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L’impatto della tecnologia sulle Olimpiadi di Pechino 2022

Organizzare i Giochi Invernali in una città posta a soli 44 m sul livello del mare

Le Olimpiadi di Pechino 2022 sono ormai alle porte. Dal 4 al 20 febbraio infatti la capitale cinese ospiterà i XXIV Giochi Invernali della storia, in un turbillon di emozioni, ricorrenze e tradizioni, dato che la città ha già ospitato nel 2008 i Giochi Estivi.

Una primizia assoluta in tema di olimpismo, che porta con sé anche delle domande, fra cui la più ricorrente: ma dopo aver ospitato le Olimpiadi Estive, come si fa in una località situata a 44 metri sul livello del mare a organizzare le Olimpiadi Invernali? Ecco come la tecnologia impatterà sulla megalopoli asiatica e sui suoi dintorni per ospitare questa rassegna dove, purtroppo, lo spetto della pandemia è ancora molto forte.

L’impatto della tecnologia sulle Olimpiadi di Pechino 2022: sci alpino e sport da budello i più interessati

Il monte Xiaohaituo (Yanqing, 1200m slm) sarà la zona individuata per ospitare le gare più attese: quello dello sci alpino, dove peraltro l’Italia spera di ottenere medaglie pesanti. Come innevare una vetta non altissima? Affidandosi alla tecnologia “Made in Italy” del gruppo TechnoAlpin, con sede a Bolzano: uno dei leader planetari nell’innevamento artificiale, peraltro con grande esperienza a Cinque Cerchi, visto che ha aiutato i vari comitati organizzatori in sei delle ultime otto edizioni dei Giochi Invernali.

Ma non è tutto perchè sempre nella zona della contea di Yanqing troverà spazio l’impianto per gli “sport da budello”: bob, skeleton e slittino. Una pista che si sviluppa su 1,9 km di percorrenza per competizioni note come le ” ‘Formula 1 dei ghiacci”: 16 curve impegnative e al tempo stesso emblematiche, che ricordano le fattezze di un dragone cinese. Una zona ventosa dove conterà molto l’aerodinamica di tutti gli strumenti che gli atleti utilizzeranno in gara: dalle slitte ai caschi, passando per le tute e per la distribuzione dei pesi.

A tal proposito, come ha riportato l’ANSA, Zhang Yuanzhao – membro del laboratorio della galleria del vento della Beijing Jiaotong University – ha reso noto che a metà luglio più di 10 squadre nazionali che parteciperanno alle Olimpiadi invernali hanno completato i test nella galleria del vento e l’analisi dei dati presso il laboratorio. Oltre alle potenze occidentali, notoriamente e tradizionalmente fortissime in queste discipline, Austria e Germania su tutte, c’è grande curiosità per capire come si presenterà il team cinese che, qualificato di diritto in tutte le discipline, in quanto paese organizzatore ha lavorato molto su bob, skeleton e slittino sia in galleria del vento sia con un sistema innovativo di realtà virtuale, al fine di abituare i propri atleti ai tracciati che dovranno affrontare in più manche per cercare di cogliere dei risultati importanti, che costituirebbero una grande sorpresa.

Tecnologia e Olimpiadi di Pechino 2022: la bolla

Se per molti le misure di contenimento ai Giochi di Tokyo, applicate poco meno di cinque mesi fa dal Giappone, erano state parecchio restrittive, questo non è niente rispetto a quanto stanno facendo le autorità locali cinesi.

Qualche giorno fa la vendita dei biglietti per assistere alle gare, che in un primo momento era stata destinata solo agli appassionati locali, è stata stoppata e nei siti olimpici, come mostra un video de “La Repubblica”, sono state costruite imponenti recinzioni per evitare che gli atleti possano venire, in qualsiasi modo, a contatto con la gente comune.

In Cina non si vuole avere, come più volte esternato in questi mesi, anche con dei lockdown rigidissimi, neppure un caso di positività durante i Giochi ed è per questo che le procedure di accesso per i 30.000 ospiti che arriveranno nel corso delle tre settimane per la kermesse, fra atleti, tecnici e giornalisti, saranno molto molto rigide: dalle vaccinazioni ai tamponi quotidiani ai QR code identificativi del green pass.

A tal proposito, in tutte le “sale mensa” delle varie strutture olimpiche, il pranzo verrà trattato solo da robot: ordine, preparazione e consegna, in ambienti monoposto “avvolti” da plexiglass e ben distanziati l’uno dall’altro. 

La questione social in Cina

Paragonare l’edizione dei Giochi 2008 con quella di questo 2022 sarebbe un errore enorme. In quasi 14 anni l’utilizzo e la possibilità istantanea di utilizzare i social è cresciuta talmente tanto che anche le “regole d’ingaggio” sono inevitabilmente cambiate.

Come scrive il Post, il governo di Pechino ha promesso ai partecipanti alla manifestazione l’accesso a internet parzialmente libero nelle zone olimpiche e la rimozione temporanea del Great Firewall, il “muro” che di solito scherma l’accesso a piattaforme come Facebook e YouTube.

Attenzione però, perché di contro, alcune delegazioni – fra cui quella statunitense, quella canadese, quella britannica e quella olandese – hanno invitato i loro atleti a non utilizzare i propri smartphone in Cina, ma a servirsi di dispositivi temporanei per il tempo della trasferta, per evitare tracciamenti di qualsiasi tipo, magari muovendosi con delle VPN per navigazione, messaggistica e caricamento dei post.

Come si svilupperà la cosa? Al momento il CONI, dal canto suo, non ha dato nessun consiglio o imposto alcun tipo di restrizione agli atleti, anche se l’argomento “social” interessa e non poco.

In conclusione, quando mancano poco meno di due settimane alla Cerimonia di apertura dell’evento, si può dire che sulle Olimpiadi di Pechino si addensano diverse perplessità, ma attenzione perchè, come successo per i Giochi di Tokyo, queste “nuvole” potrebbero poi trasformarsi in un trampolino di lancio per convertire le paure in piacevoli momenti.

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