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McDonald’s verso il metaverso

Anche la catena di fast food cede alla realtà virtuale

Il metaverso fa gola a tutti. Persino a Mcdonald’s. La gigantesca catena di fast food, infatti, è stata l’ultima a depositare domande di marchio per beni, servizi e ristoranti virtuali. Una mossa che ha scosso l’intero settore, come potete immaginare. Noi stessi, quando abbiamo scoperto che era in fase di sviluppo un metaverso di McDonald’s, ci siamo chiesti: anche il Cheeseburger diventerà virtuale? Cerchiamo di rispondere a questa domanda.

McDonald’s: il metaverso nei progetti futuri del colosso statunitense

Tutto è cominciato qualche giorno fa, quando Josh Gerben – avvocato specializzato in marchi e brevetti – ha condiviso su Twitter la notizia che il 4 Febbraio McDonald’s aveva depositato 10 domande di marchio presso l’Ufficio Brevetti e Marchi degli Stati Uniti. A quanto pare, questi documenti richiedevano di registrare non solo “cibi e bevande virtuali“, ma anche la “gestione di un ristorante virtuale con prodotti reali e virtuali” e quella di “un ristorante virtuale online con consegna a domicilio“. Ma non è tutto. La celebre catena di fast food ha anche richiesto di registrare “concerti online reali e virtuali“, oltre ad altri servizi di intrattenimento all’interno del suo McCafe virtuale.

Tutto questo potrebbe voler dire una sola cosa: dobbiamo prepararci al metaverso di McDonald’s. Così sostiene anche lo stesso Bergen, che di recente ha pubblicato un tweet in cui commenta la notizia “bomba” condivisa qualche ora prima: “Pensatela in questo modo…siete nel metaverso e avete fame. Non dovete mettere giù il visore. Entrate in un McDonald’s e fate un ordine. E questo arriva alla vostra porta poco dopo“. A leggerla così, sembra una prospettiva idilliaca. Pertanto, è molto probabile che l’Ufficio Brevetti e Marchi degli Stati Uniti accetti le domande della catena di fast food, anche se l’intero procedimento richiederà tra gli 8 e i 9 mesi. Se così fosse, questo significherebbe che il metaverso di McDonald’s diventerà realtà soltanto il prossimo anno. Nel frattempo, però, la sola idea di un milkshake virtuale ci sembra allettante.

Il fast food nella realtà virtuale: il caso Panera Bread

Che un colosso come McDonald’s decida di approdare nel metaverso non ci stupisce poi così tanto. Nonostante possa risultare insolita l’idea di ordinare un Cheeseburger nella realtà virtuale. Al di là di questo, è impossibile non notare che le domande depositate dal colosso statunitense seguono quelle di un altro grande protagonista del settore food. Il 3 Febbraio Panera Bread, altra importante catena di fast food, ha depositato una serie di richieste per il progetto “Paneraverse“. Tra queste, come potete immaginare, c’era la domanda di cibi e bevande “per l’uso in mondi virtuali“, oltre a richieste riguardanti gli NFT e l’opzione per acquistare prodotti nel mondo virtuale da consegnare in quello reale. Insomma, esattamente quello su cui sta lavorando anche McDonald’s.

Panera lavora sempre per essere in prima linea nel progresso tecnologico“, ha dichiarato George Hanson, chief digital officer dell’azienda. “Come marchio, siamo costantemente alla ricerca di nuovi modi per migliorare l’esperienza dei nostri ospiti, sia nei nostri caffè che nel metaverso“. Insomma, è evidente che l’obiettivo comune dei grandi marchi sia uno: sbarcare nel metaverso. E meglio se il prima possibile. Anche se è impossibile non tenere in considerazione dei tempi burocratici della questione. “Penso che vedremo tutti i marchi che vi vengono in mente fare questi documenti entro i prossimi 12 mesi“, ha commentato Gerben a proposito delle domande depositate dalle aziende. “Penso che nessuno voglia essere il prossimo Blockbuster e ignorare completamente una nuova tecnologia in arrivo“. Perchè dovrebbe farlo McDonald’s, allora?!

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Chiara Crescenzi

Editor compulsiva, amante delle serie tv e del cibo spazzatura. Condivido la mia vita con un Bulldog Inglese, fonte di ispirazione delle cose che scrivo.

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