In diversi articoli da noi redatti in queste ultime settimane abbiamo notato come, nei confronti dell’intelligenza artificiale generativa, stia mutando l’atteggiamento.
Ci si divide sempre più di rado in tifoserie, quella di chi crede che l’IA porterà il mondo alla rovina, e quella di chi la vede come lo strumento di salvezza.
Inoltre stanno uscendo con una certa frequenza libri che iniziano a fare chiarezza, con lodevole equidistanza, sull’argomento.
Ma questo non significa che dell’IA generativa non si faccia ancora un uso (anche) distorto. In questo caso, è forse più attraente – per così dire – il mondo delle immagini che non quello dei testi.
Ne sa qualcosa Mara Venier, ultima in ordine di tempo di una serie di personaggi pubblici che hanno dovuto, loro malgrado, fare i conti col deepfake. Scopriamo cosa è successo.
La truffa ai danni di Mara Venier
Mara Venier sarebbe apparsa assieme a Elon Musk in un video in cui invita gli italiani a investire 250 euro per un progetto finanziario che permette “а ogni сіttаdіnо іtаlіаnо dі guаdаgnаrе pаssіvаmеntе fіnо а €50.000 аl mеsе utіlіzzаndо lе сrірtоvаlutе е dі dіvеntаrе fіnаnzіаrіаmеntе іndіpеndеntе nеl pіù brеvе tеmро роssіbіlе. Quеstо ріаnо dі guаdаgnо è sоstеnutо dаllе реrsоnе ріù іnfluеntі е dаl gоvеrnо dеl Раеsе”.
Il video (con tanto di logo Rai) ha fatto il giro dei social nei giorni scorsi, in post in cui addirittura campeggiava nome e cognome dell’imprenditore che sarebbe stato alla base di questo fantomatico progetto.
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Anche qui, come facciamo settimanalmente nella rubrica La bufala tech, sono molti gli elementi che, se analizzati, indurrebbero subito a pensare a una bufala. Anche se basterebbe l’assurdità di una simile esposizione mediatica (la pubblicità di un’app di trading online) da parte di un personaggio di una certa notorietà.
Di smascherare con puntualità la fake news truffaldina si sono occupati i colleghi di Open.
La denuncia di Mara Venier
Una volta venuta a conoscenza dell’uso truffaldino della propria immagine manipolata con l’intelligenza artificiale, Mara Venier ha immediatamente denunciato il fatto.
Non sarà facile risalire agli autori del raggiro, anche perché – c’era da aspettarselo – il nome del consulente finanziario citato e ricitato è inesistente. Così come, sospettiamo, la sua immagine.
Quello di Mara Venier è solo l’ultimo volto usato di recente nel nostro Paese per truffe legate al trading online. Ma per la prima volta è stato utilizzato il deepfake.
I precedenti
I software che producono immagini o video fake possono avere grandi potenzialità: pensiamo al mondo del cinema e, più nello specifico, al doppiaggio.
Ma, come dicevamo, proprio la manipolazione delle immagini è forse l’ambito che più tenta i malintenzionati. Le vittime illustri del recente passato sono molte: citiamo ad esempio Emma Watson e Scarlett Johansson. Oppure, dei giorni scorsi, il caso di Tom Hanks, che come Mara Venier ha denunciato personalmente il raggiro.
Ma il deepfake non tocca solo i vip: ne sanno qualcosa alcune giovani studentesse di una cittadina spagnola, le cui foto manipolate dall’IA hanno prodotto immagini porno poi circolate in rete.
Il vuoto legislativo
Per arrestare la proliferazione di pericolosi falsi creati dall’intelligenza artificiale occorre che cambino radicalmente almeno due aspetti.
Sul primo si è ben espressa proprio Mara Venier, che sui social dice di aver dato mandato al proprio avvocato. Il quale “ha evidenziato come questo episodio sia la prova più palese e convincente dei gravi pregiudizi che l’uso illegale delle intelligenze artificiali possa causare, in mancanza di una normativa che regoli il fenomeno”.
Il vuoto legislativo va dunque colmato. Anche se la sensazione è che – con l’evolversi sempre più rapido delle nuove tecnologie – ci saranno altre occasioni in cui la legge sarà costretta a inseguire.
Quindi?
Il problema dell’educazione
Siamo ormai pervasi dalle fake news, e c’è bisogno che la popolazione sia alfabetizzata a riconoscerle.
Il video fake con Mara Venier ed Elon Musk, ad esempio, presenta diverse ingenuità. Eppure, scrive sempre Venier sui suoi profili social, “ho già ricevuto numerose telefonate di miei fan, meravigliati del fatto che io mi sia lasciata coinvolgere in una iniziativa palesemente ingannatoria.”
Dal momento che deepfake e altre truffe basate sull’IA non prendono di mira solo i personaggi pubblici, e dal momento che saremo sempre più immersi nella virtualità, è l’ora che a tutti i livelli la cittadinanza sia aggiornata. Si tratta ormai di educazione civica, indispensabile come il saper fare correttamente la raccolta differenziata.
Ultimo aggiornamento 2024-10-06 / Link di affiliazione / Immagini da Amazon Product Advertising API
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