È disponibile da qualche giorno il nuovo libro di Marco Bracconi, intitolato La Mutazione. Un testo che affronta un’importante riflessione su quanto avvenuto negli ultimi mesi. Gli eventi della prima metà del 2020 hanno cambiato la nostra società in maniera importante, ben oltre il distanziamento sociale. E tra i protagonisti di questo cambiamento c’è la Rete, il web. Un mondo che si è dimostrato non solo importante, ma assolutamente fondamentale per la nostra struttura sociale.
La Mutazione, una lettera al virus
Marco Bracconi affronta questo volume rivolgendosi direttamente al grande protagonista di questi ultimi mesi: il virus. Questa entità che tutti abbiamo dovuto imparare a conoscere, dai primi segnali preoccupanti in Oriente al rapido e repentino arrivo in Italia e il diffondersi giorno dopo giorno di nuove informazioni, aggiornamenti, scoperte, cambi di regolamentazioni e molto altro ancora.
In tutto questo la società ha avuto bisogno di rivoluzionarsi. Settimane in cui tutti, dalle aziende alle scuole, hanno dovuto rapidamente organizzarsi per riuscire a operare anche a distanza. Il lockdown impediva di uscire, ma l’attività non poteva fermarsi. La chiave era quindi passare dalla Rete, che già da tempo aveva mostrato tali potenzialità, ma che non si erano mai sfruttate su larga scala.
Ed è proprio questo al centro del libro di Bracconi, scrittore e giornalista per la Repubblica a lungo attivo su Robinson, inserto culturale della testata. Il passaggio a un mondo digitale è stato rapido e guidato dalla necessità. Le alternative erano poche e così le rimostranze verso un’evoluzione della società in senso sempre più immateriale si sono messe da parte. Scrive l’autore: “È finita, a tua visita ha azzerato la carica virale di qualsiasi critica a Internet in quanto sistema-mondo“.
Uno sguardo da più punti di vista
Pochi giorni fa siamo stati alla presentazione di questo nuovo volume tenutasi al Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia Leonardo da Vinci. Per l’occasione oltre a Bracconi erano presenti anche Fiorenzo Galli, Direttore Generale del Museo, e Andrea Monda, Direttore de L’Osservatore Romano. Due figure da un certo punto di vista contrapposte, che rappresentano un punto di vista più scientifico e uno più religioso.
Attraverso i loro occhi si è potuto osservare questi cambiamenti, riflettendo su temi centrali legati alle rivoluzioni degli ultimi mesi. Parole che sono risuonate nella mente di tutti gli italiani – chi più, chi meno – e foto che sono circolate ovunque.
Tramite i loro discorsi, il pubblico ha potuto addentrarsi in riflessioni necessarie sulla crescente immaterialità della società. Un mondo che per forza di cose tende al distanziamento, allo smart working, all’eLearning. Una strada che indubbiamente offre dei vantaggi e che è stata fondamentale nel pieno dell’emergenza sanitaria. Al contempo però Bracconi mette in guardia: “abbiamo preso in considerazione le ricadute sulle altre parti del sistema?“. È un punto chiave su cui, qualunque sia la risposta, è importante fermarsi e riflettere.
Ultimo aggiornamento 2024-10-06 / Link di affiliazione / Immagini da Amazon Product Advertising API
Rimani aggiornato seguendoci su Google News!
Da non perdere questa settimana su Techprincess
🎮 Che impatto avranno le elezioni americane sui videogiochi?
🚘 I gadget più strani delle case automobilistiche
🇨🇳 Un gruppo di ricercatori cinesi ha sviluppato un modello di IA per uso militare basato su Llama di Meta
🔍 ChatGPT si aggiorna e ora naviga sul web
Ma lo sai che abbiamo un sacco di newsletter?
📺 Trovi Fjona anche su RAI Play con Touch - Impronta digitale!
🎧 Ascolta il nostro imperdibile podcast Le vie del Tech
💸E trovi un po' di offerte interessanti su Telegram!