Il made in Italy o, per meglio dire, l’hi-tech made in Italy arriva in Norvegia e diventa “green“. L’azienda altolesina Leitner ropeways ha costruito il più grande impianto green del Nord Europa, nella piccola città di Voss Gondol. Stiamo parlando di una cabinovia trifune, una novità in Scandinavia, che dovrebbe dimezzare di molto i tempi di percorrenza tra Voss e la vicina Bergen.
La Leitner ropeways, orgoglio made in Italy
Fondata nel 1888, la Leitner è un’azienda bolzanese conosciuta in tutto il mondo per i suoi impianti a fune, anche se era nata inizialmente come una impresa la cui produzione era concentrata sui macchinari agricoli.
Solo dopo la Seconda Guerra Mondiale la Leitner muove i primi passi per diventare quello che è oggi. Inizia, infatti, ad interessarsi alle macchine adibite al trasporto di persone, forte anche del crescente turismo sulle vicine Alpi.
Negli anni ’70 la Leitner ha provveduto alla cessazione della produzione di macchine agricole, mentre negli anni 90 sono nate le prime filiali estere.
Ad oggi, quest’azienda, conta 65 filiali estere, una decina di impianti produttivi tra Francia e Nord America e 132 centri di assistenza nel mondo.
Viene facile capire, quindi, il perché la Norvegia abbia scelto di affidarsi alla Leitner per la costruzione di una cabinovia.
La cabinovia trifune e non solo
Costata 33 milioni di euro, questo gioiello dell’ingegneria tutta italiana presenta nove cabine Pininfarina ed è inserito nella cosiddetta “green line”, una cornice di mobilità intermodale. Cosa significa?
Significa che non troviamo solo la cabinovia, ma anche una stazione ferroviaria ed un terminal autobus. Grazie all’impiego di questa tecnologia made in Italy sarà possibile dimezzare di molto la distanza tra Voss e Bergen: dalle 2 canoniche ore, basteranno 30 minuti per raggiungere la destinazione, bypassando la tortuosa strada che collega i due centri.
Alla cerimonia di inaugurazione di questa fantastica opera, a testimonianza della sua importanza, hanno partecipato il Ministro norvegese per l’innovazione, Monica Maeland, ed i campioni olimpici Aksel Lund Svindal e Kari Traa. Ai due l’onore di aprire l’impianto con il classico taglio del nastro.
La speranza è quella di poter rilanciare il turismo locale, fermo in una impasse almeno dagli anni 80. Diventa quindi fonte di orgoglio sapere che il made in Italy sia stato capace di apportare un contributo tanto grande quanto utile, diventando anche “green”, muovendo i primi passi verso quella che sembra essere a tutti gli effetti una conquista della Scandinavia.
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