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Il lancio di Vega rinviato ancora una volta

Arianespace blocca la luce verde per il missile italiano

Il missile italiano Vega, che doveva essere lanciato per la 16° missione dalla Guyana Francese alle 3:51 ore italiane, è stato posticipato da Arianespace, la prima azienda mondiale nel trasporto spaziale commerciale, che gestisce il lancio. Questa è la quarta volta in due settimana che il lancio dell’italianissimo Vega viene rinviato. Ancora una volta, i problemi sono i venti troppo forti rilevati dalle sonde sopra i 10 mila metri di quota, che avrebbero potuto disturbare la traiettoria di Vega.

Il mito del missile Vega

Secondo Arianspace, si dovrà attendere ancora un po’ prima di riprovarci. Le condizioni meteo previste per il futuro più prossimo non sono ideali e alcune batterie del missile e dei satelliti necessitano di essere ricaricate. Insomma, meglio aspettare la situazione perfetta per il lancio piuttosto che rischiare la missione intera.

Dopo il record storico di 14 lanci di successo, il fallimento della 15° missione e il blocco della 16° in qualche modo dovevano capitare per riportare il missile italiano dal mito alla realtà. Nessun razzo era mai riuscito a portare a termine 14 missioni di seguito alla perfezione, per cui intoppi del genere non solo sono possibili ma anche probabili.

La missione di Vega

La missione del razzo Vega sarebbe stata quella di trasportare ben 53 satelliti in orbite diverse. Un compito che porta grandi guadagni all’Agenzia Spaziale Italiana e all’Agenzia Spaziale Europea. Nonostante il fallimento della 15° missione dovuto a un guasto al motore, nei mesi in cui Vega è stato sotto manutenzione ha ricevuto tante commesse quanto prima.  In questa missione avrebbe reso accessibile lo spazio ad Università e piccole medie imprese, “uno strumento a supporto della new space economy”, ha detto il presidente dell’Agenzia Spaziale Italiana (Asi), Giorgio Saccoccia, “nel quale l’Italia è pronta a investire”.

Ben 13 Paesi hanno affidato al missile Vega i loro mini satelliti. Per esempio, l’Italia con Israele porterà in orbita gli esperimenti Argtm dell’Università Federico II di Napoli, che studierà gli effetti della microgravità sulla resistenza dei batteri agli antibiotici; esperimenti Mambo, dell’Università di Roma Tre, per valutare il rilascio dei farmaci nell’organismo in condizioni di microgravità; Spacelys, dell’Università di Bologna, per valutare gli effetti della microgravità su una proteina legata al sistema immunitario; Nogquad, dell’Università di Tor Vergata, per lo studio dell’espressione dei geni e la comparsa di malattie.

Si è preparato, allo scopo di potenziare il numero di satelliti in orbita, il sistema Ssms (Small Spacecraft Mission Service), che permette di mandare in orbita contemporaneamente tanti piccoli satelliti dal peso variabile fra uno e 500 chilogrammi.

Il parere dell’Agenzia Spaziale Italiana

Lo stesso Saccoccia, ha affermato: “Grazie alla capacità di portare carichi di diversa grandezza, Vega è un lanciatore nato con una notevole dote di flessibilità, ma con il sistema Ssms ora può aumentare la quantità di satelliti che è possibile lanciare su orbite diverse. Proprio nel momento in cui sta cambiando la richiesta di satelliti da consegnare nello spazio, Vega diventa uno strumento a supporto della new space economy, una nuova opportunità. Abbiamo iniziative in cui pubblico e privato lavorano insieme e vogliamo sempre più incentivare lo sviluppo di piccoli e nano satelliti, che Vega farà volare, anche in riferimento a programmi di alto contenuto innovativo sia nazionali sia dell’Esa”. L’Italia, ha concluso Saccoccia, “è in grado di costruire piccoli satelliti” coinvolgendosi nell’ “intera filiera, che va dallo sviluppo all’utilizzo. Vogliamo questo nuovo capitolo dell’accesso allo spazio”.

Con tali speranze e sforzi tecnici, si può immaginare la frustrazione di tutti coloro che hanno investito e lavorato alla missione di Vega: prima la pandemia di Covid-19 che ha posticipato tutto di mesi, poi due settimane di rinvii per i venti in alta quota. Ma in questo campo, la precisione e la pazienza sono i veri garanti del successo.

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