per i pagamenti contactless. La velocità della porta USB, tuttavia, è ferma alla 2.0.

Recensione Galaxy XCover7: fotocamera salvata dalla magia software Samsung

fotocamera recensione Samsung Galaxy XCover7

Sul retro trovate solamente una fotocamera, da 50MP: e non è necessariamente una brutta cosa. Diversi altri smartphone hanno tre o quattro fotocamere, ma quelle di supporto sono tanto pessime che finite comunque per usare solo la principale. E, tutto sommato, la fotocamera di Galaxy XCover7 non ci ha deluso durante questa recensione — anche se è soprattutto merito del software Samsung.

In piena luce, le foto hanno molti dettagli e l’algoritmo Samsung fa risaltare i colori in maniera decisamente più brillante di quanto ci aspetteremmo. La fotocamera rinuncia spesso a un po’ di fedeltà per avere un risultato più appetibile per i social, e in questa fascia di prezzo pensiamo sia la soluzione migliore. Quando i contrasti di luce si fanno maggiori, soprattutto la sera, la qualità scende. Restano utilizzabili, grazie a un buon bilanciamento, ma spariscono molti dettagli.

Meno efficace il risultato nei video, che potete registrare in Full HD a 30 frame per secondo. Ma la vera delusione la dà la fotocamera frontale da 5MP, che anche con la giusta luce riproduce imprecisioni e artefatti.

Scatti di prova

Due pokémon e un cubo di rubik
Un pupazzo di Stranger Things davanti alla libreria
Pianta grassa in vaso davanti a un giardino
Poster di One Piece, con tutti i villain della saga di Wano
Pianta edera in vaso
Un corno francese blu
Un giocattolo in legno, colorato
Campanile di Stezzano, Bergamo
Chiesa parrochiale di Stezzano, Bergamo
Luce accesa in salotto, troppi aloni di luce
Cespuglio in un giardino

    Batteria removibile, ma non eccezionale

    La batteria da 4050 mAh risulta meno capiente di molti smartphone in questa fascia di prezzo. Ma ci ha sempre permesso di arrivare a fine giornata senza troppi problemi: basta ricordarsi di ricaricarla di notte. La ricarica a 15W non batterà alcun record di velocità, per cui armatevi di pazienza.

    recensione Samsung Galaxy XCover7 batteria

    Interessante, invece, la possibilità di scambiare velocemente la batteria. Ma al momento sul sito Samsung non abbiamo trovato le batterie di ricambio, né un caricabatterie esterno. Questo tipo di accessori farebbe la differenza, sia per chi lavora che per assicurare longevità maggiore al dispositivo. Speriamo che Samsung le porti presto sul mercato.

    Recensione Samsung Galaxy XCover7: conclusioni

    Se leggessimo solamente le caratteristiche tecniche, come processore e fotocamera, accanto a un prezzo di 379 euro, non potremmo consigliare Samsung Galaxy XCover7 al termine di questa recensione. A questo prezzo si trova hardware superiore, fra gli smartphone “normali”. Ma questo non è uno smartphone normale.

    Nella categoria dei rugged, la prima cosa che conta è il rapporto fra resistenza e design. In questo, il rugged di Samsung convince appieno: risulta resistente e ben costruito, pur con dimensioni e peso vicini a quelli di uno smartphone “normale”. Il software coreano lo aiuta molto, inoltre, ha sopperire i limiti hardware della fotocamera e del processore. Non c’è software che possa rimediare alla luminosità un po’ troppo bassa o alla ricarica lenta (ma anche alla fotocamera da selfie anacronistica).

    Ci sono alternative che costano la metà, ma risultano talmente spessi e voluminosi da essere inutilizzabili. Samsung invece offre un compromesso migliore fra smartphone classici e rugged, anche se forse lo fa per un prezzo di listino un po’ troppo alto. Online, però, lo abbiamo già visto con un prezzo decisamente più basso: attorno ai 300 euro, diventano un buon acquisto per un rugged che riceverà quattro anni di aggiornamento. Soprattutto se dovessero arrivare batterie extra e caricabatterie esterni.

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    Stefano Regazzi

    Il battere sulla tastiera è la mia musica preferita. Nel senso che adoro scrivere, non perché ho una playlist su Spotify intitolata "Rumori da laptop": amo la tecnologia, ma non fino a quel punto! Lettore accanito, nerd da prima che andasse di moda.

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