fbpx
NewsTech

Microsoft presenta le HoloLens 2 | MWC 2019

A quattro anni dal lancio della prima versione, in occasione del MWC 2019 Microsoft ha presentato il visore per la realtà mista HoloLens 2. Migliore praticamente sotto ogni aspetto rispetto alla prima iterazione, questo prodotto è però destinato esclusivamente alle aziende e alle applicazioni business.

Microsoft HoloLens 2 al MWC 2019

I nuovi HoloLens sono un enorme passo in avanti rispetto alla precedente generazione: il campo visivo è raddoppiato, ed ogni occhio vede l’equivalente di uno schermo 2K. La visuale non è ancora riempita al 100%, ma non siamo neanche più confinati ad un semplice rettangolo di fronte a noi.

Il miglioramento della qualità visiva non è stato quantitativo, ma qualitativo. L’aspirazione di Microsoft è quella di creare un prodotto sempre più leggero e naturale da utilizzare. Non era quindi possibile semplicemente aumentare la potenza dei componenti presenti senza minare la portabilità e il peso del visore.

Microsoft quindi ha ri-progettato da zero il sistema di proiezione delle immagini. Un laser all’interno del visore viene riflesso da uno specchio, che oscilla fino a 54’000 volte al secondo. La luce forma poi l’immagine su un pezzo di vetro, accuratamente progettato ed ingegnerizzato e chiamato guida d’onda, posto davanti agli occhi dell’utente.

Questo approccio ha permesso di ampliare la visuale (“semplicemente” aumentando l’angolo di riflessione) e di aumentare la luminosità (aumentando l’intensità del laser).

Un sistema di telecamere interne monitora gli occhi dell’utente, misurando la distanza tra le pupille e aggiustando l’immagine di conseguenza. Questa funzionalità di eye-tracking è utilizzata anche per permettere alcune funzionalità a livello software, come la possibilità di scorrere lungo una pagina usando semplicemente gli occhi.

I progressi fatti da Microsoft per portare Windows su ARM hanno permesso di far girare il sistema operativo sul visore, come nella precedente versione, ma utilizzando un processore Qualcomm Snapdragon 850 invece di un processore Intel. Questo, insieme al sistema laser ad alta efficienza, ha permesso di montare una batteria relativamente leggera pur mantenendo una discreta autonomia.

La leggerezza, almeno quella percepita, è anche un punto di forza del visore nel suo complesso. Non pesa particolarmente meno rispetto al suo predecessore, ma il peso è stato distribuito in maniera ottimale, con tutti i componenti sul retro. I cuscinetti in memory foam e la fascia regolabile rendono particolarmente ergonomico e comodo il dispositivo, anche per un utilizzo di diverse ore.

L’ottimizzazione non è stata solo hardware, ma anche software: se nella prima versione era necessario imparare delle gestures specifiche, grazie al nuovo sensore Azure Kinect  -in realtà diversi sensore posti in un array per la stanza- il sistema è in grado di riconoscere molto meglio le posizioni di mani e dita. Risulta quindi molto più naturale manipolare e interagire con gli ologrammi visualizzati, abbassando la barriera di apprendimento necessaria ad utilizzare al meglio questo visore.

HoloLens 2 sarà disponibile solo per le aziende al prezzo di 3500$. Il target sono i “lavoratori in prima linea” che attualmente non possono beneficiare troppo della tecnologia che ha rivoluzionato altri settori, a causa del tipo di attività che caratterizza la loro professione.

Il focus sulla parte di business è ormai un trend molto chiaro all’interno di Microsoft, ed è confermato dal fatto di rendere un prodotto così all’avanguardia esclusivo per le aziende.

Azure Mixed Reality Services

Affiancati al nuovo visore, Microsoft ha presentato due nuovi servizi di mixed realty Azure. Si tratta di servizi pensato per aiutare gli sviluppatori e le aziende a costruire applicazioni e soluzioni inter-piattaforma per la realtà mista.

Azure Spatial Anchors permette di creare applicazioni per la realtà mista capaci di mappare, riconoscere e salvare punti precisi nello spazio con cui poi interagire tramite HoloLens e smartphone AndroidiOS.

Azure Remote Rendering aiuterà le persone ad avere una esperienza 3D senza compressi. La maggior parte dei dispositivi portatili ad alta qualità, per un rendering ottimale, deve semplificare i modelli 3D. Con questo nuovo servizio, per quegli scenari dove ogni dettaglio è importante, il render del contenuto 3D avverrà in cloud, e sarà trasmesso al dispositivo in tempo reale.

Azure Kinect Developer Kit

Microsoft ha presentato anche una versione miniaturizzata dell’hardware usato per il Kinect, chiamata Azure Kinect DK. Il dispositivo usa il sensore di profondità sviluppato per HoloLens 2, una fotocamera RGB ad alta risoluzione e 7 microfoni in array circolare per permettere lo sviluppo di soluzioni all’avanguardia nel campo della computer visione e del riconoscimento della voce.

Il brand Azure indica come questo prodotto sia fortemente interconnesso con le applicazioni di cloud computing, un aspetto sempre più importanti nelle soluzioni all’avanguardia che richiedono una grande elaborazione di dati.

Inizialmente disponibile solo in USA e Cina, è già disponibile in pre-order a partire da 399$.

[amazon_link asins=’B01M2YUP0S,B072J85ZLS,B07M63Q4CW’ template=’ProductCarousel’ store=’gamspri02-21′ marketplace=’IT’ link_id=’db132c72-bbc8-4076-b6d5-014f0e9085d8′]

Da non perdere questa settimana su Techprincess

🚪 La pericolosa backdoor di Linux, disastro sventato da un solo ricercatore
 
🎶Streaming Farms: il lato oscuro della musica, tra ascolti falsi e stream pompati
 
✈️Abbiamo provato DJI Avata 2: sempre più divertente!
 
✒️ La nostra imperdibile newsletter Caffellattech! Iscriviti qui 
  
🎧 Ma lo sai che anche Fjona ha la sua newsletter?! Iscriviti a SuggeriPODCAST!
  
📺 Trovi Fjona anche su RAI Play con Touch - Impronta digitale!
  
💌 Risolviamo i tuoi problemi di cuore con B1NARY
  
🎧 Ascolta il nostro imperdibile podcast Le vie del Tech
  
💸E trovi un po' di offerte interessanti su Telegram!

Source
The Verge

Giovanni Natalini

Ingegnere Elettronico prestato a tempo indeterminato alla comunicazione. Mi entusiasmo facilmente e mi interessa un po' di tutto: scienza, tecnologia, ma anche fumetti, podcast, meme, Youtube e videogiochi.

Ti potrebbero interessare anche:

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Back to top button